Sanchez non arriverà: come Higuain è depistaggio, ecco i nomi possibili

Lo scorso anno Marotta e Paratici trattarono a lungo Gonzalo Higuain. Erano molti i tifosi bianconeri che ci credevano. Quando però la Juve ha annunciato l’arrivo di Tevez e Higuain si è accordato con il Napoli si è capito che non sempre le società si muovono con la volontà di raggiungere l’obiettivo. Talvolta infatti occorre lavorare sotto traccia e in modo tranquillo al vero obiettivo e, per farlo, occorre far credere a tutti che si stanno trattando altri giocatori.

Lo ammise anche Marotta a margine della sessione di calciomercato di inizio stagione: con Higuain si è parlato ma era irraggiungibile. Anche perché Tevez è arrivato a 9 milioni (+ 3 di bonus) mentre l’argentino ex Real Madrid ha raggiunto Napoli per la cifra folle di 47 milioni di euro. La Juve mai avrebbe potuto sborsare quei quattrini ma, soprattutto, non sarebbe stato logico trattarlo sulla base di 20-25 milioni, ossia la cifra di cui si parlava l’estate scorsa.

fernando_torres_l2bhrCosì oggi si parla molto di Sanchez. Un giocatore che potrebbe essere obiettivo reale della Juve per quanto riguarda l’ingaggio: percepisce a Barcellona poco più di 3 milioni di euro a stagione e alla Juve potrebbe guadagnare di più entrando nella prima fascia degli ingaggi, quella di Tevez, Buffon e Vidal. Però è impensabile che il cileno possa arrivare alla Juve per una cifra accettabile da parte della società torinese.

Sanchez a Barcellona non ha fatto benissimo: da lui ci si aspettava sicuramente di più. Però le sue azioni sono in chiara risalita: basti guardare che nella gara più importante dell’anno, quella della settimana scorsa contro l’Atletico Madrid che avrebbe potuto regalare la vittoria della Liga ai catalani, Sanchez ha giocato da titolare mentre Neymar è stato in panchina. Davvero il Barcellona se ne libererà? E, se lo farà, davvero lo farà ad una cifra accettabile per le casse dei Campioni d’Italia?

Io credo di no. Sanchez sarà ceduto, se sarà ceduto, ad una cifra importante, vicina ai 30 milioni di euro. Completamente fuori dalla portata della Juventus. Con questo non escludo che ci saranno degli incontri, anche abbastanza pubblici, tra i dirigenti di Juve e Barcellona. Ma poi la Juve virerà verso un obiettivo tangibile. Un attaccante di nome ed esperienza europea  che però non abbia una quotazione estrema. Un campione in cerca di riscatto o comunque smanioso di ottenere in Italia una nuova vetrina internazionale. Una nuova operazione alla Tevez, insomma.

Quali sono i nomi possibili, dunque? Secondo la mia opinione sono i seguenti: Torres, Dzeco, Eto’o.  Torres ha 30 anni e potrebbe essere all’ultimo contratto importante della sua carriera. Un giocatore che agli occhi di Mourinho resta comunque solo una valida alternativa ad un titolare capace di condurre il Chelsea sul tetto d’Europa. Il suo contratto scade nel 2016, il suo valore di mercato inferiore ai 20 milioni di euro. Ostacolo davvero insormontabile è lo stipendio: Torres percepisce 16 milioni di euro a stagione, frutto però di un contratto faraonico di cui gli inglesi si disferebbero volentieri. Resta da vedere quanto Torres abbia intenzione di diminuirsi lo stipendio ma, magari, dinanzi ad un prolungamento sensibile della durata del contratto la cosa potrebbe andare in porto.

Edin-DzekoDzeko ha 28 anni ed ha, anch’eglio, uno stipendio importante, di oltre 8 milioni di euro. Il suo contratto scade nel 2015 e quindi un nuovo contratto quadriennale a 5 milioni a stagione potrebbe anche tentarlo. Anche il prezzo del cartellino, di poco superiore ai 20 milioni di euro, potrebbe essere accessibile. Meno probabile l’acquisto di Eto’o.

Scaricato dal Chelsea e, soprattutto, da Mourinho, il camerunense ha 33 anni (o forse più, Mourinho docet) ma è svincolato. Potrebbe essere l’alternativa a Drogba ma, rispetto al collega ivoriano risulta avere due difetti importanti: ha giocato nell’Inter ed ha uno stile di vita non troppo adatto agli standard della Juve…

I nomi, ripeto, potrebbero essere lontani dalla realtà ma la logica ritengo sia corretta: trattare chi è inarrivabile per poter raggiungere, con comodità e senza scatenare aste folli, un obiettivo reale.

 

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