Cerci e Immobile, gemelli anche nell’addio…

Archiviato il campionato con una delusione che il termine più azzeccato per definirla è proprio “da Toro”, la serenità del popolo granata, che ancora doveva riprendersi dal rigore sbagliato di Cerci, è stata messa subito a dura prova dalla conferenza stampa del “nazionale” Ciro Immobile, che senza mezzi termini ha affermato di voler lasciare il Torino per trasferisti al Borussia Dortmund e poter giocare la Champions League.

A margine dell’intervista l’ormai quasi ex centravanti del Torino ha aggiunto di considerare la sua, una stagione entusiasmante e soprattutto di aver raggiunto in pieno tutti i suoi obbiettivi, ovvero la nazionale e il titolo di capocannoniere, non menzionando nemmeno il Torino nè per ringraziarlo per l’opportunità concessagli dopo la deludente stagione al Genoa, nè per sottolineare che l’obiettivo Europa della squadra per cui è tesserato era invece svanito.

Un addio in piena regola e senza nemmeno girare troppo intorno al problema, d’altra parte noi tifosi e simpatizzanti dobbiamo abituarci a considerare i giocatori di calcio dei professionisti e non degli idoli o degli eroi, e anche se noi siamo il Toro e dovremmo essere differenti da tutti gli altri, purtroppo loro sono i giocatori e ormai giocatori da Toro o bandiere non ne esistono più!

I calciatori oggi sono spinti soltanto dall’ambizione e dal dio denaro, e di certo non lasciano spazio ai sentimenti e all’amore per una maglia, anche se di colore granata.

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Immobile al Borussia andrebbe a guadagnare 2 milioni l’anno, per 5 anni contro i 700mila euro attuali… Sfido chiunque legga questo articolo a dirmi che per la maglia granata avrebbe rinunciato a 1.300.000 euro l’anno che per 5 anni che fanno 6,5 milioni…

Se consideriamo poi che lo stesso Immobile non è nemmeno un tifoso granata, ma come ben si sa, simpatizza per la squadra di Venaria, viene ancora più facile capire il motivo della sua scelta che comunque non è condannabile.

Il Torino, ma addirittura il calcio italiano, attualmente non possono più essere visti dai giocatori come punto di arrivo come poteva essere qualche decennio fa, ma vengono considerati da tutti un punto di partenza o di rilancio. Pensate che addirittura la squadra dei 102 punti sarà costretta a vendere, ovviamente all’estero, uno dei suoi gioielli (Vidal o Pogba), per poter campare e comunque non acquisterà sicuramente un top player europeo, ma solo qualche discreto giocatore magari anzianotto, magari in scadenza e comunque non spendendo cifre faraoniche.

Il campionato italiano ha perso appeal, infatti i migliori giocatori non giocano certo qui da noi e lo dimostrano i risultati delle coppe europee con una Spagna che domina, seguita da Inghilterra e Germania ed è quindi ovvio che per un giocatore di prospettiva potrebbe essere addirittura “castrante” restare in Italia, in un campionato il cui livello si abbassa di anno in anno.

Le bandiere oggi non esistono più, specie nelle piccole squadre come la nostra e specialmente se parliamo di top player, perché non scordiamo che Maldini avrà pur giocato una vita con la stessa maglia, ma giocava anche nella squadra più forte al mondo, quindi perché andarsene? Non scordiamoci che Zanetti ha giocato tutta la carriera in un Inter che investiva fior di milioni per riuscire a vincere qualcosa e quindi perché andarsene? Del Piero ha giocato una vita in una squadra che comunque in qualche modo (e non aggiungo altro) gli ha permesso di vincere molto e poi non credo avesse tutte queste richieste in giro, e dunque perché andarsene? Totti forse è stato l’unico che ha fatto una scelta di vita, visto le richieste addirittura dal Real Madrid, ma tra tutti è stato una mosca bianca.

Tutto questo per dire che anche quelli che il mondo del calcio ammira e considera bandiere, in fondo hanno avuto il loro tornaconto a legarsi a vita ad un club e comunque lo hanno fatto con squadre che hanno permesso loro di avere una carriera con parecchie soddisfazioni.

Tornando al Toro, proprio per questi motivi, è impensabile che si possano trattenere giocatori arrivati nel pieno della loro maturità e pronti per giocare in una grande squadra, e non bisogna insultarli o rinnegarli se decidono di provare un’esperienza in un top-club, perché in fondo qualunque lavoratore ha ambizione a crescere nel proprio mestiere.

Il Toro non può trattenere Immobile, perché non potrà mai offrirgli quel che il Borussia gli offrirà, nè in termini di ingaggio, nè tantomeno in termini di palcoscenico e prospettive di carriera. E lo stesso discorso varrà per Alessio Cerci, che forse non avrà la faccia tosta di rilasciare delle dichiarazioni come quelle di Immobile, forse perché è al Toro da un anno in più, forse perché il Toro se lo sente più addosso, forse perché quel rigore sbagliato, quel pianto, quella disperazione gli hanno fatto capire qualcosa in più di quel misterioso mondo granata che non può essere compreso se non lo so vive in prima persona, ma dopo tutto anche lui è un professionista e anche lui ha le stesse ambizioni del collega e non le ha mai nascoste.

Più di una volta Alessio Cerci ha sottolineato di sentirsi pronto a giocare in una big, e voler disputare le coppe Europee, e quando questi giocatori parlano di coppe si riferiscono alla Champions. Se consideriamo inoltre le ultime news di mercato, proprio la Roma, la squadra dei suoi sogni sta avendo dei problemi col rinnovo di Gervinho, e se il legame con l’ivoriano dovesse rompersi, Alessio Cerci sarebbe sicuramente il suo sostituto naturale, coronando anche il suo sogno di poter tornare a giocare nella squadra di cui è anche tifoso.

Noi sostenitori granata dobbiamo capire una volta per tutte che il calcio è cambiato e i Pulici, Graziani e Ferrini per il Toro non esisteranno più. Dovremmo imparare anche noi a vivere alla giornata, alla stagione per essere più precisi, ovvero giudicare un calciatore per quel che fa nel periodo in cui milita nel Toro, applaudirlo se si impegna e “suda la propria maglia“, fischiarlo se non si impegna e non è efficacie, e mai legarsi affettivamente a lui. Purtroppo i gemelli del goal, così come noi granata siamo abituati a considerare Pulici e Graziani fanno parte di un altro calcio ormai finito. Ora quelli che molti avevano paragonato ai “gemelli del goal” saranno i “gemelli anche nell’addio” ma nonostante questo dovremmo essere loro riconoscenti per una stagione esaltante che grazie alle loro giocate ci hanno regalato facendoci divertire e anche un po’ sognare. E allora grazie Ciro, grazie Alessio, buona fortuna sperando che un po’ di Toro vi resti nel cuore…

 

Comments

  1. sergio says

    leggendo tutto ciò mi viene da dire che alla fine il toro si cambia la pelle ogni anno !!è anche vero che il mister ventura saprà sempre tirare fuori dal cilindro un nuovo campione ma da tifoso granata a tutta la squadra posso solo dire che bello !! ci avete ridato la forza di applaudirvi perche quest ‘anno siete stati fortissimi grazie giocatori del toro e da toro

  2. Gustavo Pallicca says

    Il Vostro commento non fa una piega. E’ tutto esatto e coerente con l’attuale situazione del calcio. Le bandiere le sventolano ornai solo i tifosi…i giocatori cambiano maglia con una disinvoltura mortificante per chi crede in certi valori. Dobbiamo rassegnarci. Oggi il mondo del pallone è in mano ai ricchi…e in Italia ricchi non ce ne sono più (nel senso sportivo ovviamente).
    Quindi dobbiamo solo rallegrarci se riusciamo a valorizzare dei calciatori che poi spiccano il volo verso lidi lontani in cerca di traguardi più ambiziosi!

  3. franco says

    Non condivido. Intanto si dice al Toro immobile prendeva 700000 mila e al Borussia 2 mil. l’anno. perchè Cairo si era detto disposto a spendere per trattenerlo. Sfidate chiunque a non fare altrettanto? Al Toro non faceva la fame poi se uno è avido di denaro.. In quanto alla carriera poteva farla col Toro che teneva i migliori. Poi il calcio italiano è ancora importante e appetito. stà arrivando da noi un brasiliano dal santos….

  4. Robbo says

    Se proprio devono andarsene dobbiamo monetizzare il più possibile e reinvestire almeno il 70% del ricavato nel mercato. Almeno questo deve farlo il presidente!

  5. giancarlo says

    Ho sentito il Presidente dire piu’ volte che vuole provare quantomeno a trattare con Immobile, in fondo Bianchi percepiva 1,3 milioni * bonus che non mi senbrano poi tanto inferiori ai 2 che offrirebbero i crucchi

  6. vincenzo vaccari says

    condivido pienamenre l’articolo, non aggiungo altro,,se non il fatto che con i soldi incassati si rinforzi la squadra…dopo tutto è meglio avere tre giocatori ottimi che un solo supercampione.I GIOCATORI VANNO IL TORO RIMANE.

  7. gigi says

    si vabbè..grazie al cazzo !!! i tifosi del toro qui..una famiglia…..sono già in un top-club..vai a rubbare !!! non stai guadagnando 1000 euro al mese e te ne vai perchè te ne offrono 5000 !!! ne stai guadagnando 700000 e magari sarebbe arrivato a 1.3…1.5 !!! poi se continuiamo così rimarremo sempre una squadra da mezza classifica se va bene !! almeno un altro anno poteva rimanere e se non si fosse fatto espellere come un cazzone magari in europa ci giocava già quest’anno !!! FVCG

  8. Antonino says

    Se è vero che la professione è professione e i soldi son soldi nulla da ridire , ma esiste ancora qualcosa che costa poco e sta solo alle persone alla loro sensibilità ed educazione.
    Vuoi andartene per avere piu’ soldi e maggiori opportunità posso capirlo , ma (se posso permettermi) dovresti avere la decenza di ringraziare e salutare in maniera adeguta un popolo che fino a prova contraria ti ha sostenuto incoraggiato e portato la dove tu sei , significherebbe solo dimostrarti uomo.
    Ti auguro la peggior carriera possibile

  9. giuseppe says

    Caro Ciro ti credevo ti credevo un vero uomo,mi devo ricredere come calciatore sei un grande,ma come uomo sei un quaquaraqua!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  10. Giuseppe CASTIGLIONE says

    Sono di Trapani, sono del 1937 e sono GRANATA del TORO e del TRAPANI, già dal 1947, quando le partite si “VEDEVANO” alla Radio attraverso la Radiocronaca del mitico Niccolò CAROSIO. Non credo di soffrire meno di tanti “tifosi” circa le sorti altalenanti del “TORO” dal dopo Superga ad oggi.
    La “Bijotteria” e la “GIOIELLERIA” sono cose diverse. I Gioielli sono Preziosi e bisogna PAGARLI, dovunque. Non criticare soltanto da “Tifofi accecati” ma da SPORTIVI Obiettivi. Mettetevi nei panni di chi riceve offerte Faraoniche.Ciarlare è facile(con le tasche degli altri) !!!!

  11. alessandro says

    per me fa male,credo che un’anno ancora al toro lo avrebbe migliorato e valutato ancora di piu’,senza contare che sicuramente anche Cerci rimarrebbe,ed ecco che con pochi euro si potrebbe rinforzare la squadra nei posti giusti,facendo un buon cammino in europa che porta soldini,perche’ in europa ci andiamo e senza rubare niente al ciccione,checche’ne dica lui SEMPRE FVCG

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