Siamo in Italia, la patria dei sospetti e della dietrologia che trova nel calcio uno dei luoghi dove maggiormente si addensano i dubbi le preoccupazioni di chi appartiene a questo mondo. Capita così che arrivati alle ultime giornate di campionato laddove in Inghilterra o Spagna, le squadre che hanno già raggiunto i propri obbiettivi, continuano a disputare il campionato in maniera onesta e sportiva in modo da non falsare l’esito del torneo, in Italia troppo spesso si sono viste partite dove squadre tendono a “scansarsi” al cospetto di chi ha ancora degli obiettivi e delle motivazioni, non garantendo la regolarità di un campionato che è già di livello squallido, e che con la coda finale di partite “finte”, con le relative polemiche successive, diventa sempre meno appetibile e soprattutto meno vendibile. Chiediamoci poi perché il nostro calcio è in crisi…
Quello che è ancor più inaccettabile è gli stessi presidenti di alcune società che in fondo hanno beneficiato proprio di queste partite “comode”, giocate contro avversari senza motivazioni, ci tengano a mettere le mani avanti, guardando in casa d’altri, quasi provando a mettere in guardia tutti sul fatto che loro staranno li a sorvegliare che tutto sia regolare. Stiamo parlando del presidente del Parma Ghirardi, che preoccupato di terminare il campionato dietro al Torino, al 7′ posto e quindi fuori dalle coppe europee, provi come un elefante in un negozio di cristalli, a mettere pressione alle due compagini dichiarando di essere più preoccupato della regolarità della gara tra Torino e Fiorentina, considerando che i viola saranno senza motivazioni, piuttosto che della mancata concessione della licenza UEFA, edulcorando poi la pillola dicendo che la Fiorentina è comunque un società che si basa sul fair-play e la correttezza, augurandosi che possa dimostrarlo anche in questa occasione.
Il signor Ghirardi potrebbe infine essere anche preoccupato del fatto che il gemellaggio tra le tifosie Torino e Fiorentina, possa contagiare anche i giocatori in campo, in una sorta di “volemose tanto bene e festeggiamo insieme al 90′“‘ quasi come accadde il 4 maggio tra due squadre a caso, Parma e Sampdoria con le due tifoserie legate da un gemellaggio ventennale, con la Samp che senza motivazioni, non ha di certo opposto resistenza al cospetto di un Parma che ha facilmente portato a casa i tre punti in una gara con sole quattro ammonizioni e un agonismo pari a quello di un’amichevole estiva, con tifosi festanti sugli spalti e giocatori al piccolo troppo.
Sarebbe inoltre opportuno domandare a Ghirardi cosa pensa del prossimo impegno del suo Parma contro un Livorno già retrocesso. Come può ritenere che i labronici, possano trovare le motivazioni per poter disputare una gara “regolare” contro il suo Parma? Soprattutto, prima di guardare in casa d’altri ed avanzare sospetti, sarebbe forse il caso di guardare a casa propria, visto i precedenti e anche il futuro prossimo. Ma in fondo siamo nel paese della cultura del sospetto e allora ci può stare che in questa settimana prima Leonardi, poi Lucarelli ed infine il presidente Ghirardi in persona, provino a mettere un po’ di pepe su una Fiorentina, rea soltanto di aver raggiunto il quarto posto matematico con una giornata di anticipo, sostenendo di non dubitare della loro buona fede.
Cosa dovrebbe dire Cairo che si è visto designare il bolognese Rizzoli per la gara più importante della stagione dopo la sciagurata partita contro la Juventus dove il danno che quest’arbitro a fatto al a Toro è stato sotto gli occhi di tutti per una settimana intera? Cosa dovrebbe dire Cairo del Livorno già retrocesso, prossimo avversario del Parma? Come dovrebbe giudicare il comportamento della Sampdoria al Tardini? Ma si sa, lo stile é una virtù di pochi e in questo Urbano Cairo non ha eguali, ha infatti salutato con piacere la designazione di Rizzoli perché l’arbitro che andrà al mondiale non può che essere una garanzia, non proferendo parola sul resto, così come hanno ben pensato di fare i viola, lasciando il solo Ghirardi a sospettare e rodersi il fegato fino a domenica sera. Qualcuno dovrebbe spiegare al presidente del Parma che sarebbe bastato un punto in più alla sua squadra per evitargli questa terribile settimana in cui i fantasmi di un eventuale biscotto tra Toro e Fiorentina hanno turbato le sue notti.