La Juventus vince per 3-2 contro il Milan in una partita per niente bella ma decisamente intensa e ricca di colpi di scena, il primo dei quali dopo pochi secondi dall’inizio, con l’improbabile tiro di Constant che anzichè terminare dove era indirizzato raggiunge a sorpresa Muntari il quale in modo fortunoso insacca la rete del vantaggio milanista.
La Juve, a quel punto, inizia la sua partita, come sempre le capita in questa stagione. Una Juve che va all’arrembaggio trattando il Milan come fosse un Copenaghen qualunque, eppure lo fa in modo sconclusionato, con una serie di passaggi imprecisi anche da parte dei suoi uomini chiave.
Ci pensa Andrea Pirlo, su punizione, a ristabilire la parità. A quel punto, la Juve torna a rifiatare concedendo al Milan una prolungata quanto sterile iniziativa. Vidal si mette in evidenza per una serie infinita di appoggi sbagliati mentre Pirlo è molto più attento e nel gioco di quanto non sia stato nelle ultime gare. L’ingresso di Pogba al posto di Padoin regala alla Juve la possibilità di scaricare la palla larga sulla destra ottenendo in cambio qualche iniziativa degna di un giocatore di pallone.
Il raddoppio è sempre nell’aria ma fa fatica a concretizzarsi: serve l’iniziativa personale di un singolo e questa arriva da chi meno ti aspetti possa farlo: Giovinco, appena entrato al posto di Quagliarella, si smarca, entra in area, dribbla nello stretto un giocatore e insacca. Una rete favolosa. La Juve è così in vantaggio e il Milan sa di non poter far altro che aspettare gli ultimi 3 minuti per poter provare a raggiungere il pareggio. E, infatti, ecco il 3-1 dei padroni di casa: punizione magistrale di Pirlo che si infrange sulla traversa, la palla giunge a Chiellini che al volo in spaccata mette dentro.
Nel finale, il Milan decide di scendere in campo: un errore che fa perdere un punto in pagella a Pogba regala a Muntari, con la complicità involontaria di Bonucci, la rete del 3-2. Infine, su calcio d’angolo, i rossoneri sfiorano il pareggio con Zapata di testa, incredibilmente lasciato solo dai marcatori bianconeri.
Vittoria meritata e sofferta da parte della Juve, che reclama per due rigori: il primo di Constant su Tevez nella prima frazione: spalla contro spalla ma con spinta del braccio che fa venire meno il concetto, appunto, di spalla contro spalla; il secondo, clamoroso, in occasione di un angolo da parte della Juve, con Mexes che colpisce, a gioco attivo, con un pugno Chiellini: doveva essere espulsione e rigore per la Juve, sull’1-1.
Queste le pagelle dei bianconeri:
Buffon: 6. Un paio di interventi decisivi, nessuna colpa sui due goal.
Barzagli: 6. Partita di sostanza e senza sbavature, da rivedere la sua posizione in occasione dell’ultimo assalto del Milan.
Bonucci: 6. Nessuna pecca, prova costruire il gioco evitando di regalare palla agli avversari. Devia in modo involontario il tiro di Muntari per il 3-2.
Chiellini: 6,5. Finalmente una prova convincente. Un solo errore negli appoggi, tanta sostanza in fase di costruzione di gioco, con una rete molto bella.
Padoin: 4,5. Al debutto da titolare in stagione sembra un pesce fuor d’acqua: movimenti sbagliati, nell’occasione della prima rete del Milan non poteva certo capire che il tiro sballato di Constant sarebbe diventato un assist per Muntari, però lui si perde completamente la marcatura. Quando entra Pogba al suo posto si comprende quanto la Juve non possa permettersi certi giocatori in ruoli chiave.
Asamoah: 6. Tanto eclettismo ma la consueta imprecisione.
Pirlo: 7,5. Mi tolgo il cappello dinanzi al maestro. Quando gioca alla Pirlo allora quasi mi viene voglia di chiedergli scusa per le insufficienze assegnategli in passato. Ma il calcio vive del presente e chi sbaglia deve essere criticato anche quando si chiama Pirlo. E uno che si chiama Pirlo risponde così: un gol, una traversa che ne propizia un altro, una partita senza sbavature. Chapeau.
Marchisio: 5. Continua a non piacermi il modo in cui sta giocando: prevedibile, non in grado di effettuare quegli inserimenti che gli han permesso di realizzare parecchi gol in passato, scompare per lunghi tratti dal gioco. Può e deve migliorare.
Vidal: 5. Brutta partita, salvata solo dall’assist per Giovinco in occasione della rete del 2-1. Sbaglia tantissimi appoggi e non è da lui.
Tevez: 5,5. Si vede da come non contrasta gli avversari che ancora non ha recuperato dalla botta rimediata nel derby. Però anche se sbaglia tanto e non incide, aiuta in modo incredibile nel gioco. E’ il giocatore ideale per gli schemi di Conte che, infatti, lo fa giocare sempre.
Quagliarella: 6. Sta molto bene fisicamente e si rende pericoloso nonostante partecipi poco alla manovra. Non segna nonostante l’ottima occasione. Ad oggi, comunque, merita di giocare titolare a fianco di Tevez.
Pogba: 6. Il voto era 6,5 tendente al 7 fino all’erroraccio che regala al Milan il gol del 3-2. Deve crescere su queste cose, un errore del genere poteva costare la partita. Il suo ingresso, comunque, ha cambiato la partita. Chissà che questa soluzione non venga nuovamente riproposta da Conte…
Giovinco: 7. Una rete eccezionale e decisiva, finalmente! Lo avevo detto poco tempo fa: nonostante io sia fortemente critico nei confronti del giocatore, l’impiego che ne sta facendo Conte potrebbe essere una soluzione importante. Nelle fasi finali della partita un giocatore dinamico come lui può anche trovare la giocata giusta. Oggi lo ha fatto e quindi giù il cappello.
Conte: 7. Dopo una rete del genere subita nel primo minuto sarebbe stato difficile per chiunque trasmettere alla propria squadra la forza e la voglia di recuperare e vincere la partita. Conte invece non molla mai e chi parla di un mister meno martellante, rassegnato, che mette in campo giocatori sbagliati per mandare messaggi alla proprietà dimostra di non capire un cavolo di calcio. Una cosa emerge dalla partita di stasera: piuttosto che giocare con Padoin esterno è molto meglio schierare Pogba.
Arbitro Rocchi: 4. Il rigore su Tevez difficilmente i suoi colleghi lo avrebbero mai assegnato e quindi mi limito a sottolineare l’errore. Non vedere, nè lui nè i suoi assistenti (che sono ormai tanti quanto gli spettatori di San Siro in certe partite) vedono il pugno che Mexes rifila a Chiellini. Però non lo vede neanche Allegri nonostante gli facciano vedere il replay ingrandito e allora qualche dubbio viene anche a me.