Torino – Helsinki 2-0: Facile, fin troppo.

Dai ragazzi, evviva, si è vinto. Che bella questa nostra Europa (altro che quella dei gobbi…) Sette punti in tre gare, primato in classifica nel girone grazie all’1-1 tra Bruges e Copenaghen, il primo gol di Amaurì in granata… Tutto bello. Ma, dai ragazzi…ma sti finlandesi… Non sono più forti il Virtus Bassano o il Real Vicenza in Lega Pro?

Abbiamo visto nei preliminari il Brommapojkarna (a proposito, tristezza vera per la scomparsa del loro capitano Sergestrom, sottolineata anche dallo striscione in Curva Maratona ieri sera), ed era veramente poca cosa, ma questi dell’Helsinki mi sa tanto che sono anche peggio.

Un tiro nello specchio della porta per giunta su punizione e due tiri fuori (assai) dallo specchio in 90 e passa minuti di gioco. Gioco solamente difensivo, assenza di tattica e schemi. Il Toro viaggia con oltre il 60% di possesso palla nei 90 minuti. Facile, fin troppo.

Ventura presenta Padelli tra i pali, ritorno benaugurante per l’ex titolare che ora ha cambiato ruolo, lui in Europa e Gillet in campionato. A comporre la difesa la conferma, un po’ a sorpresa, visto che Glik non aveva giocato per squalifica in campionato domenica, dello svedesone Jansson, che se continuerà così avrà di certo un futuro radioso, speriamo sempre al Toro. Con lui al centro, a destra va Maksimovic, stavolta, dopo Napoli, più sicuro e autoritario anche in versione assist, quando dopo 80 secondi dall’inizio della gara mette il giovane venezuelano Martinez (di nuovo titolare in Europa League) solo davanti al portiere avversario che, evita con una gran parata il già possibile vantaggio granata. Marcatore di sinistra torna, dopo averlo visto a Bruges, Gaston Silva e il 21 enne uruguagio fa il suo con sufficienza piena.

A centrocampo Darmian si occupa della fascia destra e Molinaro della sinistra, entrambi, privi di impegni difensivi, si proiettano ripetutamente in fase offensiva e inoltre Matteo fa l’assist man e Christian il fine realizzatore dell’1-0.

Con loro, Vives a disegnare geometrie davanti alla difesa, compito che svolge senza patema d’animo anzi, smistando con calma quasi tutti i palloni che transitano da centrocampo e andando vicino al gol con un bel tiro al volo che si stampa sulla traversa nel 1° tempo e prima del vantaggio granata. Mezzala destra ancora il giovane Benassi, questo ragazzo che era partito bene nei preliminari di Europa League e che sta invece invertendo la rotta offrendo ultimamente prestazioni non soddisfacenti come ieri sera ed anche domenica nella gara con l’Udinese. La mezzala sinistra la fa El Kaddouri che si ritaglia uno spazio in Europa visto la squalifica in campionato. Il marocchino, dalle indubbie qualità tecniche, gioca però una partita tutta sua. Gioca da solo, spesso nascondendosi dietro l’avversario o piazzandosi in modo da non poter essere servito e quando riceve palla la gioca, anche qui, da solo, saltando avversari come birilli ma mai concedendo qualcosa che sia simile ad un assist per i compagni o ad un tiro verso la porta avversaria degno di questo nome. Non è l’Omar dell’anno scorso, almeno finora, e speriamo torni a farlo presto.

Davanti, già detto di Martinez, ecco la conferma di Amaurì che, contrariamente alle aspettative, gioca oggi meglio del compagno di reparto venezuelano che forse, dopo aver fallito il gol in avvio, perde fiducia in se stesso, pestandosi spesso i piedi col brasiliano in area. Forse il giovane attaccante dovrebbe giocare molto più largo per sfruttare le sue accellerazioni, invece che appiccicato in area all’altra punta.

Trova finalmente il gol Amaurì e potevano essere due se un guardalinee acceccato dalle luci, probabilmente provenienti dallo stadio della Continassa, non glielo negasse per un inesistente fuorigioco nel 1° tempo. E’ un gol cercato, non fortuito, per un giocatore che dimostra impegno nel tentare di ritrovare una condizione degna di essere la spalla titolare accanto a Quagliarella (che anche ieri giocando pochi minuti ha confermato di essere il nostro attaccante più pericoloso).

Il Toro gioca a ritmi bassi ma spadroneggia comunque in un mare di inettitudine finlandese, non accellera quasi mai, grazie anche alla negazione del pressing avversario praticamente inesistente e quando lo fa crea occasioni poco sfruttate. Vince senza strafare, pensando già dopo l’1-0, alla partita di campionato domenica a Roma contro la Lazio. I ritmi sono quelli da “sagra paesana” e va bene così, perché basta questo per affondare la cenerentola Helsinki. Coi biancocelesti però ci vorrà ben altro ritmo.

Note liete: Jansson su tutti. Questo è un giocatore che potrà fare strada se continuerà a crescere così. Sarebbe utile vederlo vicino a Glik anche in campionato per testare la sua reale attitudine a far bene con continuità, ma credo che dopo 180 minuti in campo tra campionato e coppa, domenica toccherà di nuovo al capitano polacco il centro della difesa e Pontus si risiederà in panchina, ma non credo per molto tempo. Maksimovic è un altro rispetto alla gara di Napoli, ma il test è così blando che bisogna aspettare altre gare e altri avversari più forti per dire che sia “guarito”. Darmian e Molinaro giocano sul velluto e sguazzano nella metà campo avversaria. Uno dei due (probabilmente Molinaro) lascerà il posto a Bruno Peres domenica in campionato ed è un peccato non vedere il brasiliano in Europa. Nella lista gli è stato preferito l’infortunato Masiello…mah…

Vives sta tornando pian piano sui suoi livelli. Anche lui nella lista europea non ha sostituti, Ruben Perez ne è fuori, e Giuseppe fa gli straordinari a 34 anni e con Gazzi fermo 10 giorni per un lieve infortunio, gli toccherà giocare anche a Roma domenica pomeriggio, anche perché difficilmente, contro la Lazio, Ventura darà spazio allo spagnolo tenendo in panchina l’ex Lecce…

Amaurì può e deve crescere. Nel deserto dell’attacco granata (Martinez, Larrondo e Barreto, riapparso ieri sera per i 15 minuti finali), Amaurì è il giocatore con più esperienza e capacità tecniche vicine a quelle di Quagliarella. Migliorando davvero la sua condizione potrebbe essere utile a questo Toro. Anche lui ha giocato quasi completamente tutte e due le ultime partite. Ventura lo schiererà anche contro la Lazio o ci sarà uno tra Barreto e Larrondo vicino a Quagliarella?

Note meno liete: Decisamente Benassi ed El Kaddouri. Se neanche con questi mediocri finlandesi si offre una prestazione sopra la sufficienza, evidentemente c’è qualcosa che non va, in questo momento,  nel rendimento dei due giocatori. Nocerino ha giocato gli ultimi 20 minuti ieri sera trotterellando senza affannarsi troppo, proprio al posto di Benassi. Sanchez Mino invece è stato lasciato in panchina a riposarsi (sarà titolare con la Lazio? Speriamo…) e Farnerud è quasi pronto a tornare. Il Toro ha molte scelte a centrocampo. Speriamo il mister faccia quelle giuste.

Road to Varsavia! Certo, è un sogno, ma che ci importa, sognare costa poco. Ora c’è la Lazio, squadra che avrà molti forfait domenica pomeriggio alle 18. Perdere sarebbe come cadere dal letto durante il sogno. Vincere sarebbe un ottimo viatico alla realizzazione dei sogni. FVCG!

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