Telenovela Cerci: comunque vada sarà un insuccesso!

Siamo ad una settimana esatta dalla fine del calciomercato e ancora in casa granata non si conosce il destino del proprio giocatore più rappresentativo, quell’Alessio Cerci che in due anni è riuscito a far tornare il sorriso sulle bocche dei tifosi granata, riportando il Toro nelle prime posizioni di classifica e in Europa League. In granata il laterale di Valmontone ha avuto il merito di risorgere dalla naftalina in cui era conservato alla Fiorentina di Montella grazie al suo maestro e mentore Giampiero Ventura, con cui condivide i meriti sopracitati.

Il giocatore ancora sotto contratto con i granata fino al 30 giugno del 2016 dopo una prima stagione in cui ha mostrato solo a tratti il suo valore, durante lo scorso campionato si è preso in mano la squadra, giocando sia da estrerno che da seconda punta, facendo reparto da solo in più di una occasione, specie ad inizio torneo quando il suo “gemello” Ciro Immobile stentava a carburare e dimostrando di avere doti tecniche superiori alla media, diventando un elemento imprenscindibile nell’undici di Ventura.

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Come però è logico che sia, la crescita esponenziale di un giocatore come Cerci non poteva non attirare l’attenzione di altre pretendenti, pronte ad offrire contratti più remunerativi al giocatore e la possibilità di giocare per traguardi più prestigiosi. Cerci stesso, intervistato più volte nel corso della scorsa stagione non ha nascosto la sua intezione di giocare la Champions League e le ipotesi di permanenza in granata cominciavano a perdere quota ancor prima che terminasse il campionato. Prima il desiderio di giocare in un grande club, poi la Champions, poi quello di allenarsi nel grande centro sportivo di un top-club, insomma tutte affermazioni che mettevano in discussione la sua permaneza al Toro e che dovevano già allora essere bloccate sul nascere e che invece sono proseguite fino al rigore sbagliato al 93′ contro la Fiorentina che ha lasciato il giocatore in lacrime in quel che potrebbe essere stato il suo passo d’addio in maglia granata.

Da li in avanti il silenzio assordante del giocatore si è fuso con le continue sparate di mercato che quotidiani, siti web e social network, ogni giorno hanno fatto circa il suo futuro: prima la Juve, poi il Monaco, poi l’Inter, l’Atletico Madrid, fino al Milan che sembra oggi la destinazione più gradita e forse, dopo la vendita di Balotelli anche la più probabile per l’esterno di Valmontone. Una situazione di stallo che però perdura dalla fine dello scorso campionato e non ha consentito ai granata di conoscere quale potrebbe essere il loro futuro, con o senza Cerci, che non è cosa da poco visto che in granata il giocatore è stato capace da solo di spostare gli equilibri dell’intera squadra.

E’ comprensibile che il presidente Cairo abbia lasciato aperte le porte ad un eventuale trasferimento per 2 motivi fondamentali: il primo perchè se è il giocatore per primo ad essere demotivato è giusto che cambi aria e il secondo per questioni di bilancio: sarebbe infatti un errore trattenerlo contro la sua volotà, rifiutando offerte che senza un suo rinnovo contrattuale entro tempi brevi, difficilmente verranno riproposte.

Quello che però stona e sta mettendo in difficoltà tutto l’ambiente è questo continuo tira e molla, questa estenuante telenovela che ogni giorno si arricchisce con una puntata diversa e lascia il mercato del Toro in stand-by nel reparto che avrebbe invece più bisogno di essere ritoccato e fa passare giorni utili per trovare degli eventuali sostituti che non avranno nemmeno il tempo di integrarsi con il gruppo che il campionato sarà già in corso di svoglimento.

Se a questo aggiungiamo ancora la mancata convocazione per le partite di coppa, che ufficialmente viene motivata con mancanza di preparazione, ma la realtà è che lo si vuole preservare da eventuali infortuni, allora oltre al danno si aggiunge anche la beffa, perchè il Toro è stato, e sarà costretto a giocare due partite fondamentali, senza il proprio giocatore più rappresentativo, senza il suo eventuale sostituto, visto il protrarsi dello stallo, lasciando il peso dell’attacco su gente come Barreto e Larrondo (e qui evito di commentare), rischiando quindi una clamorosa eliminazione.

Aggiungiamo a tutto questo il tweet poi smentito dell’accordo con l’Atletico Madrid, i continui silenzi del giocatore circa il suo futuro, la mancanza di integrazione nel gruppo, visto che non sta disputando neppure le amichevoli, la sua volontà di trasferirsi al Milan che non giocherà le coppe ma che gli garantirebbe più di 2 milioni l’anno ed ecco che viene spontaneo chiedersi: ma se Cerci restasse al Toro, come sarebbe il suo rapporto con la squadra, coi tifosi e col mister? Se dovesse andar via, il Toro sarebbe in grado di trovare un sostituto all’altezza oppure dovrà sperare che Barreto torni quello di Bari, che Larrondo inizi a segnare dopo 10 anni di sterilità in serie A e che uno Zapata qualunque diventi improvvisamente un fenomeno?

E’ assurdo arrivare ad una settimana dalla fine del mercato, con la squadra che si sta giocando la partecipazione alla prossima Europa League in questa situazione! La telenovela andava risolta prima, nel senso che entro Ferragosto sarebbe stato importante e doveroso sapere se Cerci avrebbe ancora vestito la maglia granata e quindi impostare la squadra su di lui, oppure il contrario ed avere già il suo sostituto che avrebbe avuto un po’ di tempo per integrarsi con la squadra prima che iniziasse il campionato. La società in questo caso ha sbagliato e continua imperterrita nell’errore di non mettere un termine a questa telenovela togliendo il giocatore dal mercato se lo stallo dovesse perdurare perchè sarebbe davvero ridicolo arrivare alle 18.00 del 1 settembre per trovare un accordo! Bisognerebbe prendere in mano la situazione e decidere, non sempre attendere, attendere, attendere e intanto i treni passano, le occasioni si perdono e si finisce per doversi accontentare delle briciole in caso di cessione, oppure avere un giocatore che dopo questa telenovela estenuante, dopo i tweet e i silenzi di quest’estate dovrà ripresentarsi a compagni e tifosi come se niente fosse… Un po’ difficile credo…

 

Comments

  1. Renzo says

    Condivido riga per riga, parola per parola il contenuto di questa lucida disamina della situazione. Mi stupisce davvero che dopo 2 decenni che non mettiamo piede in europa si rischi di mettere a repentaglio la qualificazione per assenza di certezze in attacco. Ma mi domando: come si fa a non tener conto di queste cose? Sono veramente allibito da tanta (a mio parere) superficialità nel gestire questa situazione.

  2. Max says

    E cosa si dovrebbe fare, “regalare” Cerci al Milan per 13 ml? Se Cairo ne vuole 20 ml è giusto che non lo venda per meno di ciò che ritiene il prezzo di Cerci.
    Se l’offerta buona non dovesse arrivare vedrete che Ventura sarà in grado di farlo rendere come sempre, anche perché se dovesse fare un campionato da comprimario se lo sogna anche il prossimo anno la CL o i grandi centri sportivi…corri Cerci corriiiiiiiiiii!
    Non ricominciate a criticare la società per favore, Cairo sarà un banfa ma non è un pirla.
    Saluti

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