Qualcosa è cambiato

Era domenica 23 febbraio 2014, Juventus Stadium, derby di Torino.

La Juve vince 1-0, gol di Tevez.

Il Torino protesta per un rigore (che c’era) per fallo di Pirlo su El Kaddouri.

L’arbitro Rizzoli (quello del rigore di ascella su Isla a Milano per capirci), non concede il rigore.

Anche El Kaddouri ci mette del suo aspettando 2 secondi di troppo per cadere goffamente come un sacco di patate ingannando l’arbitro.

Le proteste si sprecano; l’italia che lavora, e quella sempre più numerosa che NON lavora, insorgono contro l’ennesimo furto bianconero.

Addirittura martedì a ballarò Pagnoncelli nel suo sondaggio dal tema “cosa la fa più arrabbiare” inserisce tra le opzioni insieme ad argomenti di reale interesse anche “il dubbio rigore concesso alla Juve contro il Torino”…

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Rigore concesso alla juve?

Quale rigore?

Boh, ma l’episodio di per se rende bene l’idea dell’aria che tira.

Questi i fatti, ed io ero già pronto a mettere l’elmetto per affrontare l’ennesima settimana di fuoco, quando succede una cosa strana, succede questo:

http://www.dailymotion.com/video/x1d9w96_verso-juventus-topino-1-0-il-giorno-dopo-sky-chiede-scusa-non-visto-il-rigore-su-llorente_sport

Succede che centinaia di tifosi della Juve come me si accorgono di un episodio “casualmente” sfuggito alle redazioni di sky e mediaset.

Bingo.

C’era un rigore per la Juve, una trattenuta evidente di Glick su Llorente, ad inizio del secondo tempo, sull’1-0 per noi.

Se osservate il filmato è palese l’imbarazzo del giornalista, l’impressione che mi da è che avrebbe preferito prendere 30 calcioni in culo con la rincorsa piuttosto che dare quella notizia.

L’arbitro gobbo, quello che favorisce sempre la juve, perché gli arbitri aiutano SEMPRE la Juve che fa?

Non da un rigore… alla Juve. In casa!!!

Un pazzo.

Oppure i pazzi sono altri, decidete voi.

Qualcosa è cambiato; la rete, internet, twitter e altri social network ma soprattutto la nascita di alcuni siti come questo in cui incontrarsi per esaminare le cose da un altro punto di vista, senza nessun fine editoriale, niente da vendere a nessuno, hanno creato una rete che porta a galla tutto, comprese le balle e le mezze verità.

Ed è questo che è cambiato: una volta la verità, gli episodi da valutare li decidevano un paio al massimo 3 giornali sportivi, qualche trasmissione TV e basta.

Adesso no: ci vogliono raccontare che il 23 febbraio 2014 la Juventus ha rubato il derby di Torino e chiunque ha gli strumenti per sputtanare immediatamente qualsiasi solone, prezzolato giornalaio in malafede che voglia raccontarci la sua versione distorta.

Ci dicono che il 5 ottobre 2014 Rocchi ha deciso tutto a favore della Juve e 5 minuti dopo la fine della partita siamo in grado di dimostrare che non è così!

Prendete ad esempio il gol di Bonucci: il famoso ballerino con la passione per il calcio che viene pagato in RAI anche per conoscere il regolamento scrive un tweet 3 giorni dopo (!!!!) in cui prende atto della nuova regola sul fuorigioco (nuova si far dire, è in vigore dal luglio 2013) e ammette che beh forse si il gol era buono.

Mentre alcuni giornali e alcuni calciatori continuano a parlare a tutt’oggi di 3 gol irregolari (mostrando malafede e ignoranza a livelli vergognosi) già domenica sera in molti siti si trovava la corretta spiegazione dell’applicazione della regola.

Non si tratta solo di episodi arbitrali, ne di affermare che la juve non gode mai di decisioni arbitrali favorevoli, ma piuttosto del modo in cui certi episodi vengono strumentalizzati e altri incredibilmente dimenticati.

Qualcosa è cambiato nel senso che adesso quello che bisogna ricordare non lo decide un direttore di giornale che deve vendere copie e vellicare i suoi lettori/tifosi o un ultrà da curva messo a capo di una redazione sportiva di una TV.

Qualcosa è cambiato perché adesso io posso decidere cosa ricordare, e soprattutto cosa non dimenticare.

15 anni fa tutto questo non sarebbe stato possibile, oggi abbiamo un potere (ogni tifoso ce l’ha), che spesso sconfina in ridicole risse sul web fini a se stesse, ma il potere che abbiamo è quello di cercarci le notizie dove vogliamo e dove riteniamo più opportuno, senza più prendere per oro colato niente, e di far sentire la nostra voce a chi ci crede una banda di raccattati dalla piena pronta bersi qualsiasi balla.

Intervistate pure Travaglio, che noi andiamo a leggerci il regolamento.

Qualcosa è cambiato.

 

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