Tutta la Juve di oggi, 19/09/2013

prima_pagina_mBonucci: Juve, ora tira fuori rabbia e cattiveria

Bonucci, per spiegare la prestazione di martedì della Juve contro il Copenaghen ha richiamato la serata di un anno fa contro il Nordsjaelland, in cui si è creato molto concretizzando poco. Martedì, prosegue il difensore, non siamo stati fortunati e, inoltre, è mancata la precisione e la cattiveria. Anche la difesa ha avuto un approccio contratto contro i danese che, dal canto loro, hanno dato il massimo. La Juve ora è delusa perchè iniziare bene, visto anche il risultato del Galatasary, sarebbe stato molto importante, ma anche arrabbiata. Il risultato del Real è forse esagerato rispetto al gioco espresso dai turchi ma il 2 ottobre, allo JS, la Juve non potrà sbagliare. Il Copenaghen non è stato sottovalutato, prosegue Bonucci, ma siamo stati sorpresi dal loro inizio. Inoltre, abbiamo avuto dieci nitide palle gol non sfruttate. Nel ruolo di esterno il difensore non ha potuto impostare il gioco come gli capita quando gioca da centrale. La prova di Ogbonna? Angelo ha giocato bene, sbagliando però nell’occasione del gol.

Llorente? Attendere prego

La telenovela LLorente continua: cercato a lungo, arrivato godendo dell’entusiasmo di tutti, il giocatore spagnolo continua a non venire schierato. Fatto salve le considerazioni di Conte (martedì i difensori erano tutti alti, ci volevano attaccanti bassi…) probabilmente dettate dal nervosismo del momento poichè poco credibili, il mistero Llorente si infittisce.

Non c’è niente dietro (in rete già circolano leggende irriferibili) ma, evidentemente, il mister non lo vede ancora pronto per guidare l’attacco bianconero. La squadra di Conte chiede un movimento sincrono da parte di tutti e se un giocatore (un po’ come accadeva il primo anno con Krasic) non capisce come muoversi allora non può giocare.

Anche la dirigenza protegge il giocatore: nonostante sia stato acquistato a parametro zero, il contratto quadriennale da 4,5 milioni a stagione è di quelli importanti. Pare che siano arrivate già richieste alla Juve da parte di club europei, spagnoli e inglesi in primis, che vorrebbero acquistare Llorente a Gennaio, consentendo, peraltro, alla Juve di realizare una robusta plusvalenza. Ma la società ha respinto queste offerte.

Anche in Spagna si chiedono cosa stia accadendo, riportando anche la frase di Tevez secondo il quale Llorente dovrebbe darsi al basket.Frase ovviamente smentita dall’interessata però è evidente come in Spagna, dove conoscono bene il giocatore, si chiedano come sia possibile che egli non abbia neanche la possibilità di mostrare il proprio valore.

Secondo Aldo Serena, ex bomber di molte squadre, Juve compresa, Llorente avrà spazio quando sarà pronto, visto che Conte non è uomo con pregiudizi nè autolesionista. Sarà l’allenamento a dire quando lo spagnolo sarà pronto per il debutto.

Conte, manca il killer

Secondo Tuttosport il perchè delle tante palle gol non sfruttate sta nel tipo di lavoro che mister Conte chiede alle punte: devono tornare, aprire spazi, fare movimento, recuperare palloni e pressare e questo li rende poco lucidi in zona goal. Il classico attaccante da area di rigore, quello che può arrivare lucido alla conclusione, uno alla Trezeguet, nella Juve attuale non c’è. (assunto sbagliato: anche ci fosse Conte lo sottoporrebbe al lavoro che devono fare tutti gli altri, un tipo di gioco che magari fa segnare meno le punte ma crea inedite soluzioni per gli inserimenti dei centrocampisti, ndr).

Torna Vucinic, Tevez si carica

Inizia un ciclo di fuoco per la Juve: Il Verona in casa domenica, trasferta sempre a Verona ma contro il Chievo mercoledì, poi domenica a pranzo il derby e, il 2 Ottobre, lo scontro già decisivo per il cammino Champions contro il Galatasaray allo Juventus Stadium. Oltre a Tevez che suona la carica, inamovibile com’è nel ruolo di primo attaccante, la Juve ritrova Vucinic, l’attaccante montenegrino che, pur incostante, è il giocatore che ha trovato l’intesa migliore con l’Apache. Anche Marchisio sembra avere recuperato dall’infortunio: andrà in panchina domenica per poi essere arruolabile già dalla partita contro il Chievo.

 Venti anni fa il primo gol di Del Piero

Era il 19 settembre del 1993 quando un diciannovenne Del Piero segnava il primo gol nella Juve, su passaggio di Angelo Di Livio, contro il portiere Sardini, attuale preparatore dei portieri della Sampdoria. La gara era quella contro la Reggiana, in cui Del Piero entrò nel finale, al minuto 26, lanciato dal mister Giovanni Trapattoni. Su Tuttosport il ragazzo veniva definito come “promettente”…

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>