Chi sarà il portiere del nuovo Torino?

Se ad inizio campionato vi avessero chiesto di scegliere un portiere tra Padelli e Gillet, la decisione sarebbe stata plebiscitaria a favore del belga, considerato dai più, un estremo difensore d’esperienza e soprattuto perfetto per il gioco di Ventura, anche per la sua grande capacità di giocare coi piedi, andando spesso a fare il difensore aggiunto della difesa a quattro dei granata.

Sono passati soltanto otto mesi e se la stessa domanda venisse posta a coloro che risposero Gillet solo poco tempo fa, i risultati di questo ipotetico sondaggio sarebbero molto più equilibrati, perché quella che sembrava una decisione folle, dettata soltanto dal “braccino corto” del presidente Cairo, o forse un tentativo da parte del mister di “farsi perdonare” per aver insistito affinché il patron granata tesserasse a tutti i costi Gillet, invischiato nella grana del calcioscommesse e ovviamente squalificato come prevedibile appena finito lo scorso campionato, sta diventando invece una realtà concreta, e l’opportunità per il Torino di avere un portiere affidabile con molti anni di carriera davanti, al servizio della squadra.

Petrachi-CairoPadelli, il primo acquisto della campagna trasferimenti della scorsa estate, arrivato a parametro zero dall’Udinese, accolto tra lo scetticismo generale e la speranza che prima della fine del calciomercato potesse essere sostituito da qualcuno che lo relegasse al ruolo di portiere di riserva, dopo un inizio di campionato disastroso, contraddistinto da errori clamorosi, e coi tifosi che lo misero da subito sul banco degli imputati per gli scarsi risultati ottenuti dai granata nella prima metà del girone di andata, è riuscito partita dopo partita ad acquisire quella sicurezza che ovviamente mancava ad un portiere che in carriera aveva collezionato soltanto 12 presenze nella massima serie in 10 anni, ha saputo conquistarsi la fiducia di chi lo criticava, ma soprattutto di una difesa alla quale è riuscito a dare sicurezza aiutandola con le sue parate, ad essere la sesta retroguardia meno battuta di tutta la serie A.

Il numero 30 granata ha dimostrato al suo primo anno da titolare nella serie maggiore, una grandissima freddezza che lo ha aiutato, specialmente quando le cose per lui non andavano troppo bene, a scendere in campo dribblando le critiche e lo scetticismo dei tifosi che arrivarono, specie dopo la gara persa a Cagliari per 2-1, a “chiedere addirittura la sua testa” a favore di Lys Gomis, permettendogli di superare le difficoltà e facendo ricredere chi lo fischiava allo stadio e lo criticava sul web.

Con la riduzione della squalifica di Gillet, a soli tredici mesi a dispetto dei tre anni e otto mesi, comminati dalla commissione disciplinare, si prospetterà per il Toro, nella prossima estate la difficile decisione della scelta del suo portiere tra il belga, che ha dimostrato in tutta la sua carriera di essere un estremo difensore di sicuro affidamento, uno dei fedelissimi di Ventura, e la sorpresa Daniele Padelli.

A favore di Gillet ci sarà la sua grande esperienza e le garanzie che un ottimo portiere potrà fornire al Toro, la cui porta ha già difeso nella scorsa stagione, quando con il 4-2-4 e una difesa più “ballerina“, i granata subivano una decina di tiri a partita, risultando più volte il migliore in campo, salvo poi concludere la stagione in calando, probabilmente disturbato dalla consapevolezza che una maxi squalifica, a fine stagione, avrebbe potuto mettere fine alla propria carriera. Mentre a suo sfavore c’è sicuramente la carta d’identità che la prossima estate segnerà 35 primavere e  un anno di stop che lascerà sicuramente il segno.

A favore di Padelli invece ci sarà sicuramente la freschezza di un giocatore non ancora trent’enne che nel suo primo anno da titolare in serie A ha dimostrato di potersela tranquillamente giocare con tutti, non facendo rimpiangere i suoi colleghi che nello scorso calciomercato vennero affiancati ai granata e la convinzione acquisita partita dopo partita, in un campionato che vede un Torino nella metà di sinistra della classifica a lottare per l’Europa League a cinque giornate dalla fine. Mentre a suo sfavore, è giusto mettere sul piatto della bilancia, una minor esperienza e sicurezza rispetto al portiere belga e la considerazione che con la difesa a cinque, adottata da Ventura quest’anno, un sistema di gioco basato sulla prudenza e sulle ripartenze e una difesa che si è dimostrata granitica con gli innesti di Moretti e Bovo, l’ex Udinese sia stato molto meno impegnato rispetto a Gillet lo scorso anno rendendo  estremamente difficile il paragone tra i due giocatori.

Il Torino quest’estate si troverà si fronte ad un bivio, ovvero la difficile scelta se riconfermare la sorpresa Padelli, in continua crescita, provando a ricavare qualcosa dalla cessione di un Gillet 35enne (rimettendoci sicuramente dei soldi ripetto al prezzo d’acquisto), oppure ricavare una discreta plusvalenza mettendo sul mercato l’ex Udinese e riaffidando le chiavi della porta all’esperto portiere belga. In questo difficilissimo rebus da risolvere avrà molta influenza il parere di Ventura, che ha dimostrato di credere in entrambi i giocatori, ma che dovrà per forza di cose escluderne uno. Padelli o Gillet, Gillet o Padelli, questo è il problema… Chi la spunterà?

 

Comments

  1. Erik says

    E se a spuntarla fosse Alfred Gomis?? D’altra parte è giovane, ma viene da un campionato di serie B giocato da titolare ad alti livelli e in lotta per la promozione, inoltre è gratis perchè cresciuto nel vivaio e torna dal prestito.

  2. Luke says

    Non pensatelo neppure per scherzo… GILLET tutta la vita, o chi per lui, ma il Padellone non sarà mai portiere di squadra che ambisce a qualcosa di più della salvezza.

  3. alberto says

    secondo me gillet dovrebbe avere l’umiltà di accettare di fare il 12esimo in fin dei conti padelli a parte la partita con l’inter e il bologna al ritorno non ha fatto cose disastrose

  4. dario says

    Se si allena bene assolutamente Gillet, almeno per la prossima stagione. Padelli e’ migliorato ma il belga e’ un fuoriclasse. Piu’ esplosivo e reattivo e soprattutto, nonostante sia alto solo 1,76, forte nelle uscite alte dove Padelli, con il suo 1,92 di altezza, e’ incredibilmente scarso.

  5. Luke says

    Lo dimostrano le ultime 2 partite, Padellone è un bravo ragazzo, un simpaco compagnone ma calcisticamente DECEBRATO! Non ha la visione del gioco e l’intelligenza di capire dove andrà la palla, le sue indecisioni risultano sempre decisive. Le uscite sono un dramma… Un’optional da cancellare!
    Con la difesa a 5 concediamo poche occasioni, se lui poi le regala agli avversari, crea insicurezza in tutta la squadra…

  6. Massimo says

    Padelli e’da confermare come titolare. Ha superato un ostacolo enorme. Quello del pubblico avverso alle sue prestazioni anche quando queste erano brillanti. Dobbiamo tenere in considerazione quanto e’ difficile affrontare addirittura il proprio pubblico che dovrebbe essere il primo a sostenerti quando si e’inutile difficolta’. Detto questo per quanto riguarda Gillet si tratta di un portiere avanti con gli anni e per giunta fermo da tempo cosa negativa rapportata all’eta .Padelli e’stato in continuo crescendo come tutto il Toro e sia lui che la squadra continueranno su questa strada. Forza Toro!!!!!!!!

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