Pagelle Torino-Genoa 2-1. Cerci e Immobile, delirio e vendetta consumata!

PADELLI 6: riesce ad evitare un autogoal che sembrava già confezionato quando Glik lo anticipa di testa cercando di insaccare nella sua porta. Non è esente da colpe però sul goal di Gilardino in quanto la sua posizione non era quella corretta. Nel complesso dimostra maggior sicurezza rispetto ad un inizio di campionato tremendo, ma si lascia ancora trovare impreparato in qualche occasione  che spesso potrebbe diventare decisiva. E’ comunque in crescita.

MAKSIMOVIC 6: partita ordinaria nel nuovo ruolo che gli ha cucito addosso Ventura, sempre pronto nelle chiusure e poco propositivo quando c’è da spingere. Perde, nel finale, l’uomo che mette il cross a Gilardino che porterà il Genoa in vantaggio.

BOVO 7: il migliore di tutta la linea difensova, non si perde mai l’uomo ed interviene sempre coi tempi giusti sul pallone. E’ il più abile a far ripartire l’azione dei granata presentandosi spesso in zona d’attacco dove va anche vicino alla marcatura. Quando è in forma diventa quasi insuperabile.

GLIK 6: gli attaccanti del Genoa indottrinati da Gasperini lo costringono agli straordinari e lui risponde sempre presente. Qualche fatica in più ad uscire palla al piede e qualche liscio di troppo ne penalizzano un po’ la prestazione. Padelli lo salva da un autogoal clamoroso.

MORETTI 6: una partita da 7, come Bovo è sempre in anticipo sugli avversari e chiude tutti gli spazi con la facilità di un fuoriclasse. Fa capolino qualche volta anche in zona d’attacco dando supporto alla manovra senza però incidere. Peccato per l’errore sul goal di Gilardino che ne rabbuia una prestazione fantastica. Secondo errore consecuto dopo quello di Catania, speriamo che non ci sia il due senza il tre.

Torino - Genoa

VESOVIC 6: inizio un po’ timido alla sua seconda da titolare nel campionato italiano, cresce col passare dei minuti quando non si limita più soltanto a difendere ma prova a dibblare presentandosi svariate volte nella metacampo avversaria e creando spesso scompiglio nella difesa avversaria. Il ragazzo sembra in crescita, forse con qualche apparizione in più potrebbe rivelarsi l’ennesima sorpresa della stagione granata. (st 45′ BARRETO sv: non tocca e forse non vede nemmeno il pallone)

EL KADDOURI 5: le luci ad intermittenza dell’albero di Natale oggi erano spente. Ha disputato una gara anonima, come spesso gli accade, giocando con sufficienza, non imbroccando un passaggio e non facendo mai, in 90′, qualcosa di utile. A guardarlo oggi ci si chiede: “ma a che serve confermarlo?”. Per fortuna lo abbiamo visto in prestazioni diametralmente opposte. Resta comunque misteriosa questa sua alternanza tra gare spettacolari e partite anonime.

VIVES 5.5: sembra tornato il vecchio Vives, quello dello scorso anno. Prova spesso la palombellla verso i due attaccanti, ma non ne azzecca una. In fase difensiva non compie errori ma in fase propositiva sbaglia troppo e dai suoi errori, nel secondo tempo, nascono diverse ripartenze rossoblù. Una battuta d’arresto rispetto alle ultime spettacolari uscite. (st 44′ MEGGIORINI sv)

BASHA 5,5: gran faticatore di centrocampo, ma la qualità latita dalle sue parti e gli errori dai suoi piedi si moltiplicano come ricci. Prova a fare il Farneroud ma gli riesce malino. (st 12′ GAZZI 6: entra e ci mette cuore ed anima. Utile alla causa senza errori e con tanta voglia di far vedere quanto vale)

CERCI 8: i 90′ minuti giocati un po’ sottotono non vanno nemmeno considerati quando al 93′ tira fuori dal cilindro un goal da antologia come quello segnato sotto la Maratona. Brividi ed emozioni che i tifosi non vivevano fa troppi anni. Ovunque andrà non dovremmo dimenticarci mai di ringraziarlo per quello che ci sta facendo vivere!

IMMOBILE 8: come per Cerci, quello che si è inventato al 90 vale il prezzo del biglietto e soprattutto porta il Toro in paradiso. Emozioni, brividi e apoteosi granata! Gliel’aveva promessa a Perin dopo la gara di andata ed è stato di parola con un colpa da vero fuoriclasse. Erano tantissimi  anni che il Toro non aveva un attaccante come lui e la speranza è che possa giocare ancora tante partite in granata.

All. VENTURA 6: non poteva fare più di quel che ha fatto con la formazione rimaneggiata di oggi tra infortuni e squalifiche. Mette in campo una squadra coperta, forse un po’ rinunciataria al cospetto di un avvversario non di primo ordine, e rischia la punizione massima a 5 minuti dalla fine, al primo tiro in porta subito. Forse sarebbe il caso di osare un pochino di più, almeno tra le mura amiche. Lo salvano i due “gemelli” Cerci e Immobile, quando per risolevare le sorti di una gara ormai persa inserisce Meggiorini e Barreto.

Comments

  1. gianfranco says

    forse darei un mezzo punto in più a Vesovic (ricordiamoci sempre dell’età e dell’incursione in area che poteva anche farci concedere un rigore), Maksimovic e Ventura (gli uomini erano contati ed il Genoa ha messo alle corde i gobbi ed il Milan)
    saluti a tutti e forza TORO

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