Juventus: chi dovrebbe partire, chi restare e chi…

La stagione 2012-2013 si è conclusa con la vittoria dello scudetto, della supercoppa italiana, i quarti di finale di Champion’s League, la semifinale di Coppa Italia. E’ tempo di bilanci, sportivi e non, di analisi tecniche, di colpi di mercato più o meno possibili. E’ interessante scoprire quali giocatori componenti la rosa della Juve siano incedibili, quali assolutamente da cedere e quali, invece, potrebbero restare o andare a seconda delle situazioni.


rosajuves

Gli incedibili (per merito, nessuna discussione è ammessa):

Buffon, Barzagli, Chiellini, Bonucci, Pogba, Vidal, Marchisio, Pirlo

Rappresentano l’ossatura della squadra Campione d’Italia. Giocatori esperti, lottatori convinti, assolutamente in linea con le convinzioni di Antonio Conte e, nella maggioranza dei casi, juventini veri, al punto da rimanere anche in Serie B (Buffon, Chiellini e Marchisio).

Sacrificabili, ma solo a determinate condizioni

Lichsteiner, Marrone, Vucinic, Matri

Sono i giocatori utili a fare cassa. A patto, però, di non svenderli e, soprattutto, di non utilizzare i soldi ricavati per acquistare rincalzi mediocri. A quel punto, meglio tenersi gli originali. Marrone potrebbe essere mandato a fare esperienza o usato come pedina di scambio; Lichsteiner è parso meno brillante dell’anno scorso però trovare un sostituto valido non è facile, salvo stra-pagarlo; Vucinic è giocatore di classe ma decisamente incostante, forse una maggiore concorrenza gli farebbe bene ma è pur vero che per avere soldi a disposizione per il mercato quelli davvero vendibili sono pochi e lui è uno di questi; Matri è uno che, se sta bene e ha fiducia, i goal li sa fare, ma da un lato non sembra intenzionato a diventare il 4° o 5° attaccante, dall’altro è, come Lichsteiner e Vucinic, uno dei pochi dalla cui vendita è possibile ricavare denaro.

Rincalzi di qualità

Storari, Caceres, Giaccherini, Peluso, Padoin

Sono quei giocatori che, se schierati tutti assieme, rendono difficile vincere anche contro la Sampdoria ma che, viceversa, quando chiamati in causa fanno la loro parte piuttosto bene. Venderli per poi cercarne altri dalle qualità simili non avrebbe senso, venderli pensando che la Juve dovrebbe avere solo top player in rosa significa ignorare la storia (e anche i bilanci).

Da cedere:

Giovinco, Quagliarella, De Ceglie.

Dispiace per Quagliarella, che prima dell’infortunio stava girando alla grande, però guadagna tanto ed è chiaramente insofferente al modo in cui Conte lo ha utilizzato in queste due stagioni; inoltre, è un bomber di razza che può essere venduto discretamente bene. De Ceglie sembrava poter diventare ben altro giocatore, ma ha ormai 27 anni e dimostra di avere dei limiti tecnici e tattici non indifferenti. Non adatto per una grande squadra, avrà, lontano da Torino, una carriera dignitosa. Giovinco, purtroppo, è un giocatore da squadre di seconda fascia. Tenta sempre il numero, cosa che i grandi giocatori, da Messi in giù, non fanno se non quando unica soluzione possibile, e quindi ogni tanto gli riesce il colpo da campione; segna qualche goal ma è raramente decisivo. Rimarrà però alla Juve per il semplice motivo che non ha richieste e perchè, lo scorso anno, è stato valutato 22 milioni di Euro, in pratica quanto un Higuain e cederlo al suo effettivo valore (la metà, se va bene) genererebbe una minusvalenza non accettabbile.

Gli altri:

Asamoah. Ci si aspettava di più da lui, ma prima della partenza per la Coppa d’Africa era titolare inamovibile. Da tenere.

Isla. Chi lo valuta sulla base delle prestazioni di quest’anno è pronto ad accompagnarlo di persona ad Udine, senza richiedere neanche il rimborso della benzina. Chi, però, lo ricorda prima del grave infortunio, è pronto a scommettere su di lui. Difficile da valutare anche perchè sarebbe da riscattare e non per due lire…

Pepe. E’ il giocatore che è mancato quest’anno, capace di dare dinamicità e classe sulla fascia. Se tornerà in forma sarà un importante nuovo acquisto per la Juve 2013-2014.

 

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