Cairo e Ventura: Grazie per il divertimento…

Cairo e Ventura, grazie per il divertimento…

Ieri pomeriggio anche l’Empoli, dopo l’Udinese prima di Natale, ha sbancato l’Olimpico di Torino, la casa del Torino FC di Cairo e Ventura.

E’ la quarta sconfitta consecutiva (se consideriamo anche la disfatta del derby di Coppa Italia).

Il 29 settembre il Torino, seppur con 9 uomini in campo, per le espulsioni di Molinaro e Obi, batteva 2-1 il Palermo e dopo 6 giornate di campionato era al secondo posto in classifica con 13 punti, frutto di 4 vittorie, un pareggio e una sconfitta (pessima a Verona, col Chievo).

Nelle seguenti 12 gare il Torino ha totalizzato 9 punti, una media da retrocessione.

In queste 12 gare il Torino ha perso con Carpi, Lazio, juventus e Napoli fuori casa e con Inter, Udinese e Empoli in casa, pareggiato con Milan, Genoa e Roma in casa e vinto con Atalanta fuori e Bologna in casa il 29 novembre.

Sono 42 giorni che il Torino non vince una partita. Se mettiamo dentro anche la disfatta del derby di Coppa Italia del 16 dicembre (4-0 e senza mai tirare in porta), il bilancio è oltremodo negativo.

Dov’è il famoso “progetto di crescita” tanto sbandierato da Cairo e oltremisura, da Ventura?

Il Torino FC è al quarto anno consecutivo in serie A. Come ci spiegano, i due condottieri, che ad oggi, il Sassuolo con una rosa molto più modesta del Torino, è sesto in classifica con 31 punti? (Sassuolo con una partita in meno, da recuperare in casa il 20 gennaio proprio contro il Torino) Come ci spiegano che l’Empoli, alla seconda stagione dal ritorno in A, con una rosa ancora più scarsa di quella del Sassuolo, è settimo in classifica con 30 punti? Come ci spiegano, Cairo e Ventura, in questo “percorso di crescita”, che anche Chievo, Udinese, Atalanta e Sampdoria, sono davanti al Torino in classifica?

Ma questo “percorso di crescita” è all’indietro? No, perché, dopo il 7° posto del 2013/2014 con gli exploit di Cerci e Immobile che, ricordiamo, ci ha garantito di approdare in Europa League (anche grazie al fallimento finanziario del Parma, arrivato 6° in classifica davanti ai granata), il Torino nel campionato di serie A, ha fatto solo passi all’indietro. Nono posto l’anno scorso, con un finale di stagione penoso (Torino-Cagliari 1-1, Udinese-Torino 3-2, Torino-Lazio 0-2, Torino-Empoli 0-1, Genoa-Torino 5-1 e Milan-Torino 3-0) e al momento 14° posto in classifica con soli 7 punti di vantaggio sulla terzultima, il Frosinone, che oltretutto domenica alle ore 18 verrà a Torino e non oso pensare cosa potrebbe accadere in caso di mancata vittoria granata…

In una qualsiasi altra società, Ventura sarebbe già stato licenziato. Ma per Cairo, che vive in simbiosi col suo allenatore-aziendalista, sarebbe come ammettere di aver sbagliato e, a meno di rischio concreto di retrocessione, non lo caccerà mai. Il tecnico ha garantito finora, plusvalenze enormi alla società cairota (Ogbonna, D’Ambrosio, Cerci, Immobile, Darmian…) e prima di disfarsi di Ventura, dovrà accadere qualcosa di davvero grave per poter prendere una decisione del genere.

Quindi si continuerà con Ventura. Mister “libidine”, il tecnico del “frullar di palla”, del “miracolo granata”. Quello che ci ha riportato in A…Quello che ci ha riportato in Europa…Quello che ha portato il Torino a vincere in Europa al San Mamès, stadio “inespugnabile” dell’ Athletic Bilbao… Quello che ha battuto l’Inter a S.Siro dopo 27 anni… Quello che ha vinto un derby dopo 20 anni…

Certo. Ma andiamo con ordine. Il Torino di Ventura, da 5 anni applica il suo gioco di “titic-titoc” e “palla all’indietro” a mo di rugby. Conquista la serie A “riuscendo” ad arrivare secondo, dietro al Pescara di Zeman, dilapidando punti in alcuni match assurdi (Padova, Modena, in casa con l’Albinoleffe, a Cittadella, a Varese, a Brescia, a Castellamare di Stabia, a Empoli, a Bari e poi proprio a Pescara) dopo essere stato quasi sempre primo in classifica. Ma è serie A…e siamo tutti contenti. Bravo mago Ventura.

Il primo anno in A, il Toro arriva 16°, fa 39 punti, gli stessi dei primi anni di Cairo in A con De Biasi. Perde partite assurde, in casa: col Cagliari e col Parma. Senza contare le amare sconfitte in entrambi i derby, in casa con l’Inter, in entrambe le gare con la Roma, in entrambe le gare col Milan, a Udine, di nuovo a Cagliari e a Parma, in casa col Napoli e pareggiando l’ultima in casa col Catania rischiando la sconfitta, evitata solo dall’ultimo gol in maglia granata di Bianchi (per tutto l’anno bistrattato dal tecnico). Ma sai, è il primo anno in A dopo tanto tempo, che pretendi di più?

Il secondo anno in A comincia con Larrondo titolare fisso ed Immobile in panchina. Immobile, reduce da un deludente anno al Genoa, non è per niente titolare nella mente di Ventura. Larrondo si fa male col Milan ed Immobile, grazie all’infortunio dell’argentino diventa titolare. Segna il suo primo gol in campionato alla sua quarta gara dall’inizio, a Genova contro la Samp e da lì in poi segnerà 22 gol in A che lo faranno essere capocannoniere della stagione. Il Torino grazie a Immobile e ad un Cerci da 13 gol finali, ora ispiratissimo, (il primo anno a Torino era stato di alti e bassi) si gioca col Parma il sesto posto, ultimo utile ad arrivare in Europa League. Ma il Torino di Ventura dilapida quasi tutto il fieno messo in cascina dal derby di ritorno del 23 febbraio. Perde ingiustamente 1-0 e da lì inanella risultati da “Tafazzi”: juve-Torino 1-0, Torino-Samp 0-2, Inter-Torino 1-0, Torino-Napoli 0-1…ma ha ancora dei sussulti d’orgoglio, nonostante la sconfitta a Roma coi giallorossi e buttando al vento una vittoria ormai raggiunta, al 94’, sempre all’Olimpico contro la Lazio, un pareggio per 3-3 e due punti pesantissimi in meno. Ma quando mancano due giornate dalla fine, il Torino vince rocambolescamente 1-0 a Verona col Chievo ed è in vantaggio sul Parma avendo lo scontro diretto in casa, all’Olimpico di Torino, programmato per la penultima giornata. Vantaggio di Immobile buttato al vento. Il centravanti si fa espellere, il Parma pareggia su rigore e alla fine rischia addirittura di vincere. Ma nonostante tutto il Torino ha ancora un match point. A Firenze contro i Viola gemellati, ormai quasi impossibilitati a raggiungere la Champions e già qualificati per l’Europa League. E il Toro sotto di 2 gol, rimonta con Larrondo e pareggia con Kurtic. E al 93’ ha la possibilità, con Cerci, di calciare un rigore. Il Parma sta vincendo, ma il Toro se vince avrà un punto in più in classifica dei ducali. Cerci sbaglia. Il Torino finisce il campionato 7° in classifica. La delusione è enorme. Il Torino in poche partite, dal derby in poi, ha dilapidato la possibilità di qualificarsi facilmente per l’Europa.

Tutti a dire: Va bene lo stesso. In fondo due anni fa eravamo in B. In fondo lo scorso anno ci siamo salvati. In fondo abbiamo trovato due campioni che ci ricordano Pulici e Graziani e con loro in futuro potremo fare sfaceli. In fondo Ventura ci ha ridato dignità. In fondo…

Ma già da qualche giorno era uscita una notizia, che dapprima sembrava una bufala, che il Parma sta fallendo e non ha presentato in tempo all’Uefa le garanzie economiche (versamenti Irpef etc.) che la escluderebbero dal ranking europeo proprio a favore di chi arriverà in classifica dopo di lei. E guarda caso, il buon Cairo, aveva già presentato all’Uefa tutte le carte in regola per il Torino FC e quella è l’ancora di salvezza che permette al Torino, arrivando in campo e in classifica, dietro al Parma, di andare in Europa e ora, tutti a dire:

“Grande Ventura! Ci ha riportato in Europa! Senza di lui saremmo ancora in B! A quest’ora con Colantuono e Lerda saremmo spariti! Grande Ventura che ha fatto diventare campioni Cerci e Immobile! Chissà che spettacolo il prossimo anno con Ventura, Cerci e Immobile in Europa!”

Quanto ci vuole poco a cambiare idea su una società, su un allenatore. Basta pagare l’Irpef.

Che importa se Immobile viene venduto (“Voleva andarsene lui!”). Che importa se Cerci viene venduto (“Voleva andarsene lui”). Tanto c’è Ventura. “Questo fa diventare fenomeni anche Larrondo Barreto e Amauri” (preso proprio dal Parma all’ultimo giorno di mercato per sostituire Cerci). “E poi ci penserà il grande cavallo di ritorno Quagliarella.” (Tra i primi a fuggire con Balzaretti dal ritiro del Torino Calcio di Cimminelli il 9 agosto 2005 ed accasarsi altrove, dopo aver saputo del fallimento…)

La verità è che Cerci che guadagna 600 mila euro, ha chiesto a gennaio di ottenere un rinnovo con l’ingaggio che arrivi almeno ad 1 milione di euro e Cairo ha risposto di no.

La verità è che pagando 3,5 milioni a gennaio alla juventus, Immobile sarebbe stato totalmente granata e la società Torino FC avrebbe avuto solo per se l’attaccante, invece che a metà con i bianconeri e non dover assoggettarsi al volere della società di John Elkann di venderlo al Borussia Dortmund.

La verità è che il Torino nella stagione 2014/2015, fino a gennaio con Quagliarella, Larrondo, Barreto e Amauri è sulla soglia della zona retrocessione, riacquistando credito solo con l’acquisto, nel mercato di riparazione, di Maxi Lopez, un attaccante con un buon passato ma un difficile presente al Chievo in panchina (scaricato precedentemente da Milan, Sampdoria e Catania).

Il Torino, prima di Maxi Lopez, ha rischiato anche di uscire dall’Europa League. Si è qualificato ai gironi grazie a uno 0-0 a Spalato col RNK e un 1-0 in casa con rigore al 28’ di El Kaddouri, rischiando costantemente di prendere il gol del pareggio dei croati nei restanti 62 minuti di gioco, che avrebbe escluso i granata a loro favore. Ha rischiato di uscire dal girone pareggiando, facendo le barricate a Bruges con Gillet a salvare il pareggio, segnando il gol vittoria col Copenaghen in casa al 94’ su calcio di rigore di Quagliarella, perdendo 2-1 in Finlandia contro l’Helsinki (una squadra che in Italia è paragonata al campionato di Lega Pro) e riuscendo, per fortuna a qualificarsi battendo fuori casa 5-1 il Copenaghen, ma dopo essere andati sotto 1-0 ed essere andati in superiorità numerica sul fallo del calcio di rigore del vantaggio del 2-1.

Ma il Torino, col suo cammino zoppicante, arriva secondo nel girone, dietro al Bruges, e questo metterà i granata in condizione di avere, nel proseguio, un cammino tutt’altro che agevole, che gli farà incontrare le squadre arrivate terze nei gironi di Champions, a cominciare dall’Athletic Bilbao che in casa aveva già battuto 3-1 il Napoli nei preliminari di Champions, qualificandosi al posto degli azzurri. E’ proprio Maxi Lopez con due gol all’andata (2-2) che da ancora la speranza di qualificazione ai granata che a Bilbao fanno l’impresa. Vincono 3-2 con una prestazione esemplare e vincono proprio lì, al San Mames, dove nessuna squadra italiana aveva mai vinto. Diciamo anche per dover di cronaca che l’Athletic Bilbao è in crisi e sta incontrando grosse difficoltà in stagione, è 12 in campionato, ha vinto una sola partita in casa nel suo girone di Champions. Ma tutto lascia il tempo che trova. Il Toro, Ventura, Cairo, hanno fatto l’impresa! Cavolo, sono entusiasta anche io di vedere lo zoppicante Torino di Ventura fare il Toro al San Mames.

Successivamente, negli ottavi di Europa League, al Torino, sempre per il suo incerto andare nel suo girone di Europa League, tocca un’altra uscita dalla Champions, lo Zenith di San Pietroburgo che vanta il brasiliano Hulk tra le sue fila e centinaia di milioni di euro di budget.

L’euforia di Bilbao forse, fa credere a Ventura che, come a Bruges, facendo le barricate, si possa portare via lo 0-0 e giocarsi tutto a Torino. A rovinargli e a rovinarci le uova nel paniere ci pensa il 21enne acerbo Benassi, buttato nella mischia di una gara delicatissima, a mordere le caviglie dei tecnici centrocampisti dello Zenith. Dopo 20 minuti il ragazzo è già sotto la doccia per doppia ammonizione per due falli evitabilissimi a metà campo. Il Torino non regge, perde 2-0 e dice quasi addio all’Europa.

Nel ritorno non basta il cuore oltre l’ostacolo di Glik e soci. Le barricate stavolta le fa, e bene, lo Zenith e i granata riescono a fare un solo gol, al 90’ proprio con capitan Glik, stoico davvero nell’arrembaggio granata. Aveva segnato un altro gol fantastico anche qualche minuto prima, in volo di testa, come il grande Pulici sapeva fare, ma il polacco era un metro in fuorigioco e il gol non è stato valido. Il Torino è fuori dall’Europa League. Ma Ventura è un grande! Cavolo, ci ha portato “quasi” ai quarti di Europa League. Certo, come no?

Peccato che lasciando al Bruges la prima piazza nel girone di qualificazione, abbiamo consentito ai belgi di incontrare i turchi del Besiktas che i belgi hanno battuto in casa e fuori (2-1 e 3-1), e gli ucraini del Dnipro coi quali escono pareggiando 0-0 in casa e perdendo 1-0 fuori. Dnipro che riuscirà addirittura ad arrivare in finale, persa poi col Siviglia, ed eliminando in semifinale il Napoli di Benitez, capace nei quarti di fare 4 gol fuori casa al Wolfsburg ma di auto-suicidarsi con gli ucraini pareggiando 1-1 in casa e perdere 1-0 in Ucraina. Chissà dove sarebbe potuto arrivare il Torino se avesse fatto un cammino più “normale” nel girone arrivando primo e non secondo.

Tornando al campionato, con l’arrivo di Maxi Lopez a gennaio, l’esclusione di Amauri dai titolari, il “taglio” di Larrondo e l’esclusione di Barreto dalla “rosa” (di loro Ventura disse in estate in ritiro: “Abbiamo fatto grandi Cerci e Immobile, ci riusciremo anche con Larrondo e Barreto”… le ultime parole famose), il Torino mostra notevoli segni di miglioramento (come se servisse un genio per capire che al Torino serviva un attaccante vero) e vince a Cesena, a Milano al 94’ contro l’Inter dopo 27 anni, seppur con una delle Inter più discontinua e più brutta degli ultimi anni, tanto da non riuscire ad arrivare neanche in Europa League a fine stagione (ma che importa, “Ventura è un grande”), in casa 5-1 contro la Samp, a Verona 3-1 con l’Hellas… Ma le gioie e le speranze di qualificarsi per l’Europa naufragano da lì a poco. Pareggio in casa col Cagliari che sta retrocedendo, vittoria in casa col Napoli, ma poi sconfitta a Udine, sconfitta in casa con la Lazio, vittoria in casa del Parma ormai retrocesso e fallito e vittoria 2-1 a Bergamo con l’Atalanta, poi pareggi con Roma e Sassuolo, la vittoria dopo 20 anni nel derby.

Tutti abbiamo goduto, tutti. Ma quanto contava davvero per la juve quel derby con lo scudetto ormai già vinto? Come mai, quando il derby ancora conta per punti e classifica, il Torino di Ventura non riesce neanche a pareggiarli ‘sti derby? Come mai Ventura in quei derby non riesce neanche a fare in modo che la sua squadra segni un gol? Ma il 26 aprile del 2015, niente conta più. “Abbiamo battuti i gobbi. “ “Ventura è un grande. Anche quest’anno ci porterà in Europa!”

La domenica successiva al derby si gioca Palermo-Torino: finisce 2-2. Viene annullato un gol “buono” del 2-3 a Maxi Lopez. Ventura a fine stagione e ad inizio della nuova continuerà a dire: “Con quei due punti che ci hanno negato ingiustamente a Palermo saremmo andati di nuovo in Europa League”. Peccato che “mister libidine” dimentichi o faccia finta di dimenticare le prestazioni che seguirono Palermo Torino, ovvero: Torino-Empoli 0-1 con partita “regalata” ai toscani dal portiere granata Padelli con un autogol forse mai visto sui campi di calcio e condito da una prestazione generale dei granata a dir poco sconcertante, senza mordente, senza voglia, una squadra scarica. Tutti a dire: “Colpa delle fatiche in Europa League”. Chissà come fanno le squadre che arrivano in fondo alla Champions e all’Europa League a far bene anche nei loro campionati… Mistero… A seguire: Genoa- Torino 5-1…una debacle storica…Squadra che gioca una mezzora, gli ultimi 10 minuti del primo tempo e i primi 20 della ripresa, e poi si spegne. La successiva vittoria in casa 2-0 col Chievo riaccende la fiammella della speranza europea, che si spegne definitivamente la domenica successiva a S.Siro col Milan del bistrattato Pippo Inzaghi allenatore: 3-0. Altra figuraccia di gioco e prestazione contro uno dei peggiori Milan degli ultimi 20 anni.

A mio parere, i margini per arrivare sesti c’erano tutti. Il Torino di Ventura arriva solo 9°.

Tutti a dire: “Anche se non siamo riusciti a qualificarci per l’Europa,Ventura resta un grande”

In estate arrivano 20 milioni dalla cessione di Darmian al Manchester United. Arrivano Baselli, Zappacosta, Acquah, Obi, Avelar, Belotti e l’ultimo giorno di mercato anche il giovane Prcic. Se ne torna al Napoli El Kaddouri, ultimo dei centrocampisti offensivi in rosa e non viene rimpiazzato. Ventura non ha bisogno di piedi buoni, ma di mediani “falegnami” e mezzale da corsa, seppur con piedi poco “gentili”.

A vedere la rosa siamo tutti felici. Se siamo arrivati noni lo scorso anno giocando un intero girone con una “rosa” inadeguata, quest’anno l’Europa è un obiettivo alla portata.

Partenza sprint. Due vittorie di fila con Frosinone e Fiorentina, pareggio stretto a Verona con l’Hellas, vittoria tranquilla con la Samp, brutta sconfitta 1-0 a Verona col Chievo, Torino non pervenuto, ma tutti a dire “E’ solo una giornata storta”, infatti si vince la successiva col Palermo in casa 2-1, con un Toro dei vecchi tempi, addirittura difende la vittoria in 9 uomini dopo l’espulsione di Molinaro e Obi. Il Toro è SECONDO in classifica, la juve nei bassifondi del campionato. “Ventura è un grande”.

Siamo ad oggi. Da Torino-Palermo 2-1 a Torino-Empoli 0-1 sono passate 12 gare di campionato. Il Torino FC di Cairo e Ventura ha realizzato 9 punti in 12 gare. Media retrocessione. Il Torino è 14° in classifica a -7 dalla terzultima piazza del Frosinone e a 9 punti dal Sassuolo, 6°, ultimo posto utile per l’Europa.

Il gioco del Torino è lento, prevedibile, privo di qualsiasi iniziativa alternativa al solito gioco che va avanti ormai da 4 stagioni. Ha un portiere tra i peggiori per rendimento, una difesa impacciata che questa stagione salva (forse) il solo Glik, un centrocampo pieno di mediani “azzanna caviglie” e di mezzeali che corrono senza sapere dove. Nessun centrocampista che sappia inventare, che sappia saltare l’avversario nell’1 contro 1, che riesca a creare una superiorità numerica che permetta alla squadra di trovare più facilmente la via della rete. Pochissime occasioni da gol. Quagliarella che non segna più e quando batte un rigore e segna contro il Napoli, invece di esultare per mesi di astinenza e per la squadra che lo paga, chiede scusa ai suoi ex tifosi che lo sbeffeggiano per 90 minuti. Belotti che sembra impaurito ed è l’ombra del 22enne ragazzo prodigio visto a Palermo, Maxi Lopez, forse l’unico attaccante vero del Torino, in sovrappeso e che non regge i 90 minuti, Martinez l’eterno giovane promettente che corre, si crea qualche occasione ma le sbaglia ogni volta clamorosamente, il 35enne Amauri mai pervenuto quest’anno e che difficilmente se ne andrà dall’alto dei suoi 750 mila euro di ingaggio (!).

Tornando al gioco espresso dalla squadra di mister “libidine” Ventura, ora non c’è più neanche il famoso “possesso palla” che metteva in crisi le squadre che incontrava. Da qualche giornata a questa parte il Torino perde anche quello nei confronti degli avversari. Ieri, ad esempio, al 30’ del primo tempo, dopo 4 anni di serie A, dopo 4 anni di “percorso di crescita”, i tifosi del Torino sono stati costretti a vedere, per l’ennesima volta, un calcio d’angolo battuto col “giro palla” verso il centrocampo invece che nell’area di rigore avversaria. Le palle girano sicuramente, caro mister Ventura, ma di certo non sono quelle sul campo.

Dopo un derby di Coppa Italia perso 4-0 senza mai tirare in porta, in sala stampa Ventura ha detto: “Abbiamo giocato bene per 50 minuti, fino all’espulsione di Molinaro, poi era difficile tenere testa a questa juve in 10”. Peccato, caro mister, che nella stessa giornata di Coppa Italia, l’Alessandria (Lega Pro) in 10 uomini ha eliminato una squadra di serie A, il Genoa, battendolo in trasferta a Marassi…

Subito dopo il Torino perde 1-0 in casa con l’Udinese l’ultima partita dell’anno 2015, facendo passare un “bellissimo” Natale ai tifosi granata. Il mister in sala stampa dice: “Difficile giocare bene in un ambiente ostile, i tifosi non ci hanno aiutato”. La Maratona ha incitato la squadra per 75 minuti senza sosta, caro mister. Se negli ultimi 15 minuti “forse” si sono stufati di vedere la squadra “faticare” a pareggiare in casa con l’Udinese dopo aver lautamente pagato per assistere a questo “spettacolo”, e dopo un derby del genere, beh, ne hanno avuto ben diritto.

Il mister chiude quasi tutti gli allenamenti ai tifosi durante le feste per paura di contestazioni. Il 1 gennaio il Torino si allena di pomeriggio. A fine allenamento, bambini, i loro genitori e altri tifosi di ogni età, sono fuori alla Sisport ad aspettare i loro “beniamini” per una foto, un autografo, un abbraccio. Mister Ventura che fa? Lascia al freddo tutti, fa spostare il pullman dal parcheggio a fuori gli spogliatoi e fa salire i calciatori direttamente da lì sul pullman e parte verso l’albergo del ritiro pre-Napoli. Questo è il Torino FC di Ventura. Questo è il Toro?

Ieri. Torino-Empoli 0-1. Martinez si divora due gol, il resto è noia. Gioco a dir poco noioso e dormiente. “Abbiamo giocato bene (?) per 75 minuti” dice il mister in sala stampa a fine gara. Ma che partita hai visto mister? A me è sembrato di vedere il primissimo Torino di Ventura che “provava” a far “frullar la palla” e allora, diceva il mister, “ci riusciva poco”, la squadra “doveva imparare”. Ora sono 5 stagioni che il Torino sta “imparando” il suo gioco mister, sono 5 anni che parliamo di “percorso di crescita”… Ma dov’è questa crescita, mister? Qui c’è solo regresso. Altro che crescita… Ancora 700 passaggi all’indietro dopo 5 anni di gestione…

A me il gioco di Ventura non mi è mai piaciuto. E mai l’ho nascosto, prendendomi migliaia di critiche. Ho goduto per Cerci e Immobile, ma sapevo che era un fuoco di paglia, che Cairo li avrebbe venduti e che Ventura non avrebbe saputo rimpiazzarli. Ho goduto per i guai del Parma e per il ritorno in Europa, ma sapevo che eravamo arrivati 7° dietro di loro e mi mangiavo le mani la sera di Fiorentina-Torino 2-2, eravamo fuori dall’Europa per aver buttato al vento decine di partite. Ho goduto per il San Mamès, ma il giorno dopo ero pienamente convinto che sarebbe stato il punto più alto nel quale Ventura potesse portarci. Ho goduto per il derby del 26 aprile, ma volevo, pretendevo, di vedere altri derby giocati così dal Torino. Ventura ha giocato 8 derby e ne ha persi 7 e in quei sette il Torino non ha mai neanche segnato… Ventura è quello che è dovuto andar via da Pisa, è quello che è scappato dai guai da Bari. Ventura è quello che prima di venire da noi aveva come miglior risultato in carriera in serie A un 10° posto…

Davvero mister Ventura ha fatto qualcosa di così GRANDE da meritarsi tutto questo credito presso i tifosi del Toro?

Oppure resta li, dopo 9 punti in 12 giornate, dopo aver perso arrendevolmente un derby di Coppa Italia 4-0, solo perché per Cairo è il miglior allenatore-aziendalista, il migliore a fargli guadagnare milioni nelle plusvalenze dei giocatori?

Trovo gente come Cairo,Ventura e Quagliarella, arrogante, presuntuosa e menefreghista. A questa gente, del TORO, dei suoi tifosi, non frega niente. Conta solo il profitto. Ventura prima di venire da noi viaggiava a 300/400 mila euro a stagione. Adesso al Torino FC, Cairo gli ha appena fatto un contratto di 1,3 milioni a stagione fino al 30 giugno 2018… Dove volete che vada Ventura? Cairo da quando c’è Ventura fa milioni di euro a palate… Dove volete che vada Ventura? E noi qui, a roderci il fegato per un “percorso di crescita” che non cresce mai. Siamo destinati all’anonimato, alle salvezze e al 9°/10° posto come obiettivo massimo di questi due strateghi del calcio. Purtroppo dopo troppi anni di B abbiamo dimenticato che siamo tifosi del Toro. Non dell’Atalanta, del Bari o del Pisa. Il 6° posto da metà degli anni ’60  e fino al 1993 era un obiettivo sempre reale per il Toro. Oggi per molti tifosi l’importante è “non retrocedere”. E Cairo e Ventura su questo appagamento ci vanno a nozze e un 9°posto diventa uno scudetto. Come se fra 20 anni nel palmarès del Toro facesse numero il 9° posto di Ventura…

Nonostante questo, nonostante l’assenza di risultati che sta diventando preoccupante, continuo a tifare. Solo x la maglia. Solo x il Toro. Augurandomi che al 30 giugno io non veda più queste facce nel mio Toro. Continuando a prendermi le solite stupide critiche: “Rivuoi Colantuono? Rivuoi Lerda?” come se esistessero solo loro come allenatori.

Ps: io non rivoglio Colantuono. Ma, se non ve ne siete accorti, sappiate che Colantuono con la sua Udinese ha battuto Ventura a casa nostra. E che Sarri, Di Francesco e Giampaolo stanno dando lezioni di calcio a molti, a tanti allenatori, vate Ventura compreso…

FVCG

 

Comments

  1. Massimiliano says

    Il tifoso è colui che segue la squadra nel bene e nel male, il tifoso del Toro è uncolui che soffre con il cuore nel vedere il Toro arrancare in un campionato dove il posto naturale dovrebbe essere tra le grandi…….ma sopporta e purtroppo si rifuggia in sentimentalismi che lo fanno soffrire di più. …chi gioca nel Toro si deve sempre ricordare che rappresenta una squadra conosciuta nel mondo per le prodezze del Grande Torino ed esserne fioero.
    nel calcio non dovrebbebe esistere solo il vile denaro, ma anche l’orgolgio.

  2. peppo says

    GRANDE SEMPLICEMENTE GRANDE…..la penso esattamente cosi’ ma gia’ da un pezzo…perfetta analisi di questa banda che piu’ tanto del TORO non gli frega nulla !!

  3. Luigi says

    Caro Carlos hai pienamente ragione se tu dici vicino ai fratelli granata di mandare via Cairo ti risponderanno ché ci ha salvato dal fallimento! X ventura? Un allenatore mediocre!

  4. Alberto Fava says

    Egregio signor Carlo Junior,
    Lei ha espresso un suo punto di vista partendo dal fatto che (a) secondo sua ammissione non le è mai piaciuto Mister Ventura ed il suo gioco, e (b) a mio parere ha molto bene “cavalcato la tigre” del malcontento generale che esiste tra noi Tifosi del Toro, leggendo tutta il percorso del Mister a Torino in maniera faziosa, ed evidenziando tutti i punti salienti sotto una luce di negatività totale ( es. la sua lettura del risultato ottenuto a Bilbao : ” diciamo per dovere di cronaca…. Ecc ..ecc..).
    Lei trova Cairo, Ventura, Quagliarella presuntuosi ed arroganti, pure sottolineandolo.
    Sono patenti che personalmente non darei senza avere una conoscenza diretta e personale, tantomeno a coloro che rappresentano i colori che amo da una vita.
    Dissento pertanto da tutto ciò che scrive ad esclusione del FVCG.
    Non è saggio continuare a gettare ulteriore benzina sul fuoco .
    Non vorrei che alla fine ci bruciasse la faccia.

  5. Scifo says

    Articolo interessante, ricco di spunti di riflessione su tanti argomenti. A mio parere però molto poco obiettivo.
    Campionato di serie B: è vero, siamo arrivati secondi . Secondi dietro una squadra, in cui oltre a Ciro Immobile, giocavano anche due certi Marco Verratti e Lorenzo Insigne. E hanno fatto i nostri stessi punti. Abbiamo perso molte partite, è vero. Ma dimmi una sola squadra (tranne i GDM) che abbia vinto la B che non abbia perso un buon numero di gare..in questo i campionati di A e B non sono paragonabili, in B si perde di più fisiologicamente.
    Primo campionato di A: quello che dici è abbastanza vero, e il trattamento che Ventura ha riservato a Bianchi è a dir poco disdicevole. Detto questo, ricordo benissimo che molti si sono strappati i capelli quando il capitano è partito ed è arrivato Immobile.
    Secondo campionato di A: Qui, forse, qualche merito a Ventura dobbiamo darlo. Cerci esploso: merito di Cerci? certamente. Ma forse anche merito dell’unico allenatore che lo ha portato a giocare a quei livelli e in quella posizione. Mi trovi completamente d’accordo invece sul modo in cui siamo stati incapaci di vincere a Firenze..per me,mancanza fisiologica di carattere e attributi. O forse di peggio, ma qui entriamo nel campo delle pure supposizioni.
    Terzo campionato di A: calciomercato indifendibile, con Cerci sostituito da Amauri. Squadra che ha un attacco estremamente sterile, e che, effettivamente, fino a dicembre veleggia poco sopra la zona retrocessione. Dici che avremmo dovuto vincere il girone di Europa League? Forse. Ma nella tua disamina delle partite, dimentichi che contro il Bruges in casa avremmo dovuto vincere 4-0 e loro sono stati salvati da un portiere miracoloso (ben di più che Gillet all’andata). Detto questo, a parte la parentesi di Helsinki, tutte le partite sono state giocate più che decorosamente, a mio parere. La ripresa nel girone di ritorno c’è stata, e credo abbia sorpreso tutti. Anche qui, non credo sia tutto frutto del caso. Abbiamo vinto un derby contro i GDM non motivati? possibile, ma per piacere guardiamo negli ultimi anni quante squadre abbiano vinto contro di loro. Nel loro stadio abbiamo perso sempre, a volte immeritatamente, ma anche squadre come il Milan o la Roma ne sono uscite sempre con le ossa rotte. Sono forti, pochi cazzi. Il finale di stagione è stato di nuovo senza mordente, come hai sottolineato giustamente. E qui rientriamo sulla mancanza fisiologica di carattere del mister e su sue alcune assurde ossessioni (Padelli, per me, una delle più gravi).
    Quarto campionato di A (stagione in corso): partenza da stropicciarsi gli occhi, gioco, attributi, gol..sembra ci sia tutto. Poi qualcosa si rompe..usciamo da un primo momento negativo con 2 vittorie convincenti a Bergamo e contro il Bologna, poi una partita mediocre contro la Roma, e di nuovo il baratro. Qui è davvero difficile dire cosa sia successo, a mio parere qualcosa è successo anche a livello di spogliatoio. Ma non solo, effettivamente anche a livello di gioco c’è un’involuzione e Ventura si sta dimostrando incapace di trovare soluzioni alternative. Sostituirlo? Se perdessimo col Frosinone, ci penserei eccome. Alternative? Non ne ho idea..Donadoni sarebbe stato accessibile per noi, ma non è più disponibile. Dare la squadra a Longo? Secondo me una follia, vorrebbe dire bruciare un allenatore di grandissimo potenziale.
    Chiudo con qualche considerazione sulla società: delle malefatte di Cairo siamo tutti consci (spero), ma anche qui un minimo di obiettività ci vuole..merito della società è quello di pagare l’IRPEF?A volte si, anche quello che a te sembra una stronzata è segno per lo meno di una serietà minima che non tutti hanno..guardati intorno, in serie A, e guarda un pò quanta merda..Zamparini, Preziosi, Ferrero..tutti meglio di Cairo? L’Empoli, adesso tutti li guardiamo come fosse il Barcellona..e all’Empoli sono stati bravi, chapeau! Ma voi immaginate noi tifosi del Toro se dopo aver venduto Cerci, Immobile (o anche solo il fashion gobbo) ci avessero preso Maccarone o Pucciarelli? Non immagino nemmeno quale sarebbe stato il tenore degli articoli..Cairo non mi piace, e non è questo il Toro dei miei sogni. Io sogno quando leggo di Pasquale Bruno che vorrebbe spaccare la faccia a Bonucci..avercene! Ma per favore, dimmi, in serie A quanti Pasquale Bruno vedi? E quanti fashion players invece? La triste realtà è che questo è il calcio dei nostri giorni.
    Ultima riflessione: Ventura viene tenuto solo perché genera plusvalenze? Sicuramente è vero..ma tieni presente che le plusvalenze non si generano come le scoreggie, se un giocatore aumenta il suo valore è perché le sue prestazioni sono cresciute di livello, ergo, la squadra in cui gioca ne beneficia. Quindi vogliamo dire che generare plusvalenze è una colpa? Delle due l’una: se Ventura è capace di generare qualche plusvalenza, dei meriti, in questi cinque anni li avrà ben avuti o no??

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