Darmian – Bruno Peres: dilemma terzini al Toro

Nel Toro di mister Ventura sono 5 i giocatori (vecchi e nuovi) finora impiegati nei ruoli di terzino, sia a destra che a sinistra e che hanno avuto modo di farsi conoscere dal popolo granata per le loro diverse caratteristiche.

Naturalmente c’è chi ha reso alla grande (Darmian e Bruno Peres) e chi ha alternato buone prestazioni ad altre meno convincenti (Maksimovic, peraltro non nel suo ruolo principale, Molinaro e Masiello, quest’ultimo tuttora infortunato).

Nel 3-5-2 del Torino 2014/2015 di Ventura, ora in maniera fissa in campionato, Bruno Peres è impiegato come esterno destro e Darmian come esterno sinistro. Detto della duttilità e della disponibilità di Matteo a giocare a sinistra, risulta sempre più difficile comprendere come il miglior terzino destro della serie A e di fatto, titolare nel ruolo nella Nazionale, debba essere costretto a giocare a sinistra. Nella “moda” del calcio attuale europeo, piace ad alcuni allenatori avere terzini nei lati opposti al loro “primo piede” per permettere, in teoria, a questi di poter arrivare anche al tiro in porta più facilmente quando si trovano ai limiti dell’area avversaria. O come il famoso “falso nueve” inventato da Guardiola al Barcellona per non dare punti di riferimenti, come potrebbe esserlo un centravanti, alle difese avversarie.

Le caratteristiche di Darmian e Bruno Peres non sono certo quelle di esterni “di peso” o meglio, atleti possenti fisicamente anche per colpire con calci di potenza verso la porta. Sono più esterni di difesa con molta velocità, bravi nel dribbling e nei cross ma non certo “tiratori” specialisti. Quindi anche il discorso di utilizzare Darmian a sinistra, non è per quel motivo ma perché Ventura non si penserebbe mai di togliere dal campo Matteo piuttosto che far giocare un mancino a sinistra. In campionato il tecnico ha scelto Bruno Peres a destra e pur di non fare a meno di Darmian, lo fa giocare a sinistra.

Darmian si adatta, ma vederlo giocare a sinistra, è come avere un attaccante bravo a calciare le punizioni di destro e poi fargliele tirare di sinistro.

A Roma contro la Lazio, ma non solo lì, quando impiegato a sinistra, Matteo riceve palla col piede sinistro ma poi se la riporta sempre sul destro, il suo piede, contribuendo, senza volerlo, all’intercetto della palla da parte dell’avversario perché guidando la palla di destro in fascia sinistra, la palla, come si dice in gergo non è “coperta” ed è più facile per l’avversario, intervenire e toglierla. E anche le ripartenze veloci che Darmian sa far bene a destra, raramente gli riescono a sinistra proprio perché il primo controllo per portarsi la palla sul destro, rallenta l’azione in velocità.

Non si capisce in effetti perché all’esordio in serie A contro il Verona, con Darmian terzino a destra, Bruno Peres sia subentrato a gara in corso, a sinistra al posto di Molinaro, giocando anche bene (e guadagnandosi il rigore poi fallito da El Kaddouri), e che dopo quella gara Ventura lo abbia fatto giocare sempre e solo a destra, obbligando di contro Darmian a giocare a sinistra.

Certo il 3-5-2 non aiuta. Nello scacchiere gli esterni sono solo due e il sistema di gioco non permette di inserire le coppie di esterni come invece si potrebbe fare nel 3-4-3, nel 4-4-2, nel 4-3-3 e nel 4-5-1.

Resta da capire se Ventura, di solito molto cocciuto, abbia intenzione di modificare questa situazione o di rimanere ancorato, come quasi sempre, sulle sue posizioni e alle sue idee. Confermare per tutta la stagione, in campionato, Peres a destra e Darmian a sinistra sarebbe deleterio a lungo termine.

A meno che Darmian non sia già in odore di cessione a gennaio (viste le importanti richieste) e allora a quel punto Ventura dovrà scegliere, per forza di cose se non si interverrà sul mercato per sostituire Matteo, uno tra Molinaro (favorito) e Masiello da posizionare a sinistra.

Noi ci permettiamo per il momento di suggerire al mister di provare, almeno una volta, di nuovo Bruno Peres a sinistra e Darmian nel suo ruolo naturale a destra. Se si è potuto fare, e bene, contro il Verona, perché non ripeterlo?

Oppure, variare leggermente il sistema di gioco da 3-5-2 a 3-4-3. La nuova situazione permetterebbe a Darmian di essere a destra nella linea dei 4 a centrocampo e pronto a ripiegare in difesa in un ruolo che sa fare benissimo e con Bruno Peres più alto e sempre a destra nei 3 di attacco (gli altri due potrebbero essere Quagliarella al centro e El Kaddouri o Farnerud o Sanchez Mino a sinistra) e inserire Molinaro titolare come 4° di centrocampo a sinistra, senza cambiare gli equilibri tattici in campo. Non cambierebbe molto nel collaudato scacchiere di Ventura ma almeno ogni terzino giocherebbe al suo posto.

Che ne pensa mister? FVCG

Matteo Darmian, arrivato dal Milan ma ormai al Toro da 4 stagioni è da sempre un punto fermo nella formazione titolare granata, e ora anche della nuova Nazionale di Antonio Conte. Al punto che, il quasi 25enne (a dicembre) giocatore, dal Mondiale in Brasile ad oggi, ha saltato, per dargli un po’ di riposo, solo l’impegno di campionato con l’Udinese il 19 ottobre. Ventura, dalla scorsa stagione, lo impiega ormai più a sinistra che a destra (sua posizione naturale) e il giocatore fa sempre di tutto per accontentare il suo tecnico. Un giocatore che diventa sempre più bravo e ormai nel mirino del mercato delle grandissime squadre d’Europa.

Bruno Peres 24enne brasiliano acquistato il 1° luglio dal mitico Santos, ma tesserato solo a settembre per “problemi burocratici” (così definiti dalla società), è l’autentica sorpresa, finora quasi sempre positiva, di questa stagione. Lo abbiamo scoperto per la prima volta in gare ufficiali, nel 2° tempo della triste sera di Toro-Verona. Una sconfitta immeritata il 21 settembre, nella terza giornata di campionato dove, impiegato a sinistra, Peres non solo sfruttò le sue doti di corsa in fase offensiva, ma nel finale di gara, conquistò anche il rigore del possibile pareggio che sciaguratamente El Kaddouri si fece parare. Proprio il suo tardivo tesseramento, gli ha impedito di far parte della attuale “rosa” dei giocatori del Toro impiegabili in Europa League a favore di Masiello che, però, è infortunato da parecchio tempo e quindi anche lui al momento non impiegabile.

Nikola Maksimovic, ex Stella Rossa, compirà 23 anni il 25 novembre, è arrivato all’inizio della scorsa stagione, ha nel suo ruolo principale quello di marcatore, ma spesso Ventura lo ha impiegato come esterno di destra, sia nei casi di infortuni dei compagni utilizzabili in quel ruolo, ma anche e soprattutto contro le squadre che giocano in maniera molto offensiva con 3 attaccanti di ruolo. La posizione esterna di Maksimovic permette, in quelle gare nell’idea di Ventura, di trasformare, in fase difensiva, la sua difesa a 3 in una pura difesa a 4 con un marcatore in più. Nella fase di spinta è chiaro che il giocatore serbo non sia così bravo come in quella di difesa ma gli va riconosciuto di essersi impegnato a far bene anche in quelle occasioni che lo hanno visto impiegato nel ruolo di esterno.

Christian Molinaro,  31 anni compiuti a luglio, arrivato questa stagione, è un terzino sinistro con un passato importante in club famosi come la juve, lo Stoccarda e il Parma. Partito benissimo nei preliminari di Europa League, ha poi perso un po’ dello smalto iniziale che comunque sta recuperando. La buona prestazione in Europa League nell’ultima partita con l’Helsinki, condita dal gol dell’1-0 lo stanno a dimostrare.

Per ultimo, Salvatore Masiello. Compirà 33 anni il prossimo gennaio ed è un affezionatissimo di Ventura che lo ha avuto con lui per due stagioni a Bari e ora ha iniziato la quarta con il mister al Torino. Titolare nelle prime due stagioni, l’anno in B con la promozione e il primo in A alternandosi con D’Ambrosio, la scorsa stagione aveva iniziato dalla panchina, ma la cessione a gennaio di D’Ambrosio all’Inter lo fece tornare titolare stabile fino all’infortunio pre-gara del derby di ritorno a fine febbraio e tuttora in riabilitazione. Masiello fini il suo primo contratto al Toro il 30 giugno 2013 ma la società granata lo tesserò da svincolato ad agosto ancora per un anno. Svincolato il 30 giugno del 2014, il Torino Fc lo ha tesserato, ancora una volta da svincolato e sempre per una stagione ad agosto di quest’anno.

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