Il Torino, come contro l’Inter evita il disastro negli ultimi minuti di gara, riuscendo ancora una volta a raggiungere il 3-3 contro un Livorno che veniva da quattro sconfitte consecutive e soprattutto dopo essersi trovato in vantaggio di due goal dopo soli otto minuti di gioco. Una partita incomprensibile, giocata male da entrambe le compagini che sbagliano molto a centrocampo, e con le difese piuttosto allegre.
Ne è venuta fuori una bella partita, emozionante, ma il dato che lascia perplessi i granata, è l’ennesima rimonta subito dopo essersi trovato in vantaggio di due reti. Il Torino infatti dopo l’uno due iniziale di Immobile e Glik, stacca la spina e si fa letteralmente schiacciare da un mediocre Livorno. La difesa va troppo spesso in bambola, subendo gli attacchi di Paulinho ed Emeghara che non sono certamente, Cristiano Ronaldo e Di Maria, ma che tra le larghe maglie della retroguardia granata a volte li ricordano. Il risultato del blackout granata è il raggiungimento del pari da parte del Livorno gia a metà del primo tempo. La difesa granata balla alla grande, Padelli non sa più che pesci pigliare, e ogni palla che attraversa, o si avvicina all’area diviene un motivo di preoccupazione.
Il secondo tempo si apre con ha fase di stanca in cui il Torino tiene maggiormente la palla, senza combinare più che tanto. Ma è il Livorno a portarsi in vantaggio, con Emerson che parte dalla sua metacampo trasformandosi in Maradona tra i centrocampisti granata che si lasciano saltare come birilli, con Vives che guarda l’avversario ammirando le sue capacità balistiche senza intervenire e con un Padelli capace di prendersi un goal da 35 m. Chapeau a tutta la squadra…
Il goal del Livorno però non causa la reazione rabbiosa del Toro, che continua a non pressare, provando ad approfittare soltanto degli errori degli avversari che non tardano certo ad arrivare: prima Immobile, poi D’Ambrosio che colpisce il palo, e ancora Barreto che si vede respingere un bolide da un superlativo Bardi, fanno da prologo al pareggio dei granata che arriva grazie ad un rigore concesso da Valeri per un fallo di mano in area su un tiro di Immobile. Cerci questa volta calcia un missile centrale e salva ancora una volta il Toro, da una figuraccia. Emblema della serata la faccia sconsolata di Ventura che sembra apatico nell’ultimo quarto d’ora di gara, non esultando nemmeno al goal del pareggio. La sua espressione è fin troppo eloquente, e sembra voler dire che con questa rosa, sarà difficilissimo salvarsi e combinare qualcosa di buono. La società dovrà intervenire in modo massiccio sul mercato a gennaio per dare un identità ad una squadra insipida, non in grado di gestire un risultato e di reagire alle difficoltà, senza qualità, senza un portiere e con una difesa ballerina. Sarà dura… Molto dura e anche Ventura sembra averlo capito…
Padelli NG – Non posso dargli il voto perché sarebbe come sparare sulla croce rossa. Incerto nelle uscite, incerto coi piedi, mai nulla di eccezionale e soliti errori come sul terzo goal dove si fa trovare nella terra di nessuno su un tiro centrale da 35 metri.
Darmian 5 – colpevole su due goal, oggi non riesce nè a difendere, nè a spingere giocando una gara opaca come tutto il reparto arretrato. Non un bel periodo per lui.
Glik 5,5 – se fosse un attaccante sarebbe da 7, ma il suo mestiere dovrebbe essere quello di non far segnare gli avversari che invece se lo bevono sistematicamente, andando a segno due volte in cui non è certo immune da responsabilità
Moretti 5 – patisce spesso sulle palle alte, ha responsabilità anche lui sui goal avversari e fa sembrare un fenomeno un macchinoso Emeghara che gli va sempre via pur non combinando però nulla di buono..
D’Ambrosio 5,5 – non buona la sua prova, specialmente perché costretto a fare la fase difensiva più che quella d’attacco per buona parte della gara. Si mangia un goal, sparando sul palo a tu per tu con Bardi. (dal 40′ st Pasquale ng – troppo poco tempo per dare un voto)
Gazzi 5.5 – nulla di trascendentale, solita interdizione a centrocampo, ma è meno preciso del solito e va in affanno a metà ripresa. Fuori condizione (dal 35′ st Meggiorini 6 – crea il solito scompiglio che probabilmente ha indotto all’errore gli avversari)
Vives 4,5 – il peggiore in campo, sia in fase difensiva dove non riesce a fare una chiusura decente e soprattutto ha grandi responsabilità sul terzo goal, dove fa da spettatore non pagante e in fase di impostazione dove le poche volta in cui si è cimentato ha fatto più danni che altro, sbagliando passaggi e facendo ripartire gli avversari.
Bellomo 5,5 – tanto fumo e poco arrosto, prova a fare qualche geometria ma troppo poco per essere incisivo e arrivare alla sufficienza
El Kaddouri 4,5 – 45 minuti di nulla assoluto, giustificato parzialmente dalla condizione fisica non al meglio (dal 1′ st Barreto 6 – si muove benino, fornendo un buon assist a D’Ambrosio che calcia sul palo e sfiorando il 3-3 con un bolide su cui Bardi si supera).
Cerci 6,5 – se la partita fosse durata dieci minuti, i primi, la sua prestazione sarebbe stata da 10 in pagella perchè negli altri 80′ sparisce dal gioco, riaccendendosi solo a sprazzi quando però diventa devastante. Non sbaglia il rigore del 3-3.
Immobile 6.5 – goal e rigore conquistato per il pareggio gli valgono l’ampia sufficienza, per il resto gioca troppo spesso lontano dalla porta. Si becca uno stupidissimo giallo.
All. Ventura 5,5 – l’allenatore di una squadra che si fa rimontare da 2-0 a 2-3 rischiando di buttare via la gara non può meritare la sufficienza, perché l’atteggiamento dei giocatori in campo dipende anche da lui. Ma la coperta granata è veramente troppo corta e sembra essersene accorto anche lui. Purtroppo con una rosa così sarebbe complicato anche per Mourinho. La sua faccia a fine gara dice tutto.