Il Toro è diventato una squadra di seconda scelta…

Il calciomercato 2013 per il Torino, è stato, ed è tutto’ora segnato dalle telenovele, con trattative estenuanti che si protraggono per settimane, a volte anche mesi, con accelerate, frenate, colpi di scena e smentite dell’ultimo minuto. E così, se il mese di giugno è stato contraddistinto dalla vicenda del trasferimento di Ogbonna alla Juventus, con decine di incontri e fiumi di parole spese da Cairo, Petrachi, Marotta e Paratici, e a sproposito dallo stesso giocatore, una volta conclusa la telenovela, per non annoiare troppo i tifosi del Toro, sono iniziate altre tre vicende che sembrano essersi definite solo in queste ultime ore, dopo circa quaranta giorni, e tutte con il medesimo risultato per il Torino, ovvero con un nulla di fatto.

Stiamo parlando delle trattative per arrivare a Maxi Lopez, Faouzi Ghoulam ed Eren Derdiyok, col primo che già a metà luglio sembrava davvero ad un passo dal vestire la maglia granata, finché le richieste troppo esose del presidente Pulvirenti hanno fatto arenare una trattativa che sembrava in dirittura d’arrivo. Il giocatore argentino, reduce da un paio di stagioni travagliate, sembrava aver scelto il Torino per potersi rilanciare nel calcio che conta, ma il vincolo col Catania e lo scarso appeal dei granata hanno fatto si che lo stesso abbia preferito i petrol-dollari dell’Al-Nasr ed il trasferimento negli Emirati Arabi per monetizzare al meglio gli ultimi anni della sua carriera.

sogno

Molto simile la situazione di Ghoulam, infatti l’esterno del Saint-Etienne è da più di un mese che viene affiancato al Toro, diventando uno degli oggetti del desiderio di Ventura, che ormai lo sognerà pure la notte da tanto che se ne sta parlando, perché inizialmente è stato necessario trovare un accordo con la società, che tendeva ogni qualvolta sembrava profilarsi una soluzione ad alzare le sue pretese, e trovato l’accordo grazie al Blitz di Petrachi in terra francese di tre settimane fa, restava da sciogliere il nodo del contratto da proporre al giocatore. Tutto fatto? Nemmeno per idea perché Ghoulam, tramite il suo procuratore ha sempre tergiversato, provando ogni volta a rilanciare non abbandonando mai definitivamente il tavolo delle trattative, ma prendendo tempo nell’attesa di chissà che cosa. E quel qualcosa sembra essersi materializzato,  tre giorni fa è quando arrivata l’offerta del Liverpool. Per carità, la trattativa non è ancora sfumata, ma i presupposti sembrano essere ad oggi parecchio nebulosi.

Eren Derdiyok, invece dopo un mese di tira e molla, in un intervista rilasciata due giorni fa al Bild ha ammesso di preferire di gran lunga l’Amburgo ai granata, aggiungendo di non essere interessato alla serie A italiana, tanto meno ad una squadra che “finisce sempre nella seconda metà della classifica”. Una mazzata per le speranze del Toro, che ovviamente ha dovuto suo malgrado interrompere qualsiasi tipo di rapporto con il giocatore e la sua società di appartenenza.

Ma in questo mese, hanno fatto discutere anche le parole di un neo-acquisto granata, ovvero Omar El-Kaddouri, che ai microfoni di Sky-Sport 24 ha dichiarato di sperare di dimostrare a Torino che può tranquillamente giocare in una squadra fortissima come quella che il Napoli sta costruendo. Parole non di certo lusinghiere verso la squadra che lo aveva appena presentato, considerata dal giocatore marocchino soltanto un trampolino di lancio verso palcoscenici più importanti.

Queste vicende, se pur diverse tra loro, hanno un comune denominatore, ovvero il poco entusiasmo che giocatori, anche mediocri, come Ghoulam e Derdiyok, hanno nello scegliere il Torino snobbando i granata, chi platealmente come lo svizzero, chi in maniera più subdola come il giocatore del Saint-Etienne. Ogbonna ha fatto carte false per andar via dal Toro verso una squadra che riteneva più consona al suo valore, Maxi Lopez ha preferito svernare negli Emirati Arabi e addirittura un giocatore appena acquistato come El Kaddouri (non El Shaarawy), alla sua prima intervista in granata, ha tenuto a precisare come l’approdo al Toro sia solo un passaggio verso piazze più blasonate e importanti.

Il Torino ha perso l’appeal che lo ha sempre contraddistinto negli anni passati quando era un onore vestire la maglia granata, e questo risulta palesemente evidenziato dalle difficoltà, che il club sta incontrando, nelle trattative di mercato e non sempre per questioni puramente economiche. Il calciomercato 2013, che ha visto approdare in granata giocatori come Larrondo, Immobile, Moretti e Bovo reduci da stagioni travagliate  e alla loro ultima spiaggia, sta dimostrando che il Torino sembra soltanto più una meta di disperati o giocatori da ricostruire, non un punto di arrivo ma al limite di partenza perchè non dimentichiamoci che lo scorso anno Meggiorini, Barreto, Masiello, Jonathas ma anche lo stesso Cerci erano nella medesima situazione.

Il Torino non attrae più i giocatori con delle prospettive migliori rispetto alla lotta per non retrocedere fino all’ultima giornata perché da troppi anni il club manca dal calcio che conta, e quando c’è, i risultati sono deficitari, (due salvezze alla penultima giornata ed una retrocessione). L’ultima apparizione del Toro in Europa risale alla Coppa delle Coppe del 1993 ed è normale che dall’estero si guardi al Torino con estrema diffidenza. In queste condizioni il club è diventato di seconda scelta per molti giocatori e non per colpa dei giocatori stessi, ma di chi per troppi anni con Torino ha vivacchiato, sperando di ottenere dei risultati con calciatori improponibili. E’ molto difficile uscire da questa situazione, perchè è un po’ come il gatto che si morde la coda, ma la cessione di Ogbonna ed il tesoretto incassato avrebbe dovuto facilitare il compito al presidente, che fin’ora ha operato discretamente sul mercato, lasciando però troppe incognite a questa squadra. Manca una punta che faccia goal, manca un esterno perchè se non si vuole rinnovare il contratto a D’Ambrosio è urgente trovare un sostituto, manca un  portiere con un po’ di esperienza, che vale almeno 7-8 punti al termine del campionato, e purtroppo ora manca soltanto meno di un mese al termine del calciomercato. Presidente SVEGLIA !!!

 

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