Toro: Giro di boa

Dunque, il girone d’andata è finito anche per il Torino.

Prestazione altalenante a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Primo tempo buono, secondo tempo in difficoltà. Un primo tempo in cui si poteva andare al riposo sul 2-0 per il Toro e che invece l’ennesima disattenzione ha fatto si che finisse 1-1 e un secondo tempo in cui, dopo un po’, Ventura è sembrato andare in bambola, senza capirci più tanto di quello che succedeva in campo e cercando alla fine di difendersi e salvare il salvabile, ovvero il pareggio. Ottimi Belotti, Immobile e Zappacosta, molto meno brillanti Gaston Silva, Acquah, Moretti e un Ichazo che ha alternato cose buone ad altre meno (ma probabilmente, meglio questo Ichazo così che il Padelli visto quest’anno).
Ma torniamo al giro di boa. Se non contiamo la vittoria col Frosinone (è già girone di ritorno), nelle 19 partite di andata il Torino ha conquistato 23 punti, che se nel girone di ritorno saranno altrettanti (speriamo molti di più) significherebbe totalizzarne 46, ovvero tanti quanti l’anno scorso equivalsero un “bel” 13° posto all’Hellas Verona.
Per arrivare 6° (ultimo posto utile per l’Europa) bisogna fare 58/59/60 punti circa…

Significa che ai granata, che ad oggi ne hanno 26 (con la vittoria sul Frosinone di sabato scorso), servono ancora circa 32/33/34 punti nelle 18 gare che restano da giocare. Speriamo ardentemente che nel ritorno ci sia un’inversione di tendenza migliorativa, speriamo che il vento pulito e fresco che ha portato Immobile, porti fiducia nella squadra e punti in classifica.

E speriamo che questo “processo di crescita”, di cui Ventura tanto parla, prima o poi si veda…

Cerco di spiegarmi meglio.

Nel famoso “processo di crescita” (Copyright Ventura&Cairo), gli “ingenti” investimenti di quest’anno (così come ad agosto li ha definiti il Presidente), avrebbero dovuto, dovrebbero, garantire un piazzamento migliore dello scorso anno (9° posto e distante 3 punti dal 7° posto che ha garantito alla Samp l’accesso in Europa League al posto del Genoa arrivato 6° ed escluso per problemi economici, proprio come il Parma l’anno prima, a nostro favore).

Se tanto mi da tanto, un qualsiasi punteggio in classifica al di sotto dei 54 punti, quelli ottenuti l’anno scorso dal Torino, significherebbe una stagione in cui l’obiettivo di migliorarsi (ormai famoso “processo di crescita”) è stato fallito.

Tutto questo indipendentemente dal fatto che sia arrivato Immobile, che siamo coscienti, seppur forte e già determinante, non può essere certo il “Messia” o la panacea a tutti i mali del Toro di quest’anno.

Anzi, ora che Cairo e Ventura hanno preso “anche” Immobile, non migliorarsi a fine stagione significherebbe un fallimento ancora più grande.

Ed io come tifoso, mi aspetto e voglio che il Torino FC di Ventura e Cairo faccia almeno un punto più dello scorso anno.

Sarebbe il minimo obiettivo raggiunto.

Ma è chiaro che mi aspetto e voglio l’Europa, il 6° posto.

Cosa che tutti i tifosi del Toro, sempre per il famoso “processo di crescita”, dovrebbero aspettarsi, se abbiamo un pò (mica tante) ambizioni.

O no?

FVCG

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