Io non lo so come finirà mercoledì prossimo a Madrid, e per questi pochi minuti non ci voglio pensare.
Voglio pensare che per una sera ce la siamo giocati coi campioni in carica, alla pari.
Loro avevano delle assenze importanti, anche la Juve.
Loro hanno rischiato di passare in vantaggio (dio benedica Sturaro), la Juve di segnare il terzo.
Finora era mancato qualcosa, il confronto europeo per ristabilire il definitivo ritorno e per chi ha vissuto Rimini quel giorno di settembre, sa quanto era importante riprendersi il proprio posto, quella collocazione anche fuori dal perimetro della serie A.
Per chi invece ricorda ancora come se fosse ieri il 15 luglio c’è quasi da chiedere se si stia sognando.
Tutto è arrivato nel modo più giusto, con una prestazione di carattere, coi veterani a giocare come tali e i giovani senza paura (uno su tutti Sturaro, bravo Allegri, aveva scelto bene tanto che avrei lasciato lui in campo invece di Pirlo).
Poi le dichiarazioni del post: convinzione, sicurezza ma umiltà e voglia di giocarsela fino in fondo.
Non so voi, ma io non vedevo una cosa del genere dalla Juve di Lippi.
Tante le immagini che mi rimarranno di questa serata: Sturaro che prende un calcione sulle costole da Pepe e si rialza come se nulla fosse, Chiellini con Ronaldo, Buffon che non guarda il rigore, gli occhi spiritati di Tevez.
Sarà bello potersela giocare, ancora in corsa.
Di più non c’è da aggiungere, a fine primo tempo non si parla troppo, esultare dopo l’andata vinta si, ma con moderazione, i caroselli all’aeroporto senza aver passato il turno li lascio volentieri ad altre tifoserie.
Al ritorno sarà durissima, ma l’importante è uscire a testa alta.
La partita di ieri entra di diritto nelle grandi serate di Champions della Juve ed è la risposta alla domanda che tutti si facevano: meritiamo di stare tra le prime 4 squadre d’Europa? SI
AVANTI SAVOIA!