Dedicato a quelli che… se non compra l’ultimo giorno vorrebbero la testa di Marotta

juventusmercatoIl calcio è davvero un fenomeno sociale che va oltre lo sport, la passione, il tifo. Di calcio, come di politica, tutti possono parlare, emettere sentenze, organizzare moduli e ragionare sui bilanci. Da quando poi esistono i social network tutto si è amplificato e velocizzato nella diffusione di pareri, citazioni, giudizi e ultimatum.

L’ultima giornata del calciomercato è stata, da questo punto di vista, campale. Al mattino, su twitter, la mia timeline era praticamente tutto un brulicare di sollecitazioni rivolte a Marotta affinchè desse ascolto a Conte e quindi non indebolisse la squadra con operazioni tipo la cessione di Quagliarella e l’arrivo conseguente di Gilardino. Quando è spuntato il nome di Naiggolan, tutti a scrivere che non era necessario, che serviva un esterno di attacco piuttosto che un centrocampista centrale che non si deve comprare da Cellino e amenità di questo genere. Con il passare delle ore tutto è cambiato e gli stessi che auspicavano un certo immobilismo, timorosi di perdere giocatori (i più ancora non avevano digerito la cessione di Matri), se non piuttosto sperando che, d’improvviso, dalle cessioni dei vari Padoin, Peluso, De Ceglie, Giovinco arrivassero i soldi per un esterno alla Nani; questi tifosi diventavano di colpo irrequieti e impauriti dalla possibilità che la Juventus non acquistasse nessuno nell’ultimo giorno di mercato.

Molti di quelli che man mano che si avvicinavano le 23 si lamentavano dell’incapacità, ormai manifesta, di Marotta nel concludere affari, al mattino ai adoperavano in divertenti tweet in cui ci si chiedeva quale sarebbe stato l’ultimo colpo alla Bendtner (ammetto che io mi sono rasserenato solo quando ho visto che Floro Flores aveva firmato per il Sassuolo).

Tutto questo è paradossale e dimostra quanto la competenza del tifoso medio sia ad un livello non solo basso ma ancor caratterizzata da una incoerenza irrecuperabile.

Ho letto di persone che facevano calcoli del tipo: hai venduto Matri a 11 milioni, Giaccherini a 7,5 e Melo a 3,5 per un totale di 22 milioni ed hai speso solo 9 milioni per Tevez più 12 milioni per Ogbonna per 21 milioni totali. Quindi la Juve ha, in pratica, lucrato sulla sessione del calciomercato. Sono sempre molto interessanti questi conti poichè si tende a considerare ciò che ci interessa dimenticando ciò che ci fa meno comodo.

Analizziamo, con l’ausilio dell’immagine qui a fianco, il mercato della Juve. Un mercato che non ha visto solo gli acquisti di Tevez, Ogbonna e Llorente ma, anche e soprattutto, i riscatti di Peluso (4,5 milioni), Asamoah (9) e le operazioni Gabbiadini, Zaza e Berardi. Facciamocene una ragione, quando un giocatore lo acquisti in due rate (in sintesi) la seconda rata la devi pagare…

Inoltre, non considerare gli investimenti fatti per il futuro e che rispondono ai nomi di Berardi, Zaza e Gabbiadini (già in comproprietà) significa ragionare in modo superficiale dimenticando l’importanza di questo tipo di operazioni quando poi sono le stesse che hanno portato alla Juve gente come Pogba.

Un discorso a parte meriterebbero anche le analisi relative alla necessità di vendere giocatori di un certo livello quali Matri e Giaccherini piuttosto che i già nominati Peluso, Padoin, De Ceglie e Giovinco, dimenticando che se una società deve vendere e lo deve fare in un mercato asfittico e senza soldi deve accontentarsi di cedere i giocatori che un mercato ce l’hanno (oltre che avere, come nel caso di Matri e di Quagliarella, poi non ceduto, anche un ingaggio elevato) e che non sono, nei piani del mister, dei titolari. Non si vende Vidal, non si vende Marchisio, non si ascoltano neanche le proposte relative a Pogba ma qualcuno va venduto visto che la Juve, come ha sempre detto sia il Presidente Agnelli che la proprietà secondo le parole di John Elkann, oltre allo scudetto del campo deve vincere anche quello del bilancio.

Infine, ci si dimentica del fatto che una squadra da rifondare necessiti di decine di acquisti mentre una già forte deve solamente essere puntellata reparto per reparto da giocatori di qualità e questo, senza alcun timore di smentita, è stato fatto ampiamente. Certo, manca l’esterno di attacco (ma non è che siamo proprio scoperti in quel ruolo) e, secondo me, come già affermanto più volte, mancano degni sostituti di Buffon e Pirlo, ma siamo pur sempre la Juve, squadra due volte campione d’Italia, vincitrice delle ultime due supercoppe e arrivata tra le prime 8 in Europa. A volte mi sembra che qualcuno pensi di essere tifoso dell’Inter...

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