Atalanta-Torino, ci basta Bovo

Atalanta BC v Torino FC - Serie AIl colore è quello del sangue, della mela avvelenata.

C’è un riflesso rosso sopra le nostre teste, che si specchia negli immensi cieli d’Europa. Russi, statunitensi, medio-orientali, canadesi, asiatici, africani, oceanici.

Sì, perché il cielo è uno per tutti. Non è che ha barriere, o confini, o fili spinati, o politici che da lassù ordinano la chiusura delle frontiere.

Anche al comunale di Bergamo, prima di Atalanta-Torino, il ricordo va alle vittime delle stragi di Parigi.

Poi il fischio dell’arbitro squarcia a metà il silenzio.

4-3-3 per l’Atalanta di Reja.

3-5-2 per il Torino di Ventura, che all’insegna della vittoria sulla squadra di Bergamo riprende la scalata dopo aver guadagnato solo due miseri punti in ben cinque match.

E se Raymond Reddington per qualche misterioso motivo moriva per due minuti a Marrakech e poi tornava in vita, i tifosi granata ieri sera ne hanno trascorsi ben novantasei, di minuti, in attesa di poter finalmente tirare un sospiro di sollievo ed esultare.

Tre punti importanti che i ragazzi granata si portano a casa, e che gli permettono di salire al decimo posto e mettersi in pari proprio con i rivali di giornata.

Belotti e la sua discussa cresta protagonisti, anche se alla fine ci basta Cesare Bovo, per vincere.

Sono certo che il Gallo si rifarà. Oggi siamo molto contenti perchè oltre ad aver vinto non abbiamo preso gol, e perchè dopo tante gare negative finalmente è arrivato un risultato”, dirà post partita il difensore del Toro.

Denis e la sua squadra, seppur a tratti combattivi, subiscono il muro granata e i sei minuti di recupero segnalati dal giudice di gara non gli sono d’aiuto né per accorciare le distanze né per rimontare.

Scocca il 51′ del secondo tempo e la gara volge al termine.

Un controllo all’orologio per constatare che si è fatta una certa: il sole è andato a dormire, ma i granata si sono finalmente svegliati.

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