Tell me why I don’t like mondays – la nuova Juve è diversa

Il pessimismo cosmico da social ha infettato pure lo Stadium che, abituato a ben altri inizi, ha fischiato la juve manco fossimo alla corrida di Corrado e fosse scattato il verde; mancava solo la valletta bona di turno e il maestro Pregadio (anche se, di invocazioni al signore se ne sono sentite tante, tantissime)

La Juve si è indebolita? Si è rafforzata? È rimasta uguale?
Arrivo subito al punto: la Juve è diversa, cambiata in maniera significativa, come mai aveva fatto nei precedenti 5 anni.

Rimpiangere gli assenti (che, come consuetudine, sono sempre i migliori) serve a poco, specie se sono assenti definitivi e mi riferisco ai “los tres delinquentes” (dal titolo di un pezzone anni 90) Pirlo, Vidal e Tevez.

È tanto più inutile e fuorviante se si pensa, o ci si illude, che oggi quei 3 avrebbero dato lo stesso contributo di ieri.
Ok, non si possono cancellare 2 o 4 anni di battaglie, spesso vittoriose, passate insieme, e chi lo chiede?
Però si deve guardare avanti, con realismo, che non significa dire che facciamo schifo o che va tutto bene, ma esaminare le cose in maniera fredda, quanto più possibile.

Questo vuol dire mettersi l’anima in pace e accettare serenamente il presente e il passato mettendo in conto soprattutto una cosa: non stiamo giocando alla Playstation, dove volendo puoi annullare l’età che avanza o dare la motivazione a un giocatore all’infinito.

Pirlo a 36 anni non garantisce più il rendimento di 4 anni fa, Tevez demotivato, o con la testa in Argentina non è lo stesso, e per Vidal idem.
La stessa squadra della stagione scorsa oggi non sarebbe la stessa cosa, inutile girarci intorno, e allora bene ha fatto Marotta a liberare posto per chi doveva arrivare (mettetelo voi in panchina Andrea da Brescia, se ne siete capaci), risparmiando sugli ingaggi (che possono essere utilizzati per pagare altri giocatori, e cercando di guadagnare qualcosa su Vidal quando ancora era possibile farlo.

Il cambiamento, imposto o voluto è sempre benefico se avviene un momento prima di diventare evidente a tutti.

Il cambiamento richiede sempre pazienza, anche quando tutto è fatto per il meglio: bisogna trovare nuovi leader (giudicare già Pogbà inadatto a prendersi la squadra addosso è quantomeno frettoloso), nuove certezze, nuovi modi di sviluppare il gioco dopo 4 anni in cui a centrocampo almeno in 2 erano inevitabilmente (e fortunatamente per la Juve) dei punti fissi.

Poi c’è il fattore della sfortuna, perché una partita come quella con l’Udinese, se la rigiochi 100 volte, 99 la vinci: 17 tiri a 1.
Gatto col topo per 80 minuti, e poi siccome non concretizzi, prendi gol.
“questo è il calcio, Fabio” dicono…

Però, a parte la rabbia post partita che ci sta tutta, deve ritornare la lucidità per riconoscere che per buttare via l’acqua sporca col bambino ancora c’è tempo e una partita storta non può e non deve fare statistica.

Nemmeno di lunedì.

 

Comments

  1. says

    Siamo d’accordo, il cambiamento fa bene. Però Allegri chiede dal primo giorno di mercato un trequartista, e non è arrivato, a una settimana dalla chiusura del mercato. E non mi si dica “ci vogliono i soldi”, perché spendere 18 milioni per Zaza e mandarlo in Inghilterra in prestito senza farlo giocare mi sembra, passatemi il termine, una cagata pazzesca.
    Altro punto: la cessione di Vidal. Ok, necessaria, occasione irripetibile, cessione che fa comodo a entrambe le parti, tutto ciò che volete. Ma il sostituto? Mi si dirà “abbiamo Khedira”. Sì, abbiamo Khedira. Che è un’incognita. E comunque non basta. Sturaro è un ottimo giocatore, ma è pur sempre ventenne o poco più e non gli si può chiedere quello che faceva Vidal. Pereyra è un ottimo giocatore, veloce e col dribbling, ma non gli si può chiedere 10 gol e 10-15 assist. Marchisio è l’unico regista della Juve, ma non gli si può chiedere di fare 50 partite. Chi lo sostituisce, ad oggi? Padoin? Per un’emergenza ok, voglio lasciare i tre punti (anche no), ma Marchisio oggi non ha un sostituto. E’ arrivato Cuadrado, ottimo giocatore, veloce, tecnica, l’avremmo comprato a 35m più la Curva Sud pur di tenere Conte, due anni fa. Ma nel modulo di Allegri, o in quello che vorrebbe fare, è l’unico giocatore tra tutti quelli accostati che non si doveva prendere. Ora io sono consapevole della necessità del cambiamento, è dura vedere chi ti ha fatto vincere in lungo e in largo partire, e voglio dare fiducia e pazienza ai nuovi (Dybala è già pronto, tra l’altro). Ma questa squadra, a centrocampo specialmente (volendo, anche SOLO a centrocampo), mi sembra tutt’altro che completa.
    E’ accettabile questa critica? O passerò per il “quello che aspetta le sconfitte per sputare veleno” di turno?

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