Il Toro pareggia col Chievo e si salva… Ma Ventura?

E’ fatta, finalmente la salvezza è cosa fatta, il Torino resta in serie A,  prendendo l’ultimo treno disponibile ed avendo fatto solamente 38 punti, così come il Genoa con 37. Retrocedono Palermo, Siena e Pescara. Analizzando la classifica, salta subito all’occhio come quest’anno la quota salvezza, si sia notevolmente abbassata sotto la soglia dei 40 punti, a causa della penalizzazione del Siena, senza la quale oggi la corsa sarebbe ancora aperta coi bianconeri a 36 punti, e un ultima giornata che sarebbe stata al cardiopalma, coi granata ancora in ballo. Il Torino in questo campionato, al netto delle penalizzazioni ha portato a casa 39 punti a una giornata dalla fine, quindi lo stretto necessario per restare in linea con la tabella di marcia per la salvezza, ma il merito dei granata è stato comunque quello di raggiungere una zona tranquilla della classifica già da parecchie settimane, dopo la vittoria per 1-0 con la Lazio sotto la neve, e soprattutto prima che il calendario gli proponesse una serie di partite “terribili” contro Napoli, Bologna, Roma, Fiorentina, Juventus e Milan contro le quali i granata hanno portato a casa solamente 1 punto. Fortunatamente, i 10 punti di vantaggio sulla terzultima, incamerati dopo l’ultima vittoria di marzo, si sono dimostrati un solco invalicabile che hanno consentito al Toro di amministrare il vantaggio, fino al raggiungiumento dell’obbiettivo.

Come già detto in un post precedente, il Torino non ha mai rischiato davvero la retrocessione,  grande merito di questo risultato è da attribuirsi a Giampiero Ventura, un allenatore che quest’anno ha saputo davvero fare la marmellata coi fichi secchi. Personalmente non sono mai stato un grande sostenitore di Mister Libidine, ma non posso non riconoscere che in due anni di permanenza a Torino abbia ottenuto dei risultati importanti, senza avere in squadra nessun fenomeno, e soprattutto dando alla squadra un’identità, dopo anni di anonimato. Non dimentichiamo che Mister Ventura è stato l’unico allenatore ad essere riuscito a “mangiare il panettone” e finire non una, ma due stagioni con Cairo, che prima del suo arrivo faceva concorrenza a Zamparini in quanto ad esoneri.

Purtroppo da qualche giorno, quella che sembrava una certezza, ovvero che il mister continuasse senza particolari problemi il suo rapporto con il Torino anche per la prossima stagione, ha cominciato a vacillare, perchè le voci e i rumors circa la partenza di Ventura per La Spezia o Palermo si sono fatte incessanti e la lista dei suoi papabili sostituti già pronta con Corini e Sannino in pole position. Stando alle rassicurazioni fatte da Ventura oggi dopo la gara col Chievo l’allarme sembrerebbe rientrato, le sue parole non lasciano scampo ai dubbi “Non si è incrinato nessun rapporto, c’è stato un po’ di malumore per il match contro il Genoa ma una sola partita non può intaccare nulla. C’è grande voglia di preparare la prossima stagione e di realizzare l’obiettivo di arrivare nella parte sinistra della classifica. “  Pronta è anche arrivata anche la smentita del presidente Urbano Cairo che  l’ha già blindato «Resta con noi».

Ma questo “tira e molla” probabilmente non è stato casuale, perchè Ventura per la prossima stagione ha detto di voler arrivare nella parte sinistra della classifica, chiedendo implicitamente, ma neanche troppo, un maggior impegno da parte della società, nel costruirgli un organico all’altezza. La sua permanenza al Torino, probabilmente dipenderà molto dalle intenzioni di Urbano Cairo, perchè se il presidente deciderà di accontentare il mister, puntellando la rosa laddove oggi risulta lacunosa, e soprattutto evitando di cedere i suoi pezzi pregiati, allora la sua permanenza sarà scontata e il mister non penserà nemmeno alla lontana di prendere in considerazione eventuali altre proposte.

Il caso di un addio del mister sarebbe invece un segnale pessimo per il Torino, perchè significherebbe innanzitutto che la società non sarebbe intenzionata a fare gli investimenti necessari per raggiungere l’obbiettivo ambizioso che Ventura oggi non ha nascosto, e un salto nel buio di cui il Toro non ne sente proprio il bisogno. La palla ora, dopo aver “frullato” tra i piedi dei giocatori di mister libidine, passa al presidente, vediamo cosa combinerà in questi 3 mesi.

 

 

 

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