La solita “fortuna” della Juve…

Il calcio italiano è vissuto in maniera davvero curiosa, sia da parte dei tifosi che dai commentatori sportivi e presunti opinionisti (che poi in genere sono tifosi con la maschera). Capita infatti che ci siano i sorteggi di Champions League e che ci siano due squadre italiane nelle urne di Montecarlo, sede dell’evento.

Due squadre italiane, appunto, perché la terza, il Napoli, era uscita la sera prima, eliminata dall’Athletic Bilbao, in quella che, curiosamente, è stata celebrata come la giornata nera del calcio italiano, con tanto di Caressa con faccia funerea che parlava come se gli fosse morto un parente.

Eh già, questa storia del ranking europeo turba i pensieri dei giornalisti italiani ma in modo curioso. Il ranking diventa infatti il motivo per il quale tifare sempre e comunque per le squadre italiane impegnate in Europa e, di conseguenza, diventa patetico e assurdo il sacrosanto diritto di “tifare contro” tranne che in un caso, quando cioè è la Juventus ad essere eliminata.

Dopo l’eliminazione della Juventus nello sciagurato pomeriggio di Instanbul si parlava solo di una Juve incapace di ripetere in Europa i successi italiani (e negli sguardi di molti appare, o forse a me solo pare di scorgere, un ghigno malefico che sembra dire: io so perché ma non lo posso dire…) e prativamente mai si accennava al ranking. Stessa cosa dopo l’eliminazione dalla semifinale di Europa League contro il Benfica.

Gioca invece il Napoli e gli Zazzaroni vari postano tweet che fanno appello alla coscienza dei tifosi: “Chi non tifa Napoli stasera è un pochino stronzo”. Strano, mai letto tweet del genere prima di una gara europea della Juve ma tant’è, ce ne possiamo fare una ragione. L’eliminazione di una squadra costruita spendendo cifre assurde per il reparto offensivo (Higuain, Callejon, Mertens) dimenticandosi che esistono anche centrocampo e difesa diventa una nuova “morte della Patria” che manco fossimo all’8 Settembre.

Non bastava dire che il Napoli ha perso perché il suo Presidente illustrissimo capisce molto di conti e poco di calcio? O che un tecnico che preferisce Insigne a Mertens merita il ricovero? Ma no, è la crisi del calcio italiano.

Poi le urne si aprono e ci sono, finalmente, i gironi. Juventus nel girone A con i campioni di Spagna (e vicecampioni d’Europa) dell’Atletico Madrid, con i campioni di Grecia dell’Olympiacos Pireo e con i campioni di Svezia del Malmoe. Roma nel girone E con Bayern Monaco, Manchester City e CSKA di Mosca.

Apriti cielo! Juventus con la solita fortuna, Roma sfortunata. Qualche tifoso afferma, tanto per non smentire il livello culturale medio di chi segue il calcio in Italia, che è ovviamente stato un sorteggio pilotato. Senza perdere tempo però con i cretini, è bene analizzare il livello delle avversarie delle italiane. La Juventus parte, sulla carta, nettamente sfavorita contro i madrileni (in formissima anche quest’anno, come hanno dimostrato battendo il Real nella Supercoppa Spagnola) e favorita contro i greci e gli svedesi. Ma c’è da dire che l’Olympiacos, specie in casa è molto pericolosa e che il Malmoe, ex squadra di Ibrahimovic, ha eliminato il Salisburgo nei preliminari ed è una squadra da non sottovalutare, pena il ripetersi di una una nuova, nefasta, Copenaghen.

Certo, alla Roma è andata male. Il Bayern è nettamente la seconda squadra più forte al mondo dopo il Real. Il City, nonostante una tradizione non felice in Europa, è ricca di campioni ed ha trionfato nell’ultimo campionato inglese. E, ancora, i russi non sono mai avversari da prendere con le molle.

Se è vero, come è vero, che le teste di serie numero 1 dei gironi di Juve e Roma quasi si equivalgono, è pur vero che il City è più forte dell’Olympiacos e il CSKA del Malmoe. Questo è ovvio. Ma si tratta di fortuna della Juve e sfortuna della Roma? O non si tratta, piuttosto, del semplice fatto che la Juventus era in seconda fascia e la Roma in quarta? La Juventus, essendo in seconda fascia, a rigor di logica ha pescato una squadra più forte e due meno forti. La Roma, essendo in quarta fascia, ha pescato tre squadre con una tradizione europea recente migliore. Tutto qui.

Che poi, come commentavano ieri tifosi e qualche giornalista romano-romanista, la Roma è la squadra più forte d’Italia (sulla base di cosa, poi, è un mistero, visto che hanno terminato l’ultimo campionato a -17 e hanno comprato Iturbe, non Ronaldo) ed è addirittura superiore al Manchester City. Quindi, di che vi preoccupate? Con un campionato che sarà una passeggiata trionfale i Campioni d’Italia in pectore potranno dedicarsi alla Champions, sperando che, almeno quest’anno, “er sistema” non ci si metta di mezzo.

 

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