Il Torino rischia la retrocessione?

PellicoriMancano quattro giornate al termine del campionato e come da sempre nell’era Cairo, l’incertezza regna sovrana circa il futuro del Torino. Doveva essere l’anno della “salvezza tranquilla“, una sorta di “anno zero“, in cui l’obbiettivo doveva essere quello di gettare le basi per un futuro di stabilità nella massima serie con l’intento di costruire finalmente qualcosa, ed invece siamo alle solite, con un mercato fatto solamente di prestiti, comproprietà libere e tesseramento di giocatori dal valore discutibile. Il solo Cerci, acquistato tra l’altro soltanto per metà dalla Fiorentina, può essere considerato l’unico vero colpo di mercato, il giocatore sul quale sarebbe doveroso puntare anche per il futuro. Per il resto buio pesto, nel senso che si è puntato a mantenere buona parte del gruppo dello scorso anno, decisamente inadeguato per la massima serie, e poco altro.

Su indicazione di Ventura si è tentato di ricostruire il “suo Bari” con l’arrivo di Gillet, Gazzi, Barreto che si sono aggiunti ai già presenti Masiello, Meggiorini e Vives e ancora altri giocatori costati zero euro come Brighi, Birsa, Rodriguez, Caceres e Santana. E ancora, la metà  del cartellino di Gianluca Sansone, capocannnoniere della scorsa serie B, ceduto poi a gennaio alla Sampdoria per incompatibilità col mister  (forse perchè non aveva mai giocato nel suo Bari).  Un pò poco per costruire qualcosa di duraturo, anche in considerazione del fatto che buona parte degli ex Bari, tanto cari all’allenatore, rischiano ancora oggi  di subire pesanti squalifiche per le note vicende del calcioscommesse e altri precedentemente deferiti, ne sono usciti puliti per il rotto della cuffia. Il Torino ha giocato tra le altre cose tutto il girone di andata con il solo Gomis a fare da riserva a Gillet, e solo la buonasorte ha conservato intatto il belga evitandogli infortuni e squalifiche, perchè il suo sostituto evidendemente non sembrava essere all’altezza della massima serie.

Credo che non servano ulteriori commenti e quindi ritengo sia più utile concentrarci nella bagarre per non retrocedere in cui il Torino è ormai coinvolto di diritto.  Di seguito la tabella con gli scontri delle quattro squadre coinvolte nella lotta, con le partite in casa indicate in maiscolo:

Considerando il Siena ormai fuori dai giochi, per quel che riguarda il Torino, perchè 6 punti di vantaggio sono molti e il calendario dei toscani risulta a dir poco proibitivo, i pericoli per i granata si chiamano Genoa e Palermo. Il Genoa con cui è previsto anche lo scontro diretto, sembra quella che gode di un calendario più favorevole con Pescara e Bologna che hanno poco da dire ancora al campionato e l’Inter in caduta libera. Molto dipenderà proprio dallo scontro diretto contro il Torino.

Più complessa la situazione del Palermo che difficimente farà punti la prossima giornata, in uno Juventus Stadium esaurito e pronto per la festa scudetto, e molto insidiose sono le gare con Udinese, ancora in corsa per l’Europa League e la Fiorentina in piena corsa Champions. Solo l’ultima giornata contro il Parma sembra sorridere ai siciliani, ma forse prima di allora i giochi saranno già conclusi.

Il Torino pur essendo in crisi di identità con 15 goal subiti nelle ultime 5 partite sembra guardare con uno sguardo un po’ distaccato la bagarre, in virtù dei quattro punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici ed un calendario sicuramente più favorevole rispetto alle concorrenti. Diciamo che per i granata ogni partita potrebbe essere un match point per uscire definitivamente dalla bagarre. I tifosi sognano di battere il Genoa per vendicarsi della retrocessione patita nel 2009, ma anche perdendo lo scontro diretto coi liguri la squadra di Ventura avrebbe ancora due gare relativamente tranquille con Chievo e Catania ormai già fuori da qualsiasi tipo di velleità.

Sulla carta quindi il Torino non dovrebbe avere problemi a raggiungere la salvezza, ma nel calcio purtroppo nulla è scontato e i tifosi trascorreranno ancora un mese di passione, nella speranza che quel punto di penalizzazione non diventi un macigno insormontabile, e il nome di uno dei “grandi acquisti” del signor Cairo, quel Pellicori per cui ci troviamo costretti a pagare questo dazio, non diventi indelebile nella storia delle disgrazie granata

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  1. [...] già detto in un post precedente, il Torino non ha mai rischiato davvero la retrocessione, e grande merito di questo è da attribuirsi a Giampiero Ventura, un allenatore che [...]

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