Quando pensi alla Juve, ai giocatori che ognuno di noi ha amato di più, ti vengono in mente sempre i soliti nomi. Pensi ai favolosi numeri 10, da Platini a Del Piero, passando per Zidane e Baggio. Pensi ai formidabili attaccanti, da Trezeguet a Vialli, da Bettega a Ravanelli. Pensi, ancora, ai centrocampisti di grande talento come Tardelli o a quelli che meglio hanno rappresentato l’essere gobbo dentro al campo come Furino, Conte, Davids, Benetti. O, infine, pensi a giocatori difficilmente catalogabili come Sivori o Nedved. Senza dimenticare i portieri tra i più grandi di sempre, da Zoff a Buffon, fingendo di dimenticarsi di Angelo Peruzzi.
Difficilmente si pensa al fatto che la maglia della Juve sia stata indossata, con alterne fortune, da giocatori a volte sconosciuti a volte molto famosi, che però, in bianconero, non sono diventate stelle. A volte per demerito proprio, altre volte per sfortuna o perché poco inclini ad accettare le regole che l’ambiente Juve fa rispettare a tutti (o quasi).
Ci ha pensato l’amico Enrico Tordini col suo “A un passo dal cielo” a raccontare in modo ironico, personale e condito di aneddoti sconosciuti e citazioni calzanti, le gesta in bianconero di giocatori quali: Fanna, Marocchino, Verza, Galderisi, Spinosi, Vieri (Bobo e Bobone), Pacione, Maresca, Esnaider, Alessandrelli, Henry, Laudrup, Haller, Virdis, Salas, Thiago.
Difficile inserire nella stessa categoria tutti questi giocatori. Ci sono i semi-sconosciuti che una grande carriera non l’hanno fatta nè in bianconero nè altrove (Pacione, Verza, Esnaider, Alessandrelli) e quelli che invece hanno vinto tutto o quasi ma che alla Juve non si sono saputi esprimere al meglio (Henry, Virdis, Laudrup); senza dimenticare i curiosi casi di Thiago, quasi Campione d’Europa con l’Atletico Madrid che alla Juve fu scambiato per un vero bidone o di Salas, che dopo aver deliziato il pubblico laziale a Torino lo ricordano solo per un rigore calciato alto su invito, sotto forma di buca, di tal Maspero.
Per ognuno di questi giocatori c’è una storia. La loro carriera, il modo in cui compagni, giornalisti e allenatori li hanno definiti e un episodio che li rappresenta nella loro più o meno lunga esperienza in bianconero.
Un libro che diverte, stimola ricordi e appaga curiosità. Che può essere letto tutto d’un fiato oppure una storia alla volta.
Un libro che mi sento di consigliare a tutti e non solo perché Enrico ci onora, di tanto in tanto, di pubblicare i suoi pensieri sulla nostra Juventus su questo blog e neanche perché è un profondo conoscitore e narratore di storie in bianconero, ma soltanto perché si tratta di un lavoro davvero pregevole.
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Enrico Tordini – A un passo dal cielo
Emiliano Lemma
Michael Laudrup meteora?
Laudrup ha giocato quattro stagioni nella Juventus: è stato protagonista assoluto (con Platini) della vittoria nella Coppa Intercontinentale ed uno degli eroi dello scudetto 85-86 (dove realizzò il goal decisivo).
Avrebbe meritato una stella nel nuovo stadio: altro che meteora…