I’m gonna find another you – commento al calciomercato bianconero

Io odio il calciomercato.
Lo odio dal 1995, da quando si portò via Baggio.
Poi l’anno dopo si prese anche Vialli e lo odiai ancora di più.

Oggi è diventato un troiaio, in tutti i sensi:
Sessioni sempre aperte, giocatori che giocano il girone d’andata con una squadra e il ritorno con un’altra… un casino.
Ogni anno mi prometto di disinteressarmi totalmente di questo teatrino e invece in un modo o nell’altro mi trovo a seguire fino all’ultimo 4 panzoni vestiti male e pettinati peggio che mi raccontano chi ha acquistato chi.

A caldo, mentre la giostra ancora gira è difficile fare una valutazione serena delle cose, ora però che il baraccone si è fermato provo a fare un compendio più o meno equilibrato su questa sessione estiva di calciomercato bianconero

Partiamo dai fatti, cioè le cessioni e gli acquisti (senza fare differenze tra acquisti e prestiti, ci interessa solo sapere chi farà parte della rosa per il 2015-2016)

Acquisti:
Dybala
Khedira
Mandzukic
Neto
Zaza
Rugani
Vadalà
Alex Sandro
Cuadrado
Lemina
Hernanes

Cessioni:
Pepe
Matri
Tevez
Storari
Pirlo
Ogbonna
Vidal
Sorensen
Coman
Llorente
Isla
De Ceglie
Leali
Marrone

Si nota subito come la maggior parte delle cessioni impatti in maniera quasi nulla sul valore della rosa (Pepe Matri Storari Pirlo Sorensen De Ceglie Leali Marrone) alcune sono state accolte addirittura con giubilo (Isla e Ogbonna).
Di Llorente ho già scritto : buon giocatore, bravo ragazzo, ma nel cambio con Mandzukic ci si guadagna.
Resta il dispiacere per la cessione di Coman al Bayern Monaco, in prestito biennale (ma temo che non rivedremo più Kingsley in bianconero) però il suo impiego lo scorso anno è stato molto limitato, l’apporto, non per colpa sua, è stato quasi impalpabile.

I 3 nomi che rimangono, Pirlo Tevez e Vidal, rappresentano le 3 grosse cessioni che hanno pesato nel cuore nella testa e negli occhi di chi ancora li cerca invano.

John Mayer cantava “I’m gonna find another you” (consigliata) e racconta di quello che accade quando si crea un vuoto e l’istinto spinge immediatamente a colmarlo.

Analogamente abbiamo sperato nell’arrivo del “sostituto di” Arturo, quello dell’apache e di Andrea da Brescia.
Quello che penso è molto semplice: non esistono sostituti per questi 3.
È inutile provarli a cercare o sperare che Marotta li porti a Torino, tanto non esistono.
Così come non esistevano quelli di Platini, Baggio DelPiero, Zidane ecc.
Quando un giocatore lascia lo fa per sempre, e si rimane orfani per sempre, inutile girarci intorno, inutile sperare che arrivi l’esatta copia di quello che se n’è appena andato.
Vivendo con questa speranza si rischia di confondere un biondino slavato per l’erede di Nedved, per poi scoprire tristemente che le somiglianze si limitano all’acconciatura.

Pirlo, Tevez e Vidal sarebbero potuti anche rimanere, se Marotta avesse voluto, erano ancora sotto contratto, ma la convinzione errata che leggo spesso è che con loro 3 la Juve sarebbe ancora la stessa dell’anno scorso.
È sbagliato perché non si considera il fattore anagrafico (Pirlo ne ha fatti 36 a maggio) e quello emotivo/motivazionale e da questo punto di vista Tevez e Vidal avevano il serbatoio vuoto: la voglia di rimanere a Torino segnava rosso, fisso.
Averli in squadra non avrebbe garantito a prescindere lo stesso contributo delle stagioni scorse, cosa che accade solo a Fifa o a Football Manager.

Ecco quindi che piuttosto che sostituti Marotta ha cercato nuovi interpreti:
Di Mandzukic abbiamo già detto che è la versione 2.0 di Llorente (che a sua volta era la 2.0 di Matri/Quagliarella, come vedete andiamo sempre meglio)

In aggiunta viene aggregato Zaza, giovane di interessanti prospettive, non piace a tutti ma quantomeno merita una possibilità.
Ha poi acquistato Dybala, il miglior giovane emergente della passata stagione pagandolo esattamente quanto richiesto da Zamparini (segno che quando è convinto del valore di un giocatore BM i soldi li tira fuori tutti, maledetti e subito).

In porta è stato preso Neto, portiere di interessantissime prospettive.
Poi Rugani, talento puro per la difesa che potrà con calma andarsi a inserire in un reparto solidissimo (a parte queste prime 2 uscite di campionato).

Alex Sandro è il terzino che la Juve va inseguendo da almeno 3 estati e questo rappresenta un grandissimo salto in avanti rispetto al passato visto che proprio sulle fasce la juve ha palesato, soprattutto in europa, le difficoltà più evidenti.

Su questa linea il prestito di Cuadrado permetterà ad Allegri di avere molte opzioni, e anche questo è il profilo di giocatore che la juve insegue da almeno 2 anni.

Per la zona centrale del campo, per recuperare un po’ di grinta persa con la partenza di Vidal arriva Lemina, con 46 presenze in 2 anni col Marsiglia.

Svincolato dal Real Madrid è arrivato a zero Khedira, più ordinato e meno arrembante di Vidal. Su di lui c’è poco da discutere, l’unico dubbio è la tenuta fisica.

Infine parliamo del trequartista:

Prima richiesta di Allegri, dopo 2 mesi di trattativa con Draxler (su cui BM non c’ha fatto una grandissima figura sotto ogni punto di vista) è arrivato Hernanes, che ha il difetto di essere il ripiego del ripiego del ripiego (una specie di quarta scelta) e per questo il pregio di non entusiasmare nessuno quindi qualsiasi cosa di buono farà sarà accolto con sorpresa positiva, in più (da non sottovalutare) la Juve torna ad avere in rosa uno che sa battere bene le punizioni e se considerate che contro l’udinese il primo piazzato della stagione l’ha battuto Bonucci non serve che dica altro…

Perciò a mio parere il mercato è buono, è andato a migliorare alcune antiche lacune, a svecchiare certi reparti e a sopperire ad alcuni vuoti lasciati da partenze inevitabili.

Con che velocità i nuovi sapranno far dimenticare gli ex lo dirà il campo, a Marotta & CO va riconosciuto il merito di aver cambiato nel momento più difficile ma allo stesso tempo migliore per farlo: dopo aver vinto, un attimo prima che si rendesse necessario.

 

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