Dopo Roma-Juve, bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?

Avevo già scritto dopo la partita col Cesena dell’incapacità della Juve di chiudere certe partite, che aspettano solo di essere chiuse.

Ieri é stata una di quelle, con l’aggravante che era lo scontro diretto, con tutto ciò che questo comportava dentro e fuori il campo, con l’aggravante che la Roma era in ginocchio e tu Juve l’avevi dominata giocando al gatto col topo (citando Alessio Epifani) per 70 minuti.

Poi si é spenta la luce ed é arrivato il pareggio, senza rischiare la sconfitta però, perché la Roma di questo periodo si può permettere, al massimo, di pareggiare.

Così, come un dejavuu in loop che manderebbe in analisi pure neo di Matrix ci troviamo il giorno dopo a chiederci ancora una volta: bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?

Proviamo a esaminare, a un giorno dalla partita, i fatti:

Bicchiere mezzo pieno:

I punti di vantaggio restano 9, con gli scontri diretti a favore. Una settimana fa ci avremmo messo la firma.

Avevamo assenze importanti, eppure abbiamo fatto la partita, nonostante fosse la Roma a dover cercare la vittoria ad ogni costo.

Ci siamo tolti la trasferta di Roma, che resta sempre una brutta bestia.

La squadra ha giocato per 70 minuti da grande, dominando l’avversario in modo a tratti imbarazzante.

Vidal sembrava di nuovo Vidal

Bicchiere mezzo vuoto:

2 punti buttati, la partita era in totale controllo.

Ennesima occasione sprecata di allungare.

L’atteggiamento dopo il gol segnato, lo stesso già visto con Sampdoria e Inter.

Vidal ritrovato: merito del modulo e dell’assenza di Pirlo?

Con 12 punti di vantaggio potevi concentrarti esclusivamente sulla CL.

Alla fine, per me, devono prevalere gli aspetti positivi, la calma e la tranquillità della Juventus di fronte all’unico avversario credibile per lo scudetto, che ha lanciato proclami per mesi, ha dichiarato con quasi tutti i suoi tesserati la propria superiorità e ieri alla prima occasione utile per dimostrare qualcosa ha dovuto aspettare un’ora e un quarto per fare il primo tiro in porta.

Rimangono 13 partite (12 se togliamo quella col Parma) e mantenendo la media tenuta finora la Juve può vincere tranquilla il suo quarto scudetto di fila.
La sfida con la Roma diventa passato, la partita più importante diventa la prossima, con la Fiorentina.

Mezzo vuoto o mezzo pieno allora?

Siccome tifiamo Juventus é facile che il catastrofismo prenda il sopravvento portandoci a non vedere più manco il bicchiere.

“Non si può vincere sempre” ” non tutti gli anni si possono fare 102 punti” dicono alcuni; hanno ragione.

Però adesso, con la storia dei 102 punti non é che possiamo giustificare tutte le vittorie buttate via.

Ci vuole un po’ di realismo, e io che mi ritengo un moderato non dico che voglio tutte vittorie, me ne sarebbero bastate solo 2 in più: quella a Cesena e ieri a Roma.

Allora si che avremmo potuto cominciare a mettere in moto il pullman scoperto.

 

Comments

  1. Francesco says

    Puoi stare tranquillo
    Questa Juve qua proprio a livello mentale è una squadra devastante, ieri ha “comandato” la Roma, nel senso che ha fatto giocare la squadra di Garcia esattamente come voleva la Juve. Non era la Roma che faceva la partita, tutt’altro, alla prima possibilità la Juve di quest’anno ti punisce (ecco perchè secondo me la Juve di Allegri è migliore di quella di Conte, ha più imprevedibilità, ha un gioco meno meccanico, ha flessibilità tattica nel senso che sa fare più partite: contropiede, possesso, pressing ecc.). Il pareggio ahimè è un gollonzo, ma questa partita ha messo la parola FINE al campionato, la Roma ha capito che con la Juve non c’è niente da fare, lo si vedeva nelle facce dei giocatori alla fine del primo tempo, già li se ne erano resi conto.

Rispondi a Francesco Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>