Pagelle Torino-Milan 1-1. Il Toro domina ma l’attacco dov’è?

PADELLI 6: fa da spettatore per quasi tutta la partita, districandosi tra i retropassaggi beffardi dei compagni che non buttano mai via la palla anche se pressati, più che dalle conclusioni rossonere che hanno latitato per tutti i 90′

MAKSIMOVIC 6,5: compie qualche errore di troppo in fase difensiva nonostante il pressing avversario sia piuttosto blando, ma ha il gran merito, specie nella ripresa, di diventare il play-maker del Toro, facendo ripartire le azioni e dettando i tempi del gioco. Il che la dice lunga sulle condizioni del centrocampo granata.

GLIK 7: inizio da incubo per il polacco che al terzo effettua la trattenuta che concede il rigore al Milan e poco dopo si becca il giallo per la gomitata a Menez. Da li la sua gara è in crescendo sia in difesa ma soprattutto in fase offensiva dove va già vicino al pareggio allo scadere del primo tempo e poi insacca su calcio d’angolo regalando lo strameritato pareggio al Toro.

MORETTI 6: solita buona prestazione del ex-Genoa che detta legge in fase difensiva prendendosi anche diversi fallì che hanno causato ammonizioni agli avversari. Ha la possibilità di segnare dopo il palo di Darmian ma cicca clamorosamente il pallone sparandolo alto.

BRUNO PERES 7: una spina nel fianco del Milan. Salta costantemente l’uomo e costringe gli avversari tante volte al fallo, e quando va via diventa pericoloso con giocate sopraffine e cross pennellati. Sembra tornato quello del derby e per il Toro è un’ottima notizia.

VIVES 5,5: lavoro oscuro per il centrocampista granata che sicuramente non brilla e spesso si nasconde tra le maglie del gioco granata. Da segnalare comunque lo splendido suggerimento sul palo di Darmian, ma in 90′ e davvero poco. (11′ st EL KADDOURI 6: entra e crea qualche problema in più di Vives alla retroguardia rossonera ma nulla di stratosferico).

GAZZI 6: solito lavoro di rottura della manovra avversaria ma col fatto che il Milan ha davvero giocato poco, anche lui stasera ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra. I piedi purtroppo non gli permettono di partecipare di più alla manovra, ma va vicino alla rete nel primo tempo quando calcia a lato e nel secondo quando spara centralmente su Diego Lopez.

FARNERUD 6,5: è il più positivo di tutti i centrocampisti. Gioca bene sia da trequartista che che quando cambia posizione dopo l’ingresso di El Kaddouri. Ottime le sue geometrie con il tandem d’attacco: è l’unico in grado di dar qualità al gioco dei granata. (24′ st BENASSI 6: al rientro dopo la scellerata prestazione del derby ci mette l’impegno e la cattiveria giusta nell’arrembaggio finale del Toro. Fallisce il pareggio su un cross tesissimo di Quagliarella, non facile comunque da indirizzare in porta, che impatta ma butta a lato).

DARMIAN 7,5: insieme a Glik ha il gran merito di indirizzare definitivamente la partita dalla parte del Toro con le sue incursioni che mettono in imbarazzo i rossoneri dalla sua parte e in particolar modo De Sciglio che lo stende due volte beccandosi il rosso. Colpisce un palo clamoroso e spinge come pochi fino ad uscire stremato. (36′ st LESCANO 6: non tanto per il gioco espresso ma perché il suo ingresso sembra aver portato fortuna al Toro in una serata che sembrava stregata).

MARTINEZ 5,5: i suoi guizzi mettono spesso in difficoltà i difensori avversari ma troppo spesso si perde nella sua foga agonistica sprecando palloni facili o sparando senza guardare addosso al portiere. Da affinare l’intesa coi compagni e la mira.

QUAGLIARELLA 5,5: ormai da troppe giornate con le polveri bagnate, stasera prova nel primo tempo più volte ma trova davanti a se un grande Diego Lopez. Impreciso nelle conclusioni, arretra un po’ nel secondo tempi e sforna anche qualche assist. In crescita ma a lui si chiede il goal.

VENTURA 7: schiera la miglior formazione che ha a disposizione e viene ripagato con una gara dominata dal Toro, nonostante si trovi in svantaggio dopo appena due minuti. I granata stasera giocano con autorità, con palle avanti e non indietro e mettono in imbarazzo il Milan che sogna la Champions League. È ovvio che non son sue le colpe se gli attaccanti non segnano, ma la sua squadra stasera ha costruito almeno 5-6 occasioni nitide con la difesa avversaria schierata. Azzeccate anche le sostituzioni…

 

 

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