#sulcampo : manuale di chi tifa Juve

Ho partecipato con immenso piacere, ieri pomeriggio, alla presentazione del libro di Massimo Zampini #sulcampo, edito da Fandango. E’ stata un’ottima ora e mezza in compagnia dell’autore, di cui ero curioso ascoltare la voce dopo aver letto i suoi precedenti libri (Er go’ de Turone e Il gol di Muntari), di Federico Sarica, di Guido Vaciago di Tuttosport e, soprattutto, del grande Beppe Furino, storico capitano vincitore di 8 scudetti.

La presentazione del libro è stata quasi un pretesto per conoscersi, per ridere alle scontate ma doverose battute sul Moratti non più presidente dell’Inter, per ascoltare i divertenti aneddoti di Furino e per riflettere a proposito dell’essere juventino ieri, oggi e domani.

Il libro #sulcampo è davvero un lavoro pregevole. Intanto perchè è scritto bene e la cosa non è scontata quando letteratura e sport si fondono assieme e poi perchè lo stile di scrittura di Massimo Zampini è fatto apposta per essere apprezzato: ironico e irriverente, mai offensivo o retorico. Soprattutto, è un libro utile, un manuale di chi tifa Juve che di manuale ha anche il formato: un tascabile da portare sempre con sè per rispondere alle accuse, quasi sempre infondate, che 2/3 dei tifosi italiani rivolgono agli juventini.

Il libro è suddiviso in tre parti. Nella prima parte c’è il Decalogo del tifoso juventino. Questi i dieci punti:

1) Vincere non è importante. Curiosamente, per le tifoserie avversarie fine ultimo della competizione non è la vittoria e, pertanto, la Juve va guardata con sospetto già solo per il fatto di aver vinto così tanto.

2) Una notte di festa. Mentre a Roma o a Napoli si festeggia per settimane, per mesi forse, la vittoria dello scudetto (evento peraltro piuttosto raro), lo stile Juve impone una notte di festa e poi basta, si torna a lavorare e alla vita di tutti i giorni.

3) L’alibi degli sconfitti. Diceva l’Avvocato che non si parla degli arbitri. Chi vince (cioè, quasi sempre, la Juve), gode, chi perde recrimina e cerca appigli. E l’arbitraggio (in malafede, condizionato oppure addirittura corrotto) diventa l’alibi di chi perde.

4) Media, non così! Perchè quando ci sono errori pro-Juve questi diventano titoli da prima pagina mentre gli errori contro la Juve vengono relegati nelle pagine interne senza alcuna enfasi.

5) Ti prego, dimmi che c’era! Ossia la paura, da parte del tifoso della Juve, che il gol convalidato non sia del tutto regolare perchè già si immaginano le polemiche che si scateneranno e dalle quali occorrerà difendersi.

6) I finti juventini. Quelli alla Travaglio, che curiosamente si dichiarano tifosi della Juve che rimpiangono i tempi in cui si perdeva.

7) La rivale che non c’è. Perchè la Juve è la squadra più odiata? Semplice, perché non c’è mai una rivale fissa: un anno è il Milan, l’altro è l’Inter, poi la Roma, la Fiorentina, il Napoli. L’unica costante è la Juve, che se non vince arriva seconda.

8) 11 milioni di avvocati nella nuova piazza bianconera. Perchè prima di internet gli juventini erano sparsi in tutta Italia, indifesi di fronte a città intere come Milano, Roma o Napoli dove il tifo si formava anche mediaticamente ma ora, grazie a forum, blog e social, anche lo juventino è diventato forte, coeso e informato, con 11 milioni di persone che hanno studiato le carte di calciopoli come fossero avvocati.

9) The chaaaaampions! Troppo forti in Italia, la Juve ha come obiettivo principale, da sempre, quello di trionfare anche in Europa.

10) In poche parole, lo Stile Juventus. Quello stile che i nostri avversari riconoscono, solo oggi, che avevamo in passato, quando invece, anche allora, si diceva non esistesse. E invece, c’è.

La seconda parte è forse la più utile per il tifoso bianconero: si parla dei vari luoghi comuni utilizzati da avversari e nemici per attaccare la Juve e le sue vittorie. Dal “come fai a tifare per la Juve se sei di Roma” al “siete tutti calabresi” e, ancora, dal “in Europa non vincete mai perchè non potete rubare” al “avete avuto più rigori di tutti“. Tutti luoghi comuni, che Zampini smaschera in modo divertente e puntuale.

Infine, la terza parte affronta il controverso rapporto tra la Juventus e la Nazionale, quella stessa Nazionale per la quale tutti tifano e che nei suoi quattro trionfi mondiali ha visto, in almeno tre occasioni, schierare il cosidetto blocco Juve fondamentale per la vittoria finale. Tanta roba per una squadra che ha vinto sempre e solo perchè ha rubbato (le due B sono volute) e che vince solo in Italia perchè senza aiutini non ce la fa. Curioso, no?

Invito tutti voi ad acquistare, in libreria o online, il libro di Massimo Zampini. Anche il prezzo è decisamente abbordabile (5,90 euro in libreria).

Questi i link per l’acquisto su alcuni canali di vendita online:

#sulcampo. Il manuale di chi tifa Juve

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>