Finalmente, dopo 4 giornate di campionato, è arrivata questa vittoria da tempo agognata. il Toro ha fatto il Toro. Ha lottato, è caduto nel solito burrone inciampando da solo con una “Padellata” ma è stato bravo a risollevarsi subito e a rovesciare a proprio favore le sorti dell’incontro. Va dato merito a questi ragazzi di aver reagito alla pessima sconfitta interna col Verona con una prestazione diciamo “gagliarda” ovvero spronata da tanta grinta e un po’ di sprazzi di gioco soprattutto nel primo tempo. Bene Peres, Glik, Maksimovic e Moretti, Gazzi, El Kaddouri e Quagliarella. Male, malissimo Padelli che quest’anno conferma una insicurezza dovuta molto probabilmente all’esperto e bravo compagno di reparto Gillet a cui la panchina va molto stretta.
I gol sono frutto di schemi da calcio piazzato (angolo e punizione indiretta) che stanno a dimostrare nel tecnico e nella squadra la ricerca di soluzioni nuove all’astinenza da gol vista finora. Auguriamoci che non sia un fuoco di paglia. Domenica alle 15 a Torino arriva la Viola. Una squadra che sulla carta sembra anche più forte dello scorso anno e che invece, anche per i ripetuti infortuni delle sue due stelle Rossi e Gomez, sta faticando a reggere il passo delle “grandi” Roma e juve.
Forse penserete che ho ingerito Valium stamattina, visto che non ho ancora scritto niente che non mi sia piaciuto ieri, ma non è così. Questa Serie A, (a parte Roma, juve, Inter, Napoli e Fiorentina) ha squadre con organici davvero mediocri e/o con sistemi di gioco obsoleti e si regge sulla grande passione dei tifosi che vanno allo stadio e acquistano abbonamenti Sky e Premium. La nostra Serie A, fiore all’occhiello mondiale degli Anni 80/90, è molto indietro rispetto ai campionati di Spagna, Germania e Inghilterra dove si vede giocare un calcio offensivo e dove anche le piccole vanno a giocarsi la partita in campi proibiti senza fare le barricate.
Ieri sera a Cagliari le espressioni del nostro calcio c’erano tutte. Da un lato una squadra, il Cagliari, con calciatori davvero mediocri, seppur con un impianto di gioco, il 4-3-3 di Zeman, molto offensivo e mai catenacciaro. Dall’altro, abbiamo scoperto ieri sera, che il Toro di Ventura, per evitare un altra débâcle, toglie un attaccante e inserisce un centrocampista in più, facendo debuttare questo 3-6-1 o 3-5-1-1 per i più sofisticati, con El Kaddouri alle spalle dell’unica punta Quagliarella. Diventato poi un 3-7-0 nell’ultimo quarto d’ora con l’inserimento di Amauri (praticamente messo esterno sinistro di centrocampo) al posto di Quagliarella e di Perez (un mediano metodista) al posto di El Kaddouri (Trequartista).
il risultato è arrivato e nel secondo tempo, seppur difendendoci per quasi tutti i 45 minuti + recupero, abbiamo avuto anche due occasioni per fare il terzo gol, prima con il terzino Peres e poi con Amauri su bella iniziativa sempre di Peres. Va bene così. il Toro ha vinto. E in Italia, nella nostra Serie A, anche il 3-6-1 o il 3-7-0 ti permette di vincere una partita, perché il campionato è davvero mediocre. Onore al Toro, e anche a mister Ventura che da oggi però, eviteremo di chiamare “mister Libidine” magari “mister 3-6-1″ è più adeguato.
Ps: Ma perché il miglior terzino destro della Serie A gioca a sinistra? Ma visto che Bruno Peres è arrivato a luglio dal Santos dove giocava sia a destra che a sinistra e bisognava insegnargli il calcio italiano, perché non gli abbiamo insegnato bene a giocare a sinistra, lasciando Darmian (in difficoltà ogni volta che calcia di sinistro) giocare nel suo ruolo naturale? E visto che Peres col Verona ha fatto bene a sinistra, perché ieri ha giocato a destra? E i terzini sinistri Molinaro e Masiello che ce li abbiamo a fare? A proposito, ma Martinez è scomparso?
Tutte domande che è meglio non farsi… C’è mister Ventura, hops… “mister 3-6-1″ che ne sa una più del diavolo e guai a contraddirlo… FVCG!