Le obiezioni su Calciopoli: come difendersi dalle carogne

Anche Calciopoli, o Farsopoli a seconda di come la si veda, è alfin giunta al suo (in)degno epilogo. I gufi, ma anche avvoltoi, poiane ed altri nobili e meno nobili rapaci, hanno già iniziato a volare in cerchio sulla carogna, giusto per tirare le ultime beccate, al punto che chi scrive si è recluso in casa ed ha spento la TV, la radio e tutti gli altri mezzi di informazione, terrorizzato dall’idea di trovarsi il Pistocchi garrulo e saltellante, o lo Zazzaroni a scuoter la chioma, come quei personaggi in cerca di autore negli spot dello shampoo Clear negli anni ’80, o il Gianfelice Facchetti in versione Mao-Tze-Tung 2.0, con il quaderno delle memorie del padre in luogo del Libro Rosso del grande Timoniere. Vogliamo provare a chiosare il tutto, da un punto di vista juventinocentrico, quello si, ma, nei limiti di quel che il tifo ci concede, imparziale?

Come? Semplicemente basandoci sui fatti che, in quanto tali, opinabili non sono, poi ognuno tragga pure le conclusioni che crede, anche perché pare partita di nuovo la caccia allo juventino, con strambi personaggi che espongono idee ancora più balzane. Si, perché si sentono un sacco di obiezioni, da parte dei tifosi di altre squadre, proviamo ad esaminarne alcune:

1a obiezione: vi siete salvati nuovamente grazie alla prescrizione.
Allora, la Juventus è stata assolta oltre un anno fa. La sentenza di ieri riguardava Luciano Moggi, al quale peraltro vanno tutta la mia stima e solidarietà; Juventus e Luciano Moggi sono, giuridicamente parlando, due soggetti diversi.

2a obiezione: Moggi potrebbe rinunciare alla prescrizione, come chiedevate di fare a Moratti
Non so che dire, credo non lo farà perché oramai ha quasi 80 anni e, dopo aver passato dieci anni per i tribunali, non credo voglia trascorrere il tempo che gli rimane da vivere continuando questo iter. I reati più gravi dei quali era accusato sono stati derubricati, oltretutto, e all’atto pratico cambierebbe poco. Sarebbe cambiato molto, invece, a Moratti e all’Inter, se avessero rinunciato alla prescrizione, andate a rileggervi la relazione di Palazzi del 2011 al riguardo.

3a obiezione: prescrizione non significa innocenza.
Senza essere un principe del foro, ma semplicemente informandosi ed usando il cervello, ci si può rendere conto che non tutte le prescrizioni scaturiscono dalla stessa fonte. Il processo per doping cadde in prescrizione perché il PM Guariniello, a metà procedimento, cambiò tutti i capi d’accusa, e quindi si dovette ripartire da zero. Perché lo fece? Un mio amico avvocato, e tifoso milanista, dice che quando il PM ritiene di avere in mano delle buone carte non allunga il brodo, ma va avanti “dritto come un treno”. Guariniello si era reso conto di essersi infilato in un cul de sac e quindi cercò una “onorevole” via di fuga? E’ una possibilità. Se qualcuno ne ha di migliori e più plausibili le indichi pure. Stessa cosa per il processo di Napoli, quello che si è concluso ieri, non è stato certo Prioreschi, l’avvocato di Moggi, a ricusare il giudice Casoria, ma la pubblica accusa. E non è stato certo l’avvocato di Moggi a chiedere lo spostamento del processo da Napoli a Roma, né a chiedere un ulteriore rinvio lo scorso gennaio.

Vedere chi, uso sempre le parole del mio amico avvocato, “tenta di allungare il brodo”, cioè di usare artifizi legali per dilatare i tempi processuali, fa capire chi ha effettivamente interesse a far cadere il processo in prescrizione. Sfido chiunque a trovare una richiesta di Trofino, avvocato Juve per processo doping, o di Prioreschi, avvocato di Moggi, per allungare i tempi processuali. Sfido chiunque perché non ce ne sono.

4a obiezione: confronto con il caso Inter
La Juventus e Moggi sono andati in aula e hanno risposto. I reati dell’Inter sono stati occultati ed insabbiati per cinque anni e fatti venire alla luce solo quando erano caduti in prescrizione, e quindi il processo non è nemmeno iniziato. Anche un ragazzino delle elementari capirebbe la differenza.

5a obiezione: l’associazione a delinquere comunque c’era
Facile rispondere che dei nove arbitri inizialmente coinvolti alla fine ne hanno condannati solo uno, De Santis. E che, oltretutto, De Santis avrebbe pilotato partite nelle quali non era coinvolta la Juventus. Se poi si sposa la tesi della pubblica accusa, allora va tutto bene: l’associazione a delinquere esisteva e voleva trarre vantaggi da questo sistema. Per la serie: c’è stato un omicidio, non si sa chi abbiano ucciso, ma c’è stato. Ok, se uno fa una professione di fede, faccia pure…

6a obiezione: cosa farà la Juventus adesso
Non ho voglia di mettermi a controbattere a chi posta articoli di esperti o pseudoesperti, ovviamente tutti tendenti a “dimostrare” che la Juventus non può richiedere gli scudetti o nessun risarcimento danni ma anzi dovrebbe corrisponderli a Sky o alla Federazione o altre simili menate. Se per soddisfare la vostra antijuventinità non trovate di meglio che rintronarvi con la Gazzetta dello Sport o con quelle trasmissioni televisive da microcefali fate pure. Io ho 50 anni, statisticamente parlando non mi rimane moltissimo da vivere, il più l’ho fatto per intendersi, e non voglio trascorrere il tempo che mi resta a discettare teoremi demenziali. Dico solo questo: Farsopoli è scoppiata con il benestare della proprietà juventina, che voleva liberarsi di due personaggi scomodi come Moggi e Giraudo. Adesso le cose sono cambiate, almeno in parte. Andrea Agnelli è presidente, ma proprietario è sempre John Elkann e non ho la più pallida idea di cosa voglia fare. Chi vivrà vedrà.

Però, ve lo chiedo per favore, risparmiatemi il vomito cerebrale dei vari Suma, Vocalelli, Cucci e altri cadaveri viventi. Abbiate pietà, insomma…

Comments

  1. luca says

    “2a obiezione: Moggi potrebbe rinunciare alla prescrizione, come chiedevate di fare a Moratti”
    Infatti Moggi HA RINUNCIATO ALLA PRESCRIZIONE. E l’accusa che l’ha richiesta – e ottenuta! (Ma quandomai e successo prima?)

    • sebastiano says

      No luca, facciamo attenzione, tecnicamente moggi non ha rinunciato alla prescrizione… è un suo diritto la rinuncia alla prescrizione per cercar di ottenere una assoluzione con formula piena. Se l’avesse chiesto gli sarebbe stato senza dubbio concesso, ( vedi dattilo, bertini, de sanctis, ) moggi invece ha cercato in tutti i modi di non incorrere nella prescrizione come ampiamente spiegato nell’articolo sopra…

  2. sebastiano says

    Grazie per l’articolo che condivido in pieno. Solo mi preme ribadire al punto 2 la differenza tra la prescrizione dell’inter e quella della juve, oltre quanto da te già evidenziato.
    Moggi ( non la juve) ha subito un processo penale. Nel processo penale l’istituto della prescrizione assolve, nelle intenzioni del legislatore, alla funzione di garantire l’effettivo diritto di difesa all’imputato. Col passare del tempo infatti è sempre più difficile per lo stesso imputato fornire e recuperare fonti di prova a suo favore: la prescrizione evita quindi eventuali abusi da parte del sistema giudiziario che potrebbero intervenire nel caso in cui il reato venisse perseguito a lunga distanza di tempo, e funge da stimolo affinché l’azione dello Stato contro i reati sia rapida e puntuale, seguendo un’azione repressiva costituzionalmente orientata, in favore del principio di ragionevole durata del processo.

    La prescrizione regalata all’ inter nel giudizio sportivo, oltre ad aver evitato scientemente un processo sportivo ( ispirato ai principi della buona fede e della lealtà sportiva, diversamente dal processo penale, maggiormente orientato, per sua natura, al principio di garantismo nei confronti dell’imputato) ha realizzato un’ingiustizia lapalissiana, quella di impedire la cancellazione dell’attribuzione all’Inter di uno scudetto legittimamente conquistato dalla juventus(stando ai giudizi sportivi e penali).

    In estrema sintesi,
    1. inter prescritta e premiata malgrado il processo che doveva subire fosse ispirato alla lealtà e alla buona fede
    2. Moggi (non la juve) prosciolto per prescrizione (ma assolto per frode sportiva) sembra a detta di molti faziosi commentatori, cmq colpevole, malgrado la prescrizione nel processo penale sia un istituto ispirato al principio garantista della ragionevole durata del processo.

    Ultima considerazione.

    Nel nostro ordinamento si è colpevoli dopo una sentenza di colpevolezza passata in giudicato. Moggi non è stato dichiarato colpevole.

    È stato prosciolto per prescrizione.
    Scusa se sono stato troppo prolisso.
    Cari saluti e forza juve

Rispondi a sebastiano Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>