Pagelle Torino-Lazio 0-2. Fiato lungo e coperta corta…

PADELLI 6: subisce due goal nei quali sembra poterci far poco, ma nel complesso ne salva uno su Keita poco prima del vantaggio biancoceleste e sbroglia qualche situazione intricata sia nel primo tempo che nella ripresa.

PERES 4,5: che fine ha fatto il Bruno Peres che sembrava essere il nuovo fenomeno del Torino? Dov’è lo Speedy Gonzales del derby? Difficile da dire visto le sue ultime prestazioni di cui la peggiore proprio quella di stasera. Gioca una gara insufficiente su tutti i fronti, sbaglia le diagonali difensive, si becca almeno due rimproveri da El Kaddouri per essersi intestardito a provare il dribbling che sistematicamente non gli riusciva regalando il pallone agli avvversari. Non gli riesce neanche una delle sue discese sulla fascia, risultando impacciato anche nelle rimesse laterali… Peggio di cosi…

MAKSIMOVIC 5,5: escluso i due goal della Lazio gioca una gara precisa senza sbavature. In occasione delle reti però tentenna troppo su Felipe Andersson che ringrazia e insacca.

JANSSON 5,5: tiene bene finchè l’attacco della Lazio gioca in maniera più statica con Klose e Mauri sempre arginati senza troppi problemi. Problemi che però iniziano quando Keita entra a dar maggior velocità e profondità agli avanti biancocelesti. Partecipa anche lui alle imbarcate generali dei due goal.

BOVO 5,5: bene come tutta la linea difensiva fino ai goal, poi è proprio lui a dare il via alla prima rete di Anderson con un errore clamoroso e da li esce dal match.

GASTON SILVA 6: stupisce vederlo in campo dopo tanto tempo e il terzino oggi non delude. Gioca un’ora a buon livello prima di uscire stremato dal campo. Da una sua incursione con preciso cross nasce l’unica occasione per il Torino nel primo tempo. (st 17′ DARMIAN 6: entra in un buon momento per il Toro e non delude. Impegna Marchetti con una conclusione che meritava maggior fortuna e prova a mettere in mezzo qualche cross dando maggior incisività in avanti)

BENASSI 5,5: prestazione anonima che probabilmente risente della figuraccia di San Pietroburgo. Non entra mai nel match, risparmiandosi cartellini ma lasciando la squadra priva di un interditore a centrocampo.

BASHA 6: non male la sua prestazione come regista di centrocampo, specie quando nel primo tempo il ritmo non è elevatissimo. Va in affanno nella ripresa ma era prevedibile visto che da un anno non vedeva il campo e su un terreno cosi… Peccato che qualcuno abbia aspettato di subire due goal prima di rendersene conto e sostituirlo. (st 33′ FARNERUD 6: entra bene in partita.)

EL KADDOURI 6:  non una delle sue migliori prestazioni ma l’impegno e la dedizione alla causa oggi non mancano. Ringhia in fase difensiva e prova a far qualcosa li davanti anche se predica nel deserto. Potrebbe e dovrebbe fare di più ma oggi non era proprio la sua serata, nè quella del Toro.

AMAURI 5,5: due buone occasioni che non riesce a trasformare in rete ma una prova che dimostra ancora una volta che impegno ed abnegazione non bastano per tornare ad essere un vero giocatore, ad un atleta che sembra ormai giunto sul viale del tramonto.

MARTINEZ 5: solita musica che si ripete spesso quando si tratta di valutarlo. Grande volonta, velocità, corsa ma pochissima cattiveria, precisione e lucidità per un copione già visto. (st 17′ MAXI LOPEZ 5,5: entra e non incide come al solito.)

 

VENTURA 5: effettua un massiccio turn-over anche giustificabile per continuare a cullare il sogno europeo. Purtroppo la coperta corta lo costringe a schierare giocatori fermi da troppo tempo reinventandosi una formazione inedita che per un’ora non delude nemmeno. Ma come troppo spesso accade non riesce ad adattare la formazione alle mosse del mister aversario che da maggior profondità e velocità ai suoi con l’ingresso di Onazi e Keita.  Non sembra rendersi conto che un giocatore come Basha era giustamente alla canna del gas dopo 60′ su un terreno impossibile e si poteva anche decidere di sostituirlo prima di prendere due goal evitabili,  visto che le avvisaglie erano chiare già dopo l’errore che ha portato Keita a tu per tu con Padelli. Su una cosa sembra comunque aver ragione: due competizioni sono troppe per una rosa del genere…

 

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