A lungo si è parlato di un possibile arrivo, magari già a Gennaio, del forte difensore belga Naiggolan alla Juve. Il centrocampista, come ormai risaputo (anche perché i media della capitale e non hanno raccontato del suo arrivo con gli stessi toni trionfalistici con i quali Napoli accolse Maradona qualche anno fa…), è invece approdato alla Roma e qualcuno deve essersi chiesto perché sia finita così.
Il tifoso, si sa, spera sempre in qualche colpo di mercato, magari anche secondario, tanto per continuare a sognare che la propria squadra possa diventare più competitiva, ma nel caso di Naiggolan la notizia del suo non arrivo deve essere viceversa accolta con entusiasmo.
Il fatto che la Juve abbia rinunciato ad acquistare il più forte centrocampista sul mercato nel campionato di Serie A si deve innanzitutto al costo, decisamente eccessivo, al quale Cellino ha ceduto il suo gioiellino. Ma si deve anche, e soprattutto, al fatto che la Juve dispone, ad oggi, del miglior centrocampo del campionato e intende andare avanti con esso. Naiggolan, infatti, nel centrocampo bianconero non sarebbe stato altro che una riserva, visto che i titolari, ormai inamovibili, rispondono ai nomi di Pirlo, Vidal e Pogba. Già Marchisio rappresenta una riserva, seppur di lusso.
La Juve tanti soldi per una riserva li ha già spesi, questa estate, per Ogbonna. Però l’acquisto del giocatore ex granata è stato, soprattutto, una scelta di prospettiva. Ogbonna, insomma, sarà un titolare, in futuro. Naiggolan, invece, titolare lo sarebbe stato se e solo se la Juventus avesse deciso di privarsi di uno dei suoi assi.
Come sappiamo, Pirlo è prossimo al rinnovo. Vidal ha già rinnovato e giurato amore (quasi) eterno alla Juve e a Torino, Pogba, nonostante Raiola e i retweet del PSG (l’account ufficiale del Paris Saint Germain ha ritwittato un fotomontaggio di Pogba con la maglia dei parigini), è destinato, anche se magari solo per un altro anno, a restare in bianconero. Di Marchisio, probabilmente, si parlerà solo l’anno prossimo ma, anche in questo caso, solo se sarà individuata un’alternativa di livello e a buon mercato. La sua cessione eventuale, insomma, dovrebbe servire a reperire risorse necessarie all’acquisto di un altro giocatore.
E Conte? Detto che, come ovvio, il mister a Gennaio non potrà cambiare bandiera, entro un paio di mesi si inizierà a parlare con insistenza di un suo addio alla Juve. Si sa, questo è il classico caso in cui i desideri di opinionisti, giornalisti e tifosi avversari influenzano la logica e la veridicità delle informazioni. I sogni son desideri…
Un importante opinionista di fede granata, di cui non posso fare il nome, mi ha illustrato un raffinato ragionamento in base al quale se Conte dovesse ottenere il mini-triplete (campionato, Europa League e Coppa Italia), allora sicuramente lascerebbe, un po’ come fosse un Mourinho di turno. Ovviamente è una teoria che non sta in piedi poiché Conte ha in testa la Champions League e, come sogno neanche tanto nascosto, ha quello di vincerla con la sua Juve, la squadra per la quale tifava da bambino, quella in cui ha giocato per 14 anni, della quale è stato capitano e, per finire, quella che ha riportato ai vertici dopo anni di oblio. Inoltre, la Juve non è l’Inter…
Conte andrà via dalla Juve quando il ciclo si sarà esaurito e si dovrà, in qualche modo, ricominciare da capo e, contestualmente, arriverà una proposta importante da qualche top club europeo. Ma ad oggi i top club sono tutti a posto con le loro panchine e, soprattutto, il ciclo bianconero sembra essere ancora lontano dall’essersi esaurito. Almeno in teoria. Quando i vari Buffon, Pirlo, Barzagli, Chiellini e Tevez saranno troppo vecchi e, magari, i Vidal, i Pogba e i Marchisio migreranno verso altri lidi, allora forse potremo parlare di un ciclo che si chiude. Oggi, quando alla Juve, come dimostrato questa stagione, bastano un paio di acquisti mirati per diventare ancora più forte sarebbe sciocco e folle andarsene.
