Diamanti, Ilicic, Lodi, tris d’assi per il mercato del Torino

Come ogni anno, con la fine del mese di novembre si rincorrono le voci di calciomercato legate al Torino, con la sola differenza che generalmente si parla di un Toro alla disperazione, costretto a cercare rinforzi nel mercato di gennaio per rimettersi in carreggiata, mentre invece quest’anno, con la squadra che occupa la settima posizione in classifica, il mercato di riparazione dovrebbe servire soltanto a puntellare una formazione che sembra già competitiva.

Nonostante questo appare a tutti evidente che alcuni ruoli, specie in mezzo al campo, risultino scoperti, ed ecco che la ricerca del regista, colui che dovrebbe essere in grado di dettare i tempi di gioco, sembra essere la priorità di mister Ventura, che non disdegnerebbe nemmeno un uomo offensivo sulla trequarti, e i nomi che si rincorrono sono tutti piuttosto suggestivi, infatti consentirebbero ai granata di fare un bel salto di qualità grazie a delle individualità che farebbero salire di gran lunga il tasso tecnico della formazione granata.

I primi nomi a far capolino sono stati quelli di un clamoroso ritorno di Birsa dopo l’addio della scorsa estate, e quello di un altro rientro, ovvero Gaby Mudingayi, ormai ai margini dell’Inter, che potrebbero sicuramente aiutare i granata a raggiungere comodamente la salvezza, anche se non si capisce come Ventura possa gradire il ritorno dello sloveno, che non faceva quasi mai giocare già lo scorso anno. Riguardo al congolese invece, preoccupano le condizioni fisiche non al meglio dopo la rottura del tendine d’achille che lo ha tenuto fuori dai campi di gioco per nove mesi, e dal quale sembra non essersi ancora completamente ripreso.

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Ma i nomi più suggestivi sono sicuramente quelli di Ilicic, Lodi e addirittura Diamanti. Il primo reduce da tre stagioni da protagonista al Palermo, non riesce a trovar spazio nell’affollatissimo centrocampo viola, e potrebbe diventare un ottimo obbiettivo per i granata, visti anche i precedenti con la Fiorentina da cui il Toro ha preso in comproprietà e poi riscattato Cerci. Il secondo, che sembra il nome più gettonato dai giornali, con il placet sottolineato in rosso da Ventura, e soprattutto con una situazione contrattuale ed un costo sicuramente inferiore, messo praticamente fuori rosa dal Genoa e utilissimo in fase di impostazione della manovra dove Vives sta dimostrando enormi lacune.

Ma il nome più suggestivo è senza ombra e dubbio quello di Alessandro Diamanti, per un Torino alla ricerca di un giocatore di qualità a centrocampo che sappia fare anche la fase offensiva. Il capitano del Bologna sembrerebbe il giocatore ideale per Ventura, ma le difficoltà nel portare a termine l’acquisto di un nazionale, e soprattutto un giocatore corteggiato da club ben più blasonati, riducono questa pazza idea ad una suggestione.

Se consideriamo poi che nel corso degli anni di presidenza Cairo, anche in situazioni ben più difficili per il Torino, dove sarebbero stati davvero necessari rinforzi per salvare una squadra spesso allo sbando, gli investimenti fatti dall’imprenditore alessandrino a gennaio, non sono mai riusciti a portare dei grandi nomi a gennaio alla corte dei granata (ricordiamo per esempio: Meggiorini, Pasquato, D’Aiello, D’Ambrosio, Benussi, Masiello, Barreto, Jonathas, Kabasele, Budel, ecc.), è facilmente intuibile che i nomi sopracitati molto probabilmente resteranno dei bei sogni per un Torino che invece, molto probabilmente perderà uno dei suoi giocatori migliori ovvero D’Ambrosio, che potrebbe portare in granata qualche contropartita tecnica, molto lontana però dai livelli di Diamanti, Ilicic e Lodi.

Quello che sembra invece alla portata, è il recupero Gillet, per cui si aspetta soltanto la sentenza del TNAS, che ridurrà presumibilmente la squalifica del portiere belga, restituendo ai granata il proprio numero 1. Per una volta il Torino non ha la foga di dover comprare a tutti i costi, perché anche restando così com’è, sembrerebbe essere già attrezzata per raggiungere la salvezza, ma sognare non costa nulla, specie quando ai sogni si può anche rinunciare.

 

Comments

  1. Moris says

    L’articolo è riassumibile in una sola frase “è facilmente intuibile che i nomi sopracitati molto probabilmente resteranno dei bei sogni per un Torino”

    Il titolo dice una cosa, il testo un’altra: bene, abbiamo scoperto un altro sito di news sul Toro che non sa più cosa inventarsi per attirare visitatori. Questo, per giunta, è pure in coabitazione coi pigiami…

    Non ho usato volgarità, non ho insultato nessuno e il mio italiano, pur non essendo aulico, non contiene particolari errori grammaticali: chissà se lo lascerete lo stesso on line?

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