Mentre aspetto la partita con la Lazio di sabato sera, ne approfitto per approfondire una questione che è tornata in ballo in questi giorni grazie ai soliti deliri dei quotidiani sportivi riguardanti il calciomercato;
La cessione di Pogba.
Come se non bastasse la crisi del paese, mi tocca anche sopportare l’idea che un giorno Paul Labile Pogba possa giocare con una maglia diversa da quella della gloriosa Juventus FC.
Ecco in poche righe cosa ne penso, premettendo che le mie valutazioni sono solo di natura tecnica perché per quanto riguarda il lato economico dovremmo conoscere le cifre esatte e siccome nessuno le sa, Tuttosport o la Gazzetta sono attendibili come Topolino (non che adesso ci vadano molto lontano).
In ogni caso, per chiunque volesse ricalibrare la bussola consiglio l’interessante e istruttiva lettura di questo articolo di Benedetto Minerva per il sito http://gianlucadimarzio.com che smaschera la fiaba del “tesoretto di Pogba”.
Chiariamo subito: tecnicamente vendere Pogbà è un suicidio e i motivi sono i seguenti;
- Prima cosa fondamentale: l’obbiettivo della juve in Europa, mai dimenticarlo, è vincere, non partecipare.
Chi parla di “modello Borussia” o “modello Atletico Madrid” da imitare non sa di cosa parla; il Borussia quest’anno ha lottato per non retrocedere (a proposito… visto che succede a vendere i pezzi migliori agli altri?), cosa che avrebbe portato ad una rivolta bianconera in tutta italia e probabilmente avrebbe costretto Marotta a scappare di notte; l’Atletico Madrid non ha mai vinto la CL e raggiunge la finale in media una volta ogni 45 anni.
Non c’entrano niente con la realtà della Juventus.
- Un altro Pogba non te lo puoi permettere;
- Un altro campione, anche meno forte di Pogbà, alle cifre di acquisto di Pogbà è fantascienza.
- Tra ingaggio e cartellino col “tesoretto Pogbà”, se Marotta è bravo e azzecca tutte le mosse, ci prende al massimo due grandi giocatori (sempre nella migliore delle ipotesi però).
Molti ricordano quando vendendo Zidane la Juve ci rifece la squadra; è vero, però atteniamoci ai fatti:
Zidane andò a vincere la CL a Madrid, quella Juve la CL non la vinse mai.
Ci arrivò vicinissima, maledetti rigori, ma non la vinse, e “vincere è l’unica cosa che conta” o “chi vince scrive la storia, chi arriva secondo la legge” sono epitaffi a noi cari… o no?
- I nuovi arrivati, che si chiamino Cavani, Oscar o Falcao, che abbiano già giocato in italia o no sono comunque un’incognita.
A questo riguardo qualcuno dice che anche Tevez era un’incognita, e ha ragione, ma dimentica di dire che è stata un’incognita pagata 2 spicci, finanziata con la vendita di Matri.
Se compri Cavani coi soldi di Pogba e Cavani fallisce, (come sta fallendo a Parigi) sei in mezzo a una strada. E devi continuare a pagarlo, tanto.
- Pogba è un ’93, lo vendi bene (benissimo) anche tra 2-3 stagioni. Cavani tra 2-3 stagioni è forse buono per il lesso.
- Se vendi Pogba vai a rafforzare proprio una di quelle squadre che dovresti battere.
Se ti siedi al tavolo da Poker e oltre a non essere il più ricco cominci a vendere le tue carte migliori a quelli che hanno già carte complessivamente migliori delle tue, sarà difficile uscire vincitore a fine serata.
- Con il suo tasso tecnico un giocatore come Pogbà ti aiuta a superare i turni, a vincere le partite e di conseguenza ti porta soldi.
Col passaggio agli ottavi di CL la Juve ci finanzia 2-3 anni di ingaggio a Pogba, e ricordatevi che partita fece con l’Olympiakos, quando stavamo sotto 1-2 e tutto sembrava andato in malora irrimediabilmente.
Per questo vendere Pogba può essere “accettato” solo in 2 casi:
1) arriva lo sceicco e gli offre 3 volte l’ingaggio che prende ora (Raiola non aspetta altro, ma si è dimostrato sempre rispettoso del volere del giocatore, vedi Nedved)
2) Pogba ti chiede di essere ceduto.
Qualsiasi altro motivo costituirebbe un errore madornale dal punto vista tecnico, e quasi sicuramente anche economico.