E’ facile fantasticare e scrivere fesserie, specie su un quotidiano sportivo, quando si parla di calciomercato o di dichiarazioni percepite chissà come e chissà da chi. Del resto, i giornalisti hanno le loro fonti e neanche i blogger più informati possono avere determinate notizie. E dunque è molto facile parlare di problemi nello spogliatoio, di Conte che litiga con Marotta, di Elkann che vuole la Juve in B quando poi nessuno può avere accesso, se non il giornalista in questione, alla fonte diretta dalla quale è nata la, presunta, notizia.
Ben altra cosa è quella di riportare un’intervista televisiva, che è possibile guardare e ascoltare in video e parlare del suo contenuto in modo manipolatorio, riferendo poi di presunte reazioni indignate, ma di cui nessuno, giornalista in questione a parte, ha avuto testimonianza diretta. Eppure, questo è accaduto. Protagonista, ancora una volta, il più letto quotidiano sportivo italiano, la Gazzetta dello Sport.
I fatti: Andrea Agnelli rilascia a Sky, in data 13 Maggio 2013, una lunga intervista in cui parla, tra le altre cose, di Antonio Conte. Agnelli dice: “ci siamo visti con Antonio a casa mia, seduti nello stesso divano sul quale, come lui ha riportato nella sua autobiografia, mi ha convinto a farlo diventare allenatore della Juve. Abbiamo parlato del futuro della Juve. Lui mi ha chiesto delle garanzie, delle certezze, ma io la certezza che l’anno prossimo vinceremo la Champion’s non gliela posso dare. Gli posso dare la garanzia che finchè io sarò Presidente della Juve avremo l’ambizione di lottare per vincere.”
Bene, io mi chiedo quale persona, dotata di un minimo di capacità di comprendere un testo scritto in italiano, può, da queste parole, cogliere una sorta di bocciatura a Conte o un segnale di voler ridimensionare le aspettative dell’allenatore di Conte.
Eppure, tal G.B. Olivero, giornalista della Gazzetta dello Sport, è riuscito a conoscere l’umore di Conte il quale, a Bari per la festa con i tifosi della Juve, si sarebbe adirato molto per le parole di Agnelli. E perchè? Perchè, cito l’articolo: “L’allenatore, poi, ha colto il tentativo di scaricare su di lui l’eventuale divorzio e soprattutto non ha trovato nei concetti di Andrea le risposte alle sue domande“. Ma de che? Bah…
E, ancora, “preferirebbe continuare la sua avventura bianconera a patto di poter essere competitivo: partecipare senza reali ambizioni non gli interessa, Champions compresa“. E Agnelli non ha detto la stessa cosa? Doveva dire: Sì, Conte resta perchè gli assicuro che vinceremo la Champion’s? Ma se neanche squadre che hanno speso centinaia di milioni in una stagione sola sono riuscite nell’impresa, come potrebbe farlo la Juve? Come potrebbe farlo chiunque!
Ma è così. La premessa nell’articolo è però stata limpida ed onesta: “indagare nello stato d’animo di una persona è esercizio estremamente complicato, ma ci sono un paio di condizioni che lo rendono possibile: una buona conoscenza di quella persona e la sua limpidezza.“. Quindi, indagare negli stati d’animo è difficile ma siccome tal Olivero conosce bene Conte allora è in grado di farlo.
C’è bisogno di aggiungere altro? Per favore, evitiamo di dare credito a certi articoli. Conte resterà alla Juve e basta. Farà l’allenatore. Altri invece continueranno ad inventare notizie.
[...] alla possibile partenza di Conte dalla Juve. Un modo per immaginare scenari assurdi (vedi l’articolo di GB Olivero sulla Gazzetta, in cui il giornalista dichiara di indagare nell’animo di Conte) senza però che i diretti [...]