Le pagelle di Fiorentina – Juventus

Non è tanto la sconfitta contro la Fiorentina a Firenze ad aprire ufficialmente la crisi della Juventus, quanto il modo in cui tale risultato è arrivato, con i Campioni d’Italia agevolmente in vantaggio ancora a secondo tempo inoltrato. Qualche occasione sciupata, come quella di Marchisio che cerca il tocco sotto, e poi il patatrac. La Fiorentina non demorde e dapprima accorcia su rigore e poi dilaga, contro una Juve che sembra un pugile bastonato. Una partita assurda, che la Juve voleva gestire e dalla quale è uscita con le ossa rotte.

Il calendario è stato sicuramente meschino con la Juventus, ma quando sei avanti 2-0 a Firenze giocando in modo impeccabile ed avendo ancora svariate occasioni da rete non puoi poi prenderne 4 in 10 minuti. Alle provinciali succede, alla Juve no. Capire cosa non va in una squadra potenzialmente molto forte ma chiaramente in difficoltà è cosa difficile. Il rigore è stato un episodio, il pareggio nasce da un tiro di Rossi che non poteva impensierire Buffon. Ad oggi, pur non essendo sua la colpa principale della sconfitta, abbiamo un portiere che non ne prende una se non quelle a portata di apertura “alare”.

Aggiungiamo al tutto l’assenza di Vidal (che però fino allo 0-2 non sembrava così determinante) e l’inesistenza di Marchisio, ancora una volta ed un atteggiamento non da grande squadra perchè una grande squadra non va in svantaggio così tante volte come accaduto alla Juve questa stagione, né viene rimontata un minuto dopo il 2-1 e ad un minuto dalla fine come contro il Galatasaray né, ancora, perde 4-2 dopo essere stata agevolmente avanti 0-2.

Non sarà facile per Conte sbrogliare la matassa perchè, alla base dei problemi della Juve attuale c’è un po’ di tutto: scelte di mercato (nessun portiere acquistato nonostante i limiti di Buffon fossero venuti fuori già nel corso della scorsa stagione, la mancata cessione di Isla), le dinamiche di gioco che, ad esempio, non fanno sì che la Juve possa sfruttare le doti di un giocatore come Llorente, pure acquistato già a Gennaio e, soprattutto, una questione di mentalità. Quando Marchisio dice, a proposito di Tevez: mi ha stupito, sembra noi al primo anno di Conte, significa che loro stessi comprendono l’assenza della fame necessaria a vincere ancora. E questo è un limite grave, perché grandi giocatori lo si è anche avendo vinto due scudetti consecutivi, ma campioni lo si diventa quando le cose sono più difficili e meno scontate.

Non tutto è perduto, però, ad Ottobre nessuno può dirsi fuori dai giochi, specie se sei la Juve e se hai in rosa certi giocatori.

Ecco le pagelle dei giocatori bianconeri:

Buffon: 5. Colpevole solo sul gol del 2-2, ma è stato quello più importante. Ormai giudicare Buffon un portiere da Juve significa non avere la capacità di valutare le cose in modo imparziale. Oggi Buffon para solo i tiri scontati e banali, non fa una parata che sia una in cui servono riflessi, colpo di reni, anticipo. Avevo pronosticato almeno 10 errori gravi nel corso di questa stagione da parte di Gigi Buffon ma  temo sia una stima al ribasso.

Barzagli: 5,5. Quando una squadra incassa 4 reti in pochi minuti la colpa va equamente distribuita tra tutti i giocatori. Fino a quando la Juve era in vantaggio, la sua era una prestazione impeccabile.

Bonucci: 5,5. Anche per lui stesso discorso: il reparto ha sbandato, nonostante la quarta rete non sia imputabile a nessuno poiché si trattava di una situazione di contropiede tipica di situazioni disperate come quella che la Juve stava vivendo.

Chiellini: 5,5. Positivo fino al doppio vantaggio, poteva realizzare di testa la rete che avrebbe chiuso la gara. Salta qualunque sincronismo di reparto nei 10 minuti di follia.

Asamoah: 6. Gara positiva la sua, molta quantità, spesso crea la superiorità numerica.

Pogba: 6. A tratti assente dal gioco, a volte tende ad esagerare con i virtuosismi, ha il merito di realizzare la rete dello 0-2.

Pirlo: 6,5. Quando gioca con tale semplicità resta un grande giocatore. Offre sicurezza e smista il gioco in maniera chiara. Purtroppo per lui, e per la Juve, gli avversari non concedono più ai centrocampisti bianconeri gli inserimenti in area che erano alla base del gioco di attacco della Juve nelle passate stagioni.

Padoin: 5. Primo tempo senza infamia nè lode, secondo incolore. Viene da chiedersi se davvero questo sia un giocatore da Juve. Come per Peluso, la risposta è tristemente scontata.

Marchisio: 4. A tratti ci si dimentica della sua presenza. Non recupera palloni, non costruisce, sbaglia un gol non troppo difficile perchè tenta una finezza che forse non gli appartiene. Se si è davvero illuso di essere diventato uno dei più grandi centrocampisti d’Europa è bene che torni a giocare con maggiore umiltà, altrimenti non ci saranno offerte nè dalla Premier né da altri danarosi lidi.

Tevez: 6,5. Per lui il voto è sempre alto e non per partito preso quanto perché è dinamico, conclude a rete, dialoga con i compagni, realizza il rigore, non molla mai, non si perde in inutili proteste. Oggi non è bastato.

Llorente: 6. La sua prova è buona, nel complesso. Appoggia spesso per i compagni, offre un gran pallone per Marchisio, ma la Juve non è programmata per avere un giocatore come lui davanti. Gli esterni non sanno crossare e quando lo fanno i palloni finiscono in terra di nessuno allora meglio cercare la verticalizzazione come se anziché lo spagnolo ci fossero in campo Vucinic, Quagliarella o Giovinco. A questo punto viene da chiedersi: a che serve avere un giocatore così? Del resto Conte lo sa, lo ha fatto capire e lo dimostra coi fatti: il posto da titolare come spalla di Tevez appartiere, a turno, o a Vucinic o a Quagliarella.

Vidal, Giovinco, Motta (Motta?) : S.V.

Conte: 5. Quando una squadra si fa rimontare due reti la colpa non può ricadere anche sul mister. Chi mi conosce sa quanto stimi Conte ma forse la sua strategia comunicativa non è più efficiente come una volta. Se non riesce a trasmettere più alla squadra la stessa voglia di vincere che ha sempre avuto lui come mister e come giocatore deve correre ai ripari. Sarà anche vero che ha sempre messo tutti in guardia contro la sindrome da pancia piena ma così non va.

Terna arbitrale: 6. Gestione disinvolta e non coerente dei cartellini ma ottime le valutazioni nel caso dei due penalty concessi.

 

Comments

  1. il Limo says

    Ottima e lucida analisi.

    Mi lascia un po’ perplesso il sistema di votazione utilizzato, che sembra andare da 4 a 7. Non di più.

    Perché se il 6,5 di Tevez è “voto alto”, non capisco proprio come meritarsi un 8 o 9 o 10. Dai, sbilanciamoci con questi voti, godiamo per un 9 o demoralizziamoci per un 4, ma non restiamo “avari” e col bilancino in mano tra 5,5/6-/6/6+/6,5.

    Tornando al campo. Tevez difetta troppo sotto porta, sbagliando molte occasioni (almeno 3 a partita). Nasconde questi errori sotto un cumulo di agonismo, tocchi ai compagni e recuperi anche in difesa, ma lo preferirei più lucido sotto porta e meno presente a centrocampo.

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