Caso Conte: ecco come la pensano i blogger juventini

In questi giorni il destino di Antonio Conte tiene con il fiato sospeso tifosi (e avversari) della Juventus. Resterà alla Juve? Andrà via? Se ne parla molto e ancor di più si parla di quel che Conte  ha detto al termine della gara contro l’Atalanta, quella immediatamente successiva alla conquista del terzo scudetto e  delle parole rilanciate dai microfoni di tutte le televisioni al termine della favolosa vittoria a Roma contro la squadra più forte del campionato (?) e non solo. Frasi dure e, forse intempestive, che hanno profondamente diviso il popolo bianconero. E’ un Conte che ha detto tante cose ma che, stringendo, così si possono riassumere: con questi giocatori e in questo contesto sarà difficile vincere ancora il campionato e ancor più complicato sarà provare a conquistare una Champions League che però viene quasi pretesa dai tifosi.

conte2Parole che mettono in qualche modo in discussione tutto l’ambiente bianconero, tifosi compresi, e non è neanche la prima volta. Il mio pensiero sulla vicenda l’ho espresso ieri in questo articolo: Conte: o è uno scherzo o sta sbagliando tutto.

Siccome il mondo bianconero è in subbuglio e sia tifosi che opnionisti di area sono in disaccordo sulle parole di Conte (e sul suo futuro sulla panchina della Juve), ho pensato di porre ad alcuni tra i più autorevoli blogger e giornalisti di fede bianconera tre domande sulla questione.

Hanno risposto praticamente tutte le persone interpellate ed in tempi davvero strettissimi e di questo li ringrazio molto.

 

Le domande sono:

1. Pensi che Conte abbia fatto bene ad esternare il suo pensiero con queste modalità e questi tempi?

2.Conte ha rimproverato i tifosi per la loro pretesa di voler competere per la Champions, ma davvero il popolo bianconero non ha la capacità di capire quanto sia oggi impossibile competere con i top club?

3. Premesso che nessuno ha la sfera di cristallo, pensi che Conte sarà ancora allenatore della Juve?

Ecco le risposte:

Nino Ori, Coordinatore di Ju29ro.com. @Nino_TheBest

1. Dipende. Se davvero avesse deciso di andarsene, allora tempi e modalità sarebbero ininfluenti, o quasi. Se invece, come credo, non ha ancora preso decisioni definitive, gli suggerirei, una volta riaffermati i cambiamenti che vuole, di non esagerare. Tirare troppo la corda, anche se lo scopo di ottenere i risultati desiderati è lodevole, rischia di nuocergli nei rapporti con la dirigenza e di farlo apparire in chiave negativa agli occhi dei tifosi. Insomma, basta esternazioni.

2. Indubbiamente, parte della nostra tifoseria ha fatto in fretta a riabituarsi “troppo bene”, ha la memoria corta, e non fa troppe considerazioni su bilanci, ingaggi, etc. Ma storicamente è sempre stato così: a tutti i nostri allenatori (eccezion fatta per quelli del dopo calciopoli) è sempre stato chiesto di vincere tutto. Peraltro, non credo minimamente che le scelte di Conte possano essere in alcun modo condizionate dalle pretese o dai desideri dei tifosi.

3. Se lo vuole lui, sì. Non otterrebbe tutto quello che vuole, ma di certo una buona parte. Conte sa bene che tutto ciò che desidera non lo otterrebbe comunque neanche altrove. Così come sa bene che questa è casa sua, e che non troverebbe mai una società che lo tuteli come ha fatto la Juve nel calcioscommesse, e di sicuro non troverebbe mai una tifoseria che lo ami così tanto. Continuo a credere che Conte voglia vincere qui, con la Juve… e non più solo il campionato.

Maurizio Romeo, scrive per Juventibus, Tuttosport e Calcioparlando, inventore di Barzainter e Dodici. @Mau_Romeo

1. In tutta sincerità credo proprio di no, seppure probabilmente questo suo pensiero sia stato esposto in società già da questa primavera, credo che la scelta di tempi e modalità per esternarlo in pubblico non siano stati dei migliori da parte di Antonio. Partiamo dai tempi: per il secondo anno consecutivo è riuscito nella non facile impresa di mandare buona parte dell’umorale popolo bianconero nello sconforto per un suo possibile addio, facendo gioire a metà per quei risultati storici raggiunti che sicuramente quando nel 2011 prese le redini della squadra erano davvero impensabili. Gli ultimi due scudetti sono stati festeggiati a metà e questo purtroppo ha fatto comunque male ai tanti che, come me, hanno profonda stima, rispetto e gratitudine nei confronti di un Capitano prima e un Condottiero poi che ci ha portato a tante vittorie. Anche le modalità secondo me sono rivedibili: capisco la necessità di una forte cassa di risonanza per richiedere alla società investimenti e un progetto, mettendoci la faccia davanti ai tifosi, ma ci vuole un attimo a far apparire questi gesti come ricatti e i ricatti a questa dirigenza non piacciono per niente. Insomma, le ragioni possono essere anche buone (e sicuramente quelle di pianificare nuove vittorei e earrivare a competere a livello europeo lo sono), ma tempi e modi sbagliati ti fanno passare in un attimo dalla parte del torto purtroppo.

Solo un esempio: Mourinho, cui molti paragonano proprio Conte per i suoi modi di fare, comunicò ai tifosi dell’Inter di voler andare da un’altra parte a Madrid, dopo la vittoria in Champions League, mai prima. Ti confesso che questo suo modo di agire mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca, gli sarò sempre grato e riconoscente per quello che ha fatto e per aver riportato anche in noi la mentalità vincente, ma lasciare ora la nave lo vedrei più come un segno di resa da parte sua e da un combattente come lui è un gesto che non mi sarei mai aspettato.

2. Parto da un presupposto che non farà piacere a molti purtroppo, ma mi piace essere schietto: se è vero che siamo 14 milioni di tifosi bianconeri, ci sono delle volte in cui penso che forse siamo troppi. Mi spiego meglio: è giusto e normale che si possa criticare, ma a volte penso che serva un po’ di equilibrio. Ho sentito gente che due anni fa dopo il pareggio interno con il Lecce pensava di aver già perso lo scudetto, altri che davano per finito Buffon a inizio stagione dopo i 4 gol di Firenze o la Juve troppo sazia per continuare a vincere. Cose che in quei momenti può anche essere normale pensare, ma che non dovrebbero però condizionare troppo il pensiero, perchè basta un po’ di razionalità per portare tutto alle giuste dimensioni. Fatta questa premessa penso che Conte non si riferisse a tutti i tifosi della Juventus, quanto ai cosiddetti “pinguini” o criticoni da divano, da tastiera o da redazione, quelli a cui non va mai bene nulla, nemmeno quando vinci. Lui, che è tifoso bianconero sin da piccolo e che poi ha vissuto l’ambiente bianconero da dentro per oltre 10 anni prima da giocatore e poi da allenatore, certamente conosce ambo le parti e sa come il tifoso bianconero sia ambizioso e ami vincere. Una ambizione che sicuramente lui ha contribuito a rinfocolare in questi ultimi 3 anni: se è pur vero che come ama ripetere arrivavamo da due settimi posti, è altrettanto vero che vincere porta ad avere ancora più fame di vittorie e l’ambizione di andare più avanti possibile a livello europeo.

Poi, come accade dappertutto, c’è sicuramente il tifoso più razionale e adeso alla realtà che sa che è difficile competere contro i colossi europei che possono spendere e spandere senza problemi e c’ anche quello che invece non lo capisce, ma proprio per questo ho l’impressione che quella frase fosse più mirata verso chi non l’ha “protetto” da critiche ingiuste, anche pesanti, subite in passato. Certo è che questa è certamente una delle cose che ti devi aspettare quando vai ad allenare una grande squadra, in fondo alla Juventus, si sa, vincere è l’unica cosa che conta. Proprio Antonio ce lo ha ricordato benissimo in queste ultime 3 stagioni vincenti: ha ragione lui, la rosa va rivoluzionata per competere in Europa, ma non servono potenze di fuoco altissime: Borussia e Atletico Madrid hanno dimostrato che, con una guida carismatica e una squadra ben costruita si può arrivare davvero lontano anche senza investimenti eccessivi. Mai nessuno come lui ha avuto credito e carta bianca da parte dei tifosi, quelli veri, che gli “perdonerebbero” anche un anno di transizione in ottica di una crescita ulteriore di squadra e ambizioni. Per questo chiedo ad Antonio chiarezza verso i tifosi: se davvero è stufo, come pare che il suo avvocato/procuratore si sia prodigato a raccontare ad amici e a qualche giornalista, sia chiaro con tutti i tifosi, per cui è un condottiero e che gli hanno dato carta bianca, e dica davvero le cose come stanno. Sarebbe più corretto.

3. Un mese fa ti avrei detto sì al 100%, oggi sono un po’ meno convinto. Diciamo che oggi ti direi sì al 55%, con un 5% in più per il fatto che Antonio è Juventinodentro e che quindi, da tifoso, vorrebbe anche lui provare a seguire le orme di Lippi provando a lottare per una Champions anche con una rosa inferiore sulla carta a un Real o a un Bayern. Se proprio decidesse di andarsene però, non sceglierei fra i nomi letti in questi giorni e andrei su una scelta di continuità sul lavoro svolto in questi mesi affidando la squadra a Carrera che avrà anche poca esperienza, quella dell’inizio della scorsa stagione, ma a parer mio ha sicuramente le doti e il carisma giusto per continuare un ciclo vincente.

Alessio Epifani, Redattore di Ju29ro.com .@EpyAle

1. Mi ha lasciato molto perplesso sia per gli argomenti usati, che ho trovato in buona parte pretestuosi, che per l’aver messo in piazza questioni che andavano prima risolte (in un senso o nell’altro) nelle segrete stanze e poi comunicate. Discutere per il secondo anno consecutivo del futuro di Conte nel mezzo dei festeggiamenti per lo scudetto è quanto meno surreale.

2. Credo che solo una sparuta minoranza della tifoseria possa ritenere la Champions League un obiettivo da raggiungere ad ogni costo. La gran parte conosce bene quali sono i problemi di competitività rispetto ai top team europei, che magari inseguono questo trofeo da anni dopo ripetute campagne acquisti milionarie. Certo non può essere ugualmente ritenuta soddisfacente l’uscita prematura dai gironi come accaduto quest’anno. Nel complesso, trovo quindi molto debole addurre questa argomentazione per giustificare i dubbi riguardo alla prosecuzione dell’esperienza sulla panchina della Juventus.

3. A questo punto, lo ritengo molto improbabile.

Sandro Sca, scrive per TuttoJuve, JuveNews, Juventibus, ObiettivoJuve. @SandroSca

1. Si, ha fatto bene nei modi: è stato chiaro, condivisibile, trasparente e spontaneo come sempre. Sono parole di garanzia per i tifosi. Solo i tempi sono sbagliati. Le sue frasi ci hanno dimezzato il piacere di Scudetto e Record. Avrebbe fatto meglio a dirle domenica prossima. Se resta sarà convinto al 100% del progetto e darà tutto sè stesso, se non è convinto del rinnovamento/miglioramento fa bene ad esternarlo

2. I tifosi della Juve sono 14 milioni. Una folla così eterogenea prevede decine di posizioni diverse e centinaia di aspettative opposte. Al momento la Juve è 9º per fatturato. Il che vuol dire che, sorprese a parte, il suo posto è fuori dai quarti. Quanti tifosi l’anno prossimo si accontenterebbero degli ottavi di CL? Nessuno! Inoltre, siamo 9º per fatturato ma più indietro per le spese, visto che noi teniamo ora al pareggio di bilancio, altre invece accumulano debiti paurosi. Basti pensare che il Man UTD, fuori da CL, sta per comprare a 35 mln Luke Shaw, terzino 19enne del Southampton. 35 milioni è forse l’intero budget della Juve per la prossima estate, incluse le cessioni.

3. Credo Conte resti al 60-70%. Deciderà di cuore, di istinto, razionalmente è combattuto, sa che alla prima sconfitta sarà massacrato. I consigli dei suoi maestri Sacchi e Lippi (di rimanere) in parte pesano, ma ripeto, deciderà di istinto, se avvertirà dentro di sè quella scintilla tale da convincerlo ad affrontare un’altra sfida con la Juve. Non sarà il piano societario (già stabilito) a fargli cambiare idea.

Alessio Valeri, Redattore di Juve a Tre Stelle. @AlessioJu32

1. Modi e tempi secondo me sbagliati. Non c’è bisogno di arrivare a a maggio per decidere il suo futuro e quello della Juve. Durante l’anno di cosa parla con la società?

2. Credo, mio pensiero, che conte stia mettendo le mani avanti. Noi tutti sappiamo che la Champions è un sogno. E poi mi chiedo!? Se la Juve vale un ottavo di champions, perché siamo usciti dal girone ?

3. Alla fine conte resterà. Si sta togliendo dei sassolini dalla scarpa. Vuole far tremare l’ambiente e vendicarsi delle critiche ricevute. Vuole ridimensionare l’entusiasmo che c’è ora.

Benny Manager. @SonoGobbo

1. Lo considero un semplice sfogo, un voler chiarire a tutto l’ambiente alcune situazioni. Se dobbiamo applaudirlo solo quando, durante le conferenze o le interviste, difende la Juve dagli attacchi mediatici o di alcuni tesserati, è bene che qualcuno faccia outing, rifletta ed accetti il suo sfogo.

2. L’ho già scritto in una lettera aperta al Presidente Agnelli. Il tifoso bianconero, quello con la B maiuscola, non ha alcune pretese di vincere la CL già il prossimo anno. Diverso è il pretendere di vedere la propria squadra lottare su tutti i campi d’Europa sino a quando l’ultima stilla di sudore non sia caduta. Ma non tutti la pensano allo stesso modo, evidentemente non sono pochi a credere che con la rosa attuale si possa arrivare a vincere in Europa.

3. Se lo conosco bene, non ho dubbi. Conte resterà al 99,99 %. Lo 0,01 lo riservo per gli imprevisti, al momento non vedo e non immagino un Conte lontano dalla sua famiglia, la Juve.

Jacopo Diego Azzolini, collaboratore di JuveNews.net

1. Se fossero state questioni “interne”, Conte avrebbe senza dubbio sbagliato a esternare in questo modo il suo pensiero. Però, come la vedo io, non era rivolto soltanto contro la società. Le sue considerazioni erano verso tutto l’ambiente. Quello che ha detto deve fare riflettere tutto il popolo juventino. E’ giusto alzare l’asticella. Lo è meno pretendere tutto e subito.

2. Conte ha avuto assolutamente ragione nel rimproverare parte del tifo. Il calcio di Antonio si basa su passione ed entusiasmo, a livello generale. E questo lo ha specificato il primo giorno in cui è tornato a Torino.
Tutto ciò sta venendo meno. Il tifo è sempre più snob ed esigente. Pretende senza dare (quasi) nulla in cambio. Crede che vincere coppe e scudetti sia un qualcosa di dovuto.
Giusto per fare un esempio: a festeggiare il trentaduesimo, domenica si era in pochissimi in piazza. C’era ancora gente che faceva l’isterica per la partita col Benfica, che quasi se ne fregava del campionato appena conquistato, reputandolo una roba da poco. E segnali di questo tipo si avvertono ovunque. Dai siti web alle tribune dello JS. Dopo i miracoli fatti, Conte è giustamente infastidito di ciò. Il nostro allenatore si è lamentato con chi “pretende” subito la Champions, senza tenere conto delle oggettive difficoltà nostre e del calcio italiano.

3. Se devo essere sincero, ho grossi dubbi sul fatto che Conte rimanga. I prossimi giorni saranno decisivi. Certo è che un suo addio sarebbe un terremoto. E’ vero che gli allenatori passano e la Juve resta, ma, senza di lui, questa Juve rischia di crollare.

Vincenzo Murgolo, giornalista, vice-direttore di JuveNews Radio

1. Chi mi ascolta in radio, legge i miei articoli e mi segue sui social network sa benissimo quanta ammirazione io abbia nei confronti di Antonio Conte, tanto sul piano tecnico quanto su quello umano. Detto questo, ritengo che il suo vero punto debole sia rappresentato dall’abilità comunicativa, come dimostra il fatto che non ho affatto condiviso alcune parole pronunciate al termine della partita di ritorno contro il Benfica. Personalmente mi sarei comportato in maniera diversa, soprattutto perché sappiamo bene come una parte piuttosto consistente della stampa sportiva e dell’opinione pubblica stia lì a fregarsi le mani ogni volta che il tecnico juventino presta il fianco ad attacchi, illazioni e polemiche; e allora, mi chiedo, è proprio necessario infilare da soli la testa nella ghigliottina in certi casi?

2. Non scopro certamente l’acqua calda se dico che il tifoso è di per sé impaziente, però bisogna intenderci su un punto: posto che è pacifico che vogliamo tutti quella vittoria in Champions League che manca dal 1996, siamo davvero disposti ad aspettare o vogliamo tutto e subito? Per fare un esempio, visto che tanti tifosi auspicano (giustamente, ed io sarei il primo ad essere contento se ciò accadesse!) che l’interregno di Conte sulla panchina della Juventus sia analogo a quello pluri-ventennale (1986-2013) vissuto da Sir Alex Ferguson su quella del Manchester United, è bene che costoro tengano presente che il grande mister scozzese ha vinto il primo trofeo da allenatore dei Red Devils dopo tre anni e mezzo (1990), il primo scudetto dopo sette (1993) e la prima Champions League dopo tredici (1999). Per quanto riguarda il raffronto con i top club europei, premesso che i numeri sono lì a dimostrare come le potenzialità economiche della Juventus siano lontane anni luce da quelle dei soliti noti, vorrei far notare che nelle ultime stagioni il Borussia Dortmund e l’Atletico Madrid hanno dimostrato come i grandi risultati non si ottengano necessariamente spendendo cifre astronomiche, ma anche puntando su una cosuccia chiamata progettualità, la quale va di pari passo con un’altra cosuccia chiamata pazienza; e invito tutti quanti, a tal proposito, a fare una piccola ricerca su Google per rendersi conto di quale fosse la situazione di classifica dell’Atletico quando Simeone è subentrato all’esonerato Manzano nel 2011 oppure di quali siano stati i risultati ottenuti da Klopp sulla panchina del Borussia prima dell’exploit della stagione scorsa. Tirando le somme, io sono convinto che, più che capacità di capire, ai tifosi juventini (e più in generale a quelli italiani) manchi la capacità di ASPETTARE…

3. Io mi auguro con tutto il cuore che Conte rimanga alla Juventus sia per l’ammirazione che nutro nei suoi confronti e sia perché sono convinto che in nessun’altra squadra, per quanto prestigiosa e ambiziosa, il mister salentino sarebbe amato allo stesso modo in cui lo è alla Juventus. Molto però dipenderà dal progetto che la società e la proprietà bianconera gli sottoporranno nell’incontro che ci sarà. Del resto Conte, che all’epoca dei fatti era calciatore e capitano, ricorda benissimo cosa accadde nel 1998: allora la Juventus di Lippi era reduce da un quadriennio di successi in Italia, in Europa e nel mondo, ma la dirigenza di allora commise il grave errore di non immettere nuova linfa in un organico spremuto dalle tante vittorie e il risultato fu una stagione inaugurata dal grave infortunio occorso a Del Piero in quel di Udine, proseguita con le dimissioni a stagione in corso dello stesso Lippi e con il suo avvicendamento con Ancelotti e conclusa con la qualificazione all’Intertoto dopo aver perso lo spareggio con l’Udinese. Credo dunque che oggi Conte voglia scongiurare il rischio di ritrovarsi un organico che, dopo tre anni fantastici come quelli appena trascorsa, si ritrovi ad imboccare il ramo discendente di una splendida parabola. Piccola chiosa finale: se le eventuali alternative a Conte dovessero essere rappresentate da nomi tipo Simeone o Klopp, ci potrei anche stare; se invece i nomi dovessero esser tali da riportarci nella migliore delle ipotesi all’epoca di Ranieri e nella peggiore a quella di Zaccheroni o Delneri, bisognerebbe trovare di corsa il modo per tenere Conte segregato in quel di Vinovo. Ma ciò che accadrà, per parafrasare una bellissima canzone che sicuramente conosciamo tutti, lo scopriremo solo vivendo…

Ringrazio davvero tanto Nino Ori, Maurizio Romeo, Alessio Epifani, Alessio Valeri, Sandro Sca, @SonoGobbo, Jacopo Diego Azzolini e Vincenzo Murgolo per la collaborazione. Sono stati davvero tutti fantastici.

 

Comments

  1. DARIO says

    SONO UN GRANDE TIFOSO DELLA JUVENTUS E DI CONTE,MA CREDO CHE IL MISTER ABBIA UN PO ESAGERATO DICENDO CHE SI DEVONO CAMBIARE 10 GIOCATORI PERCHè QUESTA SQUADRA ANCHE SE SPREMUTA AL MASSIMO IN ITALIA STA DOMINANDO DA 3 ANNI E NON PENSO CHE QUESTI CALCIATORI DOPO 3 ANNI AD ALTO LIVELLO SI DIMENTICANO COME SI GIOCA A CALCIO;IO PENSO CHE CON 4-5 ACQUISTI MIRATI SI POTREBBE TRIONFARE ANCHE IN EUROPA,BASTA GUARDARE GLI ULTIMI 2 ANNI:BORUSSIA E ATL MADRID.SE PROPRIO CONTE VUOLE ANDARE MEGLIO PRENDRE:VAN GAAL O PRANDELLI!!!

  2. Giuseppe says

    Premesso che io come tanti sono un grandissimo tifoso della Juve che per 40 anni ne ha viste di tutti i colori voglio portare un esempio lampante che è davanti agli occhi di tutti. Ferguson non è che ogni anno della sua gloriosa carriera con il Manchester United abbia vinto la champions…anzi….ne ha vinte “solo” 2 grazie anche a un’enorme dose di fortuna….non è che ogni anno abbia vinto il titolo in Inghilterra…cioè quel che voglio dire e che non necessariamente ogni anno si debba vincere lo scudetto…figuriamoci la Champions la quale sembra avere nei confronti dei nostri colori una sorta di avversione. Secondo me il discorso del mister maschera qualcosa che forse noi non conosciamo. Sarei felice se il nostro mister rimanesse così come non mi fascerò la testa se decidesse di andare….gli uomini cambiano ma la MIA BANDIERA E’ SEMPRE LA JUVE !!!…Con la consapevolezza che nel calcio nulla è scritto…ovvero …non è che se compri Ibra..Messi e Ronaldo si ha la sicurezza di vincere la Champions…così come si può benissimo vincerla con una squadra tipo Borussia D. o Atletico M. …esempi di questi 2 ultimi anni. FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS

  3. doctorizio says

    Ci sono tutti i presupposti ambientali, economici, di scenario, che possono consentire la prosecuzione del rapporto tra Juventus e Conte. Il tecnico, per il semplice fatto di essere gobbo, sa bene che lo juventino è esigente e quindi non credo si risenta per qualche critica dall’ambiente del tifo. Figurarsi se si scompone per il trattamento che gli riservano i media. Però che umanamente possa essere stanco è comprensibile: occorre pertanto che i tifosi gli facciano capire di apprezzarlo al di la di alcuni errori che forse ha pure commesso, e che la società oltre ad assecondarne alcune esigenze tecniche ne protegga maggiormente il prestigio professionale. Nessuno, Conte per primo, dimentica quanto la Juve gli sia stata vicina nei momenti più bui, ma credo ci voglia un atteggiamento più aggressivo della società verso istituzioni, tesserati e media quando qualcuno passa il segno. Basta silenzi di fronte a chi parla di sistema, di aiutini ecc…
    Se Conte è uscito così allo scoperto è perchè non vuole finire tritato come accadde a suo tempo a Lippi e vuole pertanto che si chiariscano pubblicamente gli obiettivi: non possono essere la Champions o l’Europa League perchè non abbiamo ancora la maturità tecnica ed economica e si tratta di obiettivi troppo aleatori ed è improbabile che si possa vincere di nuovo il campionato. Primeggiare in Italia è troppo poco, primeggiare in Europa è troppo presto, questo in sintesi e non posso che essere d’accordo.
    Quindi tanto vale varare un nuovo progetto tecnico tra i più consoni in relazione alla rosa attuale. Che sia 4-3-3, 4-3-1-2, 4-2-3-1, 4-2-4 il modulo del prossimo anno è necessario accompagnare all’uscita i giocatori non funzionali, tenere i più giovani dei titolari di oggi assieme ad alcuni “senatori”, cercare uno o due campioni e richiamare alla base i migliori giocatori in prestito.
    Chiaro che va precisato dall’inizio che si punta, sul pèiano tecnico alla qualificazione Champions, a far maturare esperienza ai giocatori più giovani, a comprare a poco per rivendere a tanto; sul piano societario a incrementare il fatturato di anno in anno.

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