Grazie ragazzi. E ora?
Il Toro batte 5-0 il Cesena nell’ultima gara di questa stagione 2014/’15 dopo un annata con tanti alti (la bella avventura in Europa League, la vittoria nel derby, la vittoria a Milano con l’Inter, la vittoria col Napoli, i 5 gol alla Samp) e pochi bassi (sconfitte con Verona, Sassuolo ed Empoli in casa, la debacle col Genoa e un girone d’andata a singhiozzo).
Si può sorridere davvero di questo Toro che ad inizio anno aveva perso Cerci ed Immobile, i giocatori più rappresentativi della stagione scorsa e che si affidava ad un attacco tutto da reinventare Quagliarella-Amauri. Le successive vicissitudini le sappiamo tutti: i flop di Barreto e Larrondo poi scomparsi (speriamo di non rivederli più in granata), le altalenanti prestazioni del giovane venezuelano Martinez e l’intuizione natalizia dell’acquisto di Maxi Lopez, davvero una “gallina dalle uova d’oro” visto che dal momento del suo arrivo, ha regalato diverse gioie a noi tifosi relegando, con nostra somma gioia, un inconcludente Amauri (che Dio che ne scampi e liberi) ai margini della panchina Venturiana. E con Quagliarella ha dato vita ad una coppia di attaccanti temuta in Europa e in serie A.
Grandi soddisfazioni sono arrivate dagli “irriducibili” Darmian e Glik. Due giocatori che da quando sono al Toro hanno incarnato da subito, il significato dello spirito granata e dato tutto per questi colori. Sono i due calciatori granata con più richieste. Perderli entrambi nell’imminente calciomercato sarebbe a dir poco dolorosissimo.
Altri due ragazzi si sono ben comportati, seppur con qualche sbavatura e qualche domenica “fuori dal coro”: Maksimovic e Bruno Peres. Giocatori anch’essi nel mirino di “grandi squadre”, come spesso ama dire mister Ventura parlando di loro. Indimenticabile la cavalcata coast to coast di Bruno Peres nel derby di andata che fruttò il gol del momentaneo pareggio. Forse il biglietto da visita che gli ha consentito di entrare nel mirino dei top-club. Perdere Maksimovic e Bruno Peres domani al calciomercato sarebbe dura da digerire, soprattutto se i rimpiazzi non fossero all’altezza.
Ma in sostanza, a tutta la squadra va dato il plauso di aver regalato numerose soddisfazioni quest’anno ai tifosi del Toro. Mi vengono in mente Gazzi e Moretti, per esempio. Due veterani ma con uno spirito ancora indomito. Due da cui molti giovani granata hanno da imparare per come hanno lottato in ogni gara quest’anno.
Ci è mancato poco, ma proprio pochissimo, per ripetere la stagione dello scorso anno che ci portò in Europa. Tre punti. Solo tre punti. Con tre punti in più, con una sola vittoria in più, il Toro avrebbe avuto gli stessi punti dello scorso anno, ma soprattutto sarebbe di nuovo arrivato 7° in classifica, posizione che stante i problemi del Genoa (gli stessi del Parma dello scorso anno) avrebbe permesso al Toro di tornare di nuovo in Europa. E invece sarà la Sampdoria, arrivata settima dietro ai cugini, ad approfittarne.
Tante le occasioni buttate al vento. Il rigore sbagliato da Larrondo alla prima giornata contro l’Inter per lo 0-0 finale. La sconfitta in casa col Verona e il rigore del pareggio fallito da El Kaddouri. Il pareggio 0-0 in casa con l’Atalanta. La sconfitta in casa col Sassuolo, col rigore sbagliato da Sanchez Mino sullo 0-0 (ancora mi chiedo perché non lo tirò Quagliarella…). La sconfitta nel derby al 94’ per un clamoroso errore di Benassi. L’1-1 in casa col Milan con i rossoneri in 10 uomini per un’ora. La sconfitta in casa con la Lazio. La sconfitta in casa con l’Empoli per un assurdo autogol di Padelli. La figuraccia del 5-1 a Marassi col Genoa.
Diciamo che di occasioni, per fare anche più di quei tre punti che servivano per l’Europa, ne abbiamo avute parecchie, ma per diversi motivi non sono state sfruttate a dovere.
Resta la bella avventura in Europa League, fermata solo dall’ingenuità di Benassi espulso a San Pietroburgo contro lo Zenit. Squadra che abbiamo messo letteralmente alle corde nel ritorno a Torino vincendo per 1-0 e con tante altre occasioni, ma il 2-0 maturato in Russia era davvero difficile da ribaltare. Resta tutta la cavalcata fino allo Zenit con la splendida notte di Bilbao e la vittoria in terra basca. Noi unica squadra italiana a saper espugnare il San Mames. Senza dimenticare il derby. Forse il momento più alto della stagione in campionato con una prestazione all’altezza di una stracittadina che non ci vedeva vincere dal 1995, seppur non si possa parlare di 20 anni di mancate vittorie, visto che in questi 20 anni il Torino ne ha passati 11 in B e la juve 1 nel famoso campionato post-calciopoli del 2006. Darmian e Quagliarella, insieme al resto della squadra ci hanno regalato questa soddisfazione, con la speranza che non si debba attendere mai più così tanto tempo per gioire di nuovo contro gli “strisciati”.
E ora?
Ora inizierà il valzer del calciomercato. Abbiamo già capito che al 90% Darmian non sarà più un giocatore del Toro. Troppe e troppo importanti le richieste per questo giocatore arrivato 20enne al Toro in cerca di fortuna e che di fortuna e bravura ne ha avuta così tanta da arrivare in Nazionale, disputare un Mondiale da titolare, seppur deludente per gli azzurri, ed esserne diventato pedina insostituibile. Poi c’è Glik, il nostro capitano, che più volte ha manifestato il suo attaccamento alla società e ai tifosi. La palla è in mano a Cairo e Petrachi. Resisteranno alle lusinghe economiche dei tanti club che vogliono Kamil? Maksimovic è un altro giocatore che ha estimatori in Italia (Fiorentina su tutte) e anche all’estero. Il serbo è ancora giovane e con possibilità di crescere ancora come ottimo calciatore. Anche qui la differenza la faranno i soldi o Cairo e Petrachi resisteranno? Bruno Peres, il giovane brasiliano tesserato nell’ultimo giorno di calciomercato agostano seppur a Torino dal 1 luglio dello scorso anno. Ci ha messo non poco per capire il calcio nostrano e forse ancora, soprattutto per la fase difensiva, ha tanto da imparare. Ventura gli consiglia di rimanere al Toro, bisognerà vedere quanto il suo procuratore sarà invece influenzato dai milioni che la Roma è disposta a tira fuori per accalappiarsi il ragazzo. Maxi Lopez, autentica sorpresa granata da Gennaio ad oggi, avrà un’altra stagione per esibirsi col Toro, Cairo proprio in questi giorni ha esercitato il diritto di opzione dal Chievo per averlo un anno ancora. Ma in attacco i dubbi restano grandi. Quagliarella ha le lusinghe di Pozzo, patron dell’Udinese che non vede l’ora di riportare Fabio ad Udine e l’attaccante napoletano non ha mai negato che queste lusinghe gli facciano molto piacere. Mettiamoci che le ultime esternazioni del centravanti (tiferò juve nella finale di Champions) condite da molte NON esultanze in diverse occasioni nei gol segnati contro le sue tante ex squadre (derby di ritorno compreso), non stanno di certo facilitando il rapporto tra Quagliarella e la tifoseria granata. Che Fabio si stia comportando così proprio perché gli piacerebbe tornare a Udine? Vedremo. Di Larrondo e Barreto ci siamo finalmente liberati (Deo gratias), Amauri sarà difficilissimo da piazzare. Vicino ai 35 anni e con ormai un bassissimo profilo da bomber, rischiamo di ritrovarcelo sulla groppa anche nella prossima stagione. Speriamo che qui Petrachi sia bravo a liberarsene. Resta il giovane venezuelano Martinez, che a mio parere, andrebbe continuato a far crescere. Ha delle potenzialità che potrebbero esplodere presto se il ragazzo sarà seguito costantemente. Cederlo a titolo definitivo, a mio avviso, sarebbe un errore.
E poi: Cairo avrà voglia di spendere 4/5 milioni per avere El Kaddouri dal Napoli a titolo definitivo? Vives a quasi 35 anni servirà ancora al Toro? Benassi coi suoi pochi alti e tanti bassi è da tenere, vista comunque la sua ancor giovane età? Il giovane portiere Ichazo arrivato per sostituire il ceduto Gillet è da riscattare? Jansson e Silva sono pronti per fare i titolari in un Toro ambizioso?
Tante domande a cui avremo risposta definitiva solo a fine agosto.
A mio parere la prima cosa da sapere è se sarà ancora Giampiero Ventura il tecnico del Torino. La maggior parte dei tifosi lo ama, ma in tanti odiano la sua presunzione che in alcune occasioni lo ha portato a perdere gare decisive. Ha il grande merito di aver fatto uscire “il sangue dalle rape”, facendo rendere alcuni giocatori al meglio delle loro possibilità e anche più, regalando a noi tifosi tante gioie senza dubbio. Ma avrà ancora gli stessi stimoli dopo 4 intense stagioni sulla panchina del Toro? O come ha dichiarato Paolo Pulici qualche giorno fa: Forse è giunto il momento di cambiare per il bene di Ventura e del Toro… Riuscirebbe ancora il mister a far rendere tanto giocatori già spremuti fino all’osso? Riuscirà a farsi comprare da Cairo e Petrachi giocatori all’altezza di quelli che quasi sicuramente andranno via? La proposta del Cagliari di Giulini, ovvero 2 milioni di euro all’anno per 3 anni per ripetere lo stesso percorso del Toro, dalla B al 7° posto in A, lo lascerà indifferente o no? Le dichiarazioni di ieri post Toro-Cesena: “Devo chiarire alcune cose col Presidente, ma ho ancora un contratto col Toro e quindi resto ancora per un anno l’allenatore del Toro” sono dovute a incertezze o sicurezze sul suo futuro? E se Ventura decidesse di accettare Cagliari, chi al suo posto?
Si parla di Mandorlini. Sicuramente un tecnico che incarna lo spirito battagliero. Ma sarebbe utile al Toro? Un allenatore che in carriera ha sempre lottato per sopravvivere in serie A e provare a vincere i campionati di B, è un allenatore che si presta alle ambizioni di questo Toro?
Si parla anche di Donadoni. Alti e bassi nella carriera del mister bergamasco e un’ultima annata da incubo a Parma. Saprebbe valorizzare il Toro e ritrovare i giusti stimoli per fare bene?
Più distanti Sarri (ormai destinato alla Samp) e Stramaccioni (strano il divorzio con l’Udinese). Forse il tecnico toscano è quello che più si avvicinerebbe al modo di vedere il calcio dei tifosi granata ma difficilmente Cairo e Petrachi punterebbero su un tecnico come lui in una piazza difficile come Torino. L’ex tecnico interista sarebbe un’incognita. Parte sempre bene, poi arriva sempre col fiatone a fine stagione e l’ultima stagione a Udine è stata decisamente poco interessante.
Mazzarri è un altro nome che gira. Ma ha un ingaggio molto alto che ancora percepisce dall’Inter che lo ha licenziato quest’anno in corso d’opera. Cairo sarebbe in grado di offrirgli un buon contratto? E il tecnico toscano sarebbe lusingato e pronto ad allenare il Toro?
Siamo un cantiere aperto fratelli granata e l’errore più grande devono evitare di commetterlo proprio i nostri Cairo e Petrachi. Non pensino che aver fatto bene nonostante le cessioni di Cerci e Immobile nella passata stagione, significhi che cedendo Darmian, Glik, Maksimovic e Bruno Peres e magari anche altri, si ottengano gli stessi risultati. Non sempre la fortuna gira nello stesso verso…
Si può perdere un campione, se ne possono al limite perdere anche due, ma smontare un impianto che ha dato tante soddisfazioni alla gente granata rischia di far tornare tempi bui e cupi. Si può far partire due campioni purchè ne arrivino altri due all’altezza. Si può decidere di cambiare guida tecnica ma deve essere all’altezza o migliore di chi va via. E non potrebbe essere certo il ravennate Andrea Mandorlini, seppur ex giocatore granata fine anni 70, a farci fare sogni di gloria… Staremo a vedere.
E per finire… Curiosità:
Torino Fc Serie A 2013/2014:
7° posto, 57 punti, 15 vittorie, 12 pareggi, 11 sconfitte, 58 gol fatti, 48 subiti,
8° attacco della A, 7° difesa. Ciro Immobile 22 gol (capocannoniere serie A), Alessio Cerci 13 gol.
Torino Fc Serie A 2014/2015:
9° posto, 54 punti, 14 vittorie, 12 pareggi, 12 sconfitte, 48 gol fatti, 45 subiti,
11° attacco della A, 6° difesa. Fabio Quagliarella 13 gol (+ 4 Europa League), Maxi Lopez 8 gol (+ 3 Europa League)
FVCG
Se dovessero partire tutti quei titolari con più richieste Cairo farebbe bene a non continuare con Ventura ma affidare la squadra ad un altro veterano, non giovane allenatore, perchè porterà il suo modo di giocare con i suoi calciatori preferiti.
Rifondare con alcuni allenatori vorrebbe dire spendere dei soldi per non avere certezze di risultati. Non vedo come Cairo possa fare un passo del genere almenochè non se ne siano dette di tutti i colori con Ventura!