Lo avevamo detto, noi come tanti altri, non appena avevamo conquistato il 31° scudetto: godiamocelo finchè possiamo, perchè poi spunterà fuori il pm di turno che cercherà notorietà gettando fango preventivo sulla Juve (e non solo). Puntuali come un orologio svizzero (Rolex?) sono scattate le indagini da parte della Procura della Repubblica di Napoli relative ad operazioni finanziarie illecite da parte di società di calcio e procuratori. In data 25 Giugno 2013 sono state acquisiti documenti nelle sedi di alcune società di calcio (41).
Immediatamente la notizia viene rilanciata da tutte le agenzie di stampa, da twitter, blog e piattaforme di social network varie. Tante sono le considerazioni che si possono fare relativamente a questa vicenda.
Innanzitutto, sorprende la tempestività delle azioni della giustizia. Se quella sportiva deve, forse, agire a bocce ferme per evitare di influenzare i campionati in corso (ma con stupefacenti differenze: Conte fermo sin dalla supercoppa, Mauri invece termina il campionato e vince Coppa Italia nonostante l’arresto…), quella ordinaria dovrebbe agire secondo logiche diverse. Invece…
Invece si cerca sempre il momento in cui è possibile avere maggior visibilità. Il campionato è fermo, il calciomercato è diventato ridicolo, con le trattative raccontate dai giornalisti che risultano essere inventate nel 90 % dei casi, la gente ha bisogno di notizie relative al mondo del calcio e tac, eccole arrivare. Ormai è un dato di fatto: indagare su certi politici e sul mondo del calcio porta molta visibilità. E i pubblici ministeri non sono immuni al fascino della visibilità mediatica, anzi.
Altro aspetto curioso è quello relativo al modo di raccontare la notizia da parte dei media. Il Corriere della Sera, nella sua versione online, dapprima annuncia “La Finanza nelle sedi di 41 club Coinvolte squadre di A, B e minori“. Un titolo che forse non attira l’attenzione nel modo desiderato. E infatti, ecco la modifica: : “La Finanza nelle sedi di 41 squadre Coinvolte Juve, Milan, Napoli e Lazio“. Oh, ecco qui! Finalmente escono fuori i nomi e, guarda caso, la prima ad essere nominata è la Juve. Ma, soprattutto, ci si chiede come mai da questo elenco, nel titolo come nell’articolo, non compaia l’Inter. Immediamente il mondo dei social si divide: l’Inter non c’è perchè è davvero onesta e al di sopra delle parti (…) oppure si tratta di una “casuale” disattenzione?
Passano pochi minuti e il titolo di Corriere.it diventa: “La Finanza nelle sedi di 41 squadre Coinvolte Juve, Milan, Napoli, Inter e Lazio“. Si scopre che la finanza è passata a fare visita anche alla sede dell’Inter. Ma Moratti si è dichiarato tranquillo. E ci mancherebbe, non gli hanno fatto niente per i passaporti taroccati, per le telefonate a Bergamo, Pairetto e arbitri vari, per le pressioni nei confronti dell’assistente Coppola per far ridurre la squalifica a Cordoba e, infine, per avere fatto spiare dipendenti, giocatori, arbitri e dirigenti di altre squadre, cosa volete che gli accada per qualche fatturina eventualmente gonfiata?
Anche i procuratori o agenti coinvolti nell’indagine sono stati comunicati con il contagocce. Il primo nome ad uscire fuori è stato quello di Alessandro Moggi, figlio di Luciano. Il secondo quello di Alejandro Mazzoni. Inizialmente sembrava fossero coinvolti solo loro. Poi, man mano che i minuti passavano, si è scoperto che erano anche molti altri colleghi di Moggi Jr ad essere coinvolti. Ma tant’è, c’è il nome di Moggi e, per molti, non è altro che la conferma di quanto già tutti sanno… (che la Juve ruba, of course).
Infine, ancora una volta sono bastate le “acquisizioni di documenti” nelle sedi sociali da parte della guardia di Finanza per scatenare un’ondata di indignazione da parte di quelle persone secondo le quali “ciò che dicono al telegiornale è sempre vero” e ” se uno è pulito non gli viene la finanza in casa”. E via così, in spregio ad ogni criterio di garantismo e di presunta innocenza dell’imputato fino a sentenza definitiva. Purtroppo queste persone rappresentano la maggioranza degli italiani…
Vedremo come andrà a finire. Siamo agli inizi e si sa poco o nulla relativamente a questa indagine. C’è da augurarsi solo che si agisca, per una volta, secondo criteri di giustizia ed equita, sanzionando eventuali reati e, soprattutto, non omettendo prove (intercettazioni, per dire) che poi salterebbero fuori anni dopo quando, magari, è troppo tardi perchè giustizia, vera, sia fatta.
…tanto caro emiliano sai bene come finirà.
Chi vince da fastidio , se poi si chiama Juve…..Farsopoli la condusse un amico di merende dello sdentato….vediamo ora a chi assegneranno l’eventuale caso…