Se noi siamo la Juve e voi… siete voi

Se Totti, De Sanctis e Garcia mettono in dubbio regolarità del campionato ma nessuno si scandalizza nè vengono comminate sanzioni
mentre se Bonucci dice “sciacquatevi la bocca quando parlate della Juve” è costretto a scusarsi;

Se Glik, De Sanctis, Nainggolan, Meggiorini e molti, molti altri, scrivono tweet in cui insultano la Juve e i loro colleghi e si dice “massì, sono ragazzi, dopo la partita queste cose possono succedere” mentre se la Juve invia un tweet ironico sulla Fiorentina scatena reazioni sdegnate di quotidiani e opinionisti vari;

Se ancora dopo 12 giorni da una partita, il maggior quotidiano sportivo nazionale intervista, senza alcun contraddittorio e senza rivolgergli una domanda sensata, uno come De Sanctis che di sicuro non avrebbe fatto altro che gettare benzina sul fuoco mentre la Juve decide di non rispondere perché: “noi pensiamo sempre alla partita successiva, non a quella passata” (cit. Angelo Ogbonna).

Se la Roma chiude bilancio con perdita di 38 milioni e patrimonio netto negativo di 81 milioni ma “costruiremo lo Stadio più bello del mondo!”
mentre la Juve si avvia verso pareggio di bilancio nonostante le vittorie

Se stupisce il contrasto tra le vittorie della Juve in campionato e quelle in Europa mentre la Roma, in Europa, non ha vinto altro che una Coppa delle Fiere (la Juve, come numero di vittorie europee è seconda solo a Milan, Real Madrid e Barcellona, con 11 titoli, senza contare le innumerevoli finali perse che dimostrano, comunque, il protagonismo dei bianconeri nelle competizioni continentali).

Se Totti si è reso protagonista, in carriera, di pugni, schiaffi, testate, sputi e dichiarazioni violente ma è il più grande giocatore del calcio italiano
ma la risposta più in voga è :”E allora Chiellini?”

Se gli arbitri concedono rigori alla Juve e mai contro e poi scopri che negli ultimi sei anni ne ha avuto solo 26 a favore (Milan 52, Roma 51) e 25 contro (Milan 18, Roma 29).

Se il sistema favorisce chi ha potere, ma la Juve in Lega è all’opposizione, in Figc comandano Lotito, Galliani, Preziosi e altri, nel Coni ha appoggiato il candidato sconfitto da Malagò, noto tifoso della Roma e non si capisce dove si nasconderebbe, questo potere.

Se “come si fa a tifare una squadra che sostiene che Vincere è l’unica cosa che conta, senza pensare al come si ottiene la vittoria” ed in realtà quella frase significa solo che occorre lottare con tutte le proprie forze per raggiungere la vittoria, senza mai considerare positivamente un pareggio o una sconfitta

Se Tuttosport è l’unica fonte di informazione che, in qualche modo, tutela mediaticamente la Juve ma viene visto come il male assoluto mentre Corriere dello Sport, Gazzetta dello Sport, Messaggero, Repubblica, Corriere della Sera, il Giornale hanno una linea editoriale dichiaratamente orientata verso le squadre milanesi, romane e napoletane.

Se esiste SkyJuve che però è diretta da un tifoso romanista come Caressa, che manda a commentare la Juve l’imparziale Bergomi e nella quale, Vialli a parte, Marocchi, Rossi e Mauro tendono spesso a voler dimostrare di aver preso le distanze dalla squadra nella quale hanno giocato.

Se Mediaset… vabbè, che ne parliamo a fare?

Se secondo Pistocchi Nedved non può parlare di Totti perché, “come dice la grafica“, il romanista ha realizzato molte più reti
mentre Nedved ha solo conquistato un Pallone d’Oro, oltre ad aver vinto 3 scudetti (a 1), 4 supercoppe italiane (a 2), 1 Coppa Coppe (a 0), 1 Supercoppa Europea (a 0, ovviamente).

Se De Sanctis vuole insegnare a Buffon come si vince ma, in carriera, ha vinto solo uno scudetto (da terzo portiere) quando giocava nella Juve.

Se nononostante due settimane di moviola abbiano dimostrato che di scandaloso, nella gara Juventus-Roma, non c’è stato proprio nulla
eppure si continua a parlare di gara dello scandalo.

Se non si riesce ad accettare che, proprio come dice De Sanctis in un attimo di rara lucidità, alla fine “Lo scudetto lo vincono le più forti“, allora è chiaro che la storia non cambierà mai.

Noi saremo qui a raccontare vittorie, voi a cercare scuse.